Gli auguri del Presidente |
Dicembre 1984 |
Quali fatti salienti, accaduti in quest’anno che sta per finire, possono indurci a seria riflessione?
Quali gli aneliti, le speranze che ci accomunano e su cui ci troviamo tutti d’accordo?
1984 purtroppo ha visto ancora il nostro Paese funestato da violenza, omicidi, sequestri, imbrogli. In tutto il mondo
civile sì invoca la cessazione dell’odio, si desidera la pace. Tutti parlano di pace, ed è diventata di moda la marcia
della pace ».
Divino dono la pace! E’ un dono che ci è stato annunciato duemila anni fa: quando i pastori della Giudea marciarono
verso Betlemme, giunti alla capanna dove il Bambino Gesù giaceva sulla paglia, udirono dal cielo questo canto: « gloria
a Dio nell’ alto dei Cieli, e pace in terra agli uomini di buona volontà».
La BUONA
VOLONTA’ è il mezzo sicuro
per ottenere la pace
La società di oggi l’ha dimenticato, e pensa di ottenere il dono della pace con il ritrovato delle « marce non
competitive ».
Noi Alpini di marce ne abbiamo fatte tante, con zaino ed « alpenstock »: memorabile per noi vecchi la « marcia della
penna », ma non ci siamo mai illusi che queste sgroppate rappresentassero il toccasana per la pace.
Alpini, saremo veri operatori di pace nelle nostre famiglie, nel nostro Paese, nei luoghi del nostro lavoro, se saremo «
uomini di buona volontà ».
Sforziamoci insieme di attuare questo divino messaggio natalizio.
Buon Natale e felice Anno a voi ed alle vostre famiglie.
Il vostro Presidente Giacomo Vallomy