AL RIFUGIO  CONTRIN


Dicembre 1983

Il 24 e 25 settembre si è svolto, al Rifugio Contrin, un ben riuscito raduno alpino.
Alla manifestazione, svoltasi in un clima di grande tranquillità, di fronte all’incantevole cornice di valli e montagne e con giornate dove in un pulito cielo azzurro splendeva un caldo sole, sono intervenuti, oltre a molti alpini, il Presidente Nazionale avv. Trentini, il Comandante la Brigata Cadore gen. Carlo Jean e altri ufficiali.
La nostra Sezione era rappresentata dal consigliere Antonio Cais, e dai soci Giuliano Zanin - per l’occasione alfiere del Vessillo - Gianni Altoè e Giuliano Tocchet del gruppo Conegliano-Città, i quali si erano trasferiti lassù fin da sabato mattina pernottando nel rifugio - occasionalmente esaurito di posti letto - godendosi, con una breve escursione, la stupenda valle a sud del Marmolada.
Domenica 25 si sono aggiunti i soci del Gruppo-Città Giuliano Casagrande e Giovanni Grava; Ezio Berlese consigliere sezionale; Guerrino Sanson, Ermenegildo Trivellato del gruppo di Gaiarine e Arturo Forest del gruppo di Bibano-Godega.
Alla presenza di numerosi alpini ed altrettanti familiari, prevalentemente appartenenti alla Sezione di Brescia - i quali avevano accuratamente provveduto all’organizzazione
- con la presenza della Banda musicale di Pieve di Bono che con bravura ha eseguito alcuni brani adeguati al clima della manifestazione, alle ore 11 ha avuto inizio la cerimonia con l’alzabandiera. E’ seguita la Messa celebrata da un cappellano militare, il quale durante l’omelia ha ricordato quei luoghi, che in tempi lontani e precisamente durante la guerra del 1915-18, sono stati teatro di dure battaglie, bagnati dal sangue degli alpini per la difesa del patrio suolo, e che oggi l’alpino si ritrova tra quei monti per richiamare sentimenti di riconoscenza e di rispetto e di preghiera verso di Loro. Non è demagogia - ha aggiunto - rilevare la continua e solerte disponibilità degli alpini nel soccorrere, aiutare, nelle calamità naturali, chi ha bisogno.
Prima della conclusione della cerimonia sono intervenuti brevemente il presidente nazionale avv. Trentini e il gen. Jean, i quali nel ringraziare i presenti per essersi recati a quel primo appuntamento, hanno voluto ricordare, in un clima di serenità e pace, coloro che per volontà degli uomini hanno sofferto, hanno portato i segni nella carne e sono morti. Rinnovando l’invito al rispetto, all’amore alla montagna, senza insudiciarla o volerla aggredire. Facendoci, anzi, promotori per una ricerca profonda dell’armoniosa bellezza e quanto di più bello la natura ci offre.
Oltre al vessillo della nostra sezione e i gagliardetti dei gruppi di Conegliano-Città e di Gaiarine, erano presenti i vessilli delle sezioni di Brescia, Trento, Verona, Piacenza, Cremona, Udine, Marostica, Parma, Feltre e Reggio Emilia, e i gagliardetti di molti gruppi.
Alle ore 13 è stato servito, con molto ordine, un buon rancio.
In considerazione che questo è stato il primo incontro - peraltro svoltosi in concomitanza con altre manifestazioni
- la presenza numerosa di alpini è di buon auspicio per gli incontri futuri.