RADUNI INTERSEZIONALI |
Giugno 1984 |
La manifestazione intersezionale, che gli alpini della sezione ALTO ADIGE hanno voluto a Bolzano, è stata
semplicemente magnifica, in « barba » alle allarmanti critiche della Scp, in « barba » a coloro che la ritenevano quanto
mai « inopportuna » ed addirittura « provocatoria »; smentendo quanto avevano asserito alla vigilia, che i tempi non
erano ancora maturi.
Qualcuno si era posto la domanda se le penne nere potevano tenere il programmato raduno in un clima di serenità. Gli
alpini non potevano che presentare il diploma della loro maturità civica, cordiale e fraterna, del loro senso di amore
alla Patria ed alle sue istituzioni democratiche. Gli alpini per istituzione e per vocazione ripudiano non solo la
violenza, ma anche le polemiche politiche, da qualsiasi parte esse provengano.
L'incontro del sabato 9 giugno, avvenuto nel municipio, nel quale sono stati ricevuti i Presidenti di sezione o loro
rappresentanti dal sindaco dott. Luigi de Guelmi, è stato il preludio serio ed urbano di tutto quanto doveva svolgersi
il giorno seguente con la sfilata lungo il corso Italia. Anche se non eravamo in molti, abbiamo dimostrato compattezza e
fierezza. Tra due ali di folla acclamante e lo sventolio di alcune centinaia di Bandiere Tricolori si è snodato il
corteo, preceduto dal Labaro Nazionale, portato dal nostro socio geom. Lino Chies.
Presenti il nostro Vessillo portato dal cav. Tullio De Vide e scortato dal vice presidente cav. Renato Brunello; il
gagliardetto di Falzè di Piave con i soci Lucio Masutti e Sante Stella e un socio di S. Lucia di Piave.
Chi non ha potuto o non ha voluto intervenire ha perso, senza dubbio, una ventata di italianità e cli spirito montanaro;
chi viceversa è stato presente, vi garantiamo, ha potuto rafforzare ed incrementare il proprio entusiasmo di appartenere
a questa grande famiglia alpina.
I nostri complimenti e ringraziamenti al presidente della sezione Alto Adige Tullio De Marchi ed ai suoi collaboratori
per la perfetta organizzazione e la tenacia nel superare le molteplici difficoltà.
All’ultimo momento, ad articolo già compilato, vogliamo aggiungere due righe, per compiacerci ed associarci con immenso
piacere, a ciò che ha scritto il Presidente Nazionale dr. Caprioli su « L'Alpino » di ottobre sotto
il titolo « Anche senza il permesso di lor signori». Non c’è bisogno di commento. Grazie Presidente.
Organizzazione ben riuscita, cerimonia encomiabile, partecipazione numerosa di alpini, autorità e cittadini; una
pubblicazione storica del gruppo bene impostata, sono stati i componenti che hanno caratterizzato la manifestazione del
60° anniversario della fondazione del gruppo di Spilimbergo e la 10’ adunata della sezione di Pordenone
La nostra sezione è stata rappresentata validamente dal consigliere sezionale cav. Mario Maset, dal capogruppo « M.O.
Maset » Giovanni Carlet, dal « vecio» maresciallo cav. Mario Longhino ed alcuni soci, con Vessillo sezionale e
gagliardetto del gruppo di Corbanese.
Numerose le autorità civili e militari presenti, tra cui il sindaco di Spilimbergo avv. Vincenzo Capolozza, il
presidente della sezione di Pordenone prof. Mario Candotti, il vice comandante della Brigata Alpina « Julia » col. Donda, il generale Zanier, ecc. Numerose le bandiere di rappresentanza; oltre al nostro
Vessillo si sono notati i Vessilli di Udine, Gemona e naturalmente di Pordenone, e una settantina di gagliardetti. La
manifestazione è stata profondamente sentita e vissuta da tutti i cittadini, i quali hanno applaudito il corteo,
preceduto dalla fanfara della Brigata Alpina « Julia », ed esternando la loro simpatia addobbando le vetrine dei negozi
con gusto, nello spirito patriottico ed alpino. Il Tricolore sventolava quasi in ogni casa. Larghi i consensi di tutte
le associazioni e della stampa.
I rappresentanti della nostra sezione con la loro partecipazione hanno potuto trarre utili e particolari elementi
indicativi per la prossima adunata triveneta, in occasione del 60° di fondazione.
Altrettanto imponente è stato il raduno intersezionale svoltosi a Cividale, che ha richiamato l’attenzione degli
alpini, i quali con vessilli e gagliardetti sono intervenuti numerosi. Con la presenza del gen. Benito Gavazza
comandante del 40 Corpo d’Armata - che ha pure tenuto il discorso ufficiale - delle autorità civili e militari, della
fanfara della
Brigata Alpina « Julia », la manifestazione ha acquisito un indiscusso prestigio. La nostra sezione è stata
efficacemente rappresentata dal Vessillo portato dalla M.A. Olindo Battistuzzi, dal capogruppo « M.O. Maset » Giovanni
Carlet, dai capogruppo di S. Vendemiano cav. Igino Citron, dal « vecio » maresciallo cav. Longhino e una corriera di
soci.
|
Ci avevano chiesto, con calore, di « Onorare» con la nostra presenza la tanto sofferta programmata « epifania » e
contribuire così ad alimentare lo spirito della verde fiamma della nostra associazione, nella grande e tormentata isola;
la Sicilia. Le penne nere del « Continente » hanno risposto con entusiasmo e, possiamo affermare, in relazione alla
posizione logistica-geografica, abbastanza numerosi.
I bravi Alpini della più piccola sezione d’Italia, hanno fatto tutto ciò che era loro possibile per colmare tale lacuna,
contattando una qualificata agenzia per poterci agevolare il viaggio, e darci la possibilità di visitare, pur nella
limitatezza di tempo, le bellezze artistiche e naturali della Sicilia.
Abbiamo assistito ad alcuni episodi che ci hanno profondamente commosso, come quello di una giovane signora accompagnata
dal consorte e dai figli, che gridava; « viva gli alpini, via il Tricolore e ... questa è l’Italia »; ed un’altra che
abbracciando un nostro socio, reduce della Russia, piangendo ricordava il sacrificio di suo padre morto in Russia
nell’ultimo conflitto, e invitava il vecchio artigliere alpino a casa sua per potergli parlare ed eventualmente
ospitano.
La nostra sezione è stata rappresentata - con il Vessillo - dal vice presidente cav. Renato Brunello, al collaboratore
nazionale agli interventi nelle zone colpite dal terremoto geom. Lino Chies, dal consigliere enot. Pietro De Zan, dal
capogruppo di S. Vendemiano cav. Igino Citron e dai soci Ambrogio Sonego, Giovanni Drusian e Lino Checchino,
accompagnati dalle rispettive consorti.
La sfilata si è svolta in un clima cordiale, di fronte ad una folla incuriosita e sorpresa per la nostra serietà e
compattezza.
Nella visita alla città, alle stupende opere d’arte ed ai magnifici ed interessanti luoghi turistici - tra cui la
stupenda e celebre Cattedrale di Monreale e i noti crateri dell’Etna — che il breve tempo ci ha acconsentito, siamo
stati accompagnati, piacevolmente, da una ben preparata e simpatica « guida »: la signorina Giussi, che anche con questa
cronaca, cordialmente ringraziamo.
R.B.