IN BREVE - LETTERE |
Giugno 1986 |
Sergio Dugone, noto amico degli alpini, dopo l’incontro conviviale del dicembre scorso, ha inviato al presidente
della sezione prof. Vallomy il seguente scritto, molto apprezzato:
«Caro Presidente, grazie a Lei ed agli Alpini per la bella serata. Tuffarsi dentro una atmosfera di amicizia che
costituisce fatti concreti per i più deboli è il modo più bello di avvicinarsi ad un Natale più autentico. Molti auguri
di un prospero anno 1986».
Altra lettera molto gradita è stata quella inviata dal gruppo «MO. Pietro Maset» al presidente di redazione Brunello:
«Il consiglio direttivo nel deliberare la presente offerta per il nostro periodico «Fiamme Verdi», aveva avanzato
l’ipotesi di una pubblicazione quadrimestrale anziché semestrale; pur conoscendo il grande impegno che esso comporta,
chiediamo che venga esaminata questa opportunità.
Ti giunga anche l’augurio di un sempre più proficuo lavoro per la nostra associazione, causa alla quale ti sappiamo
dedito con tutte le tue forze, unitamente al nostro apprezzamento. Cordialità
Ringrazio sentitamente il gruppo «Maset» per le belle e sensibili espressioni, ma purtroppo per quanto riguarda l’aumento dei numeri del nostro periodico devo riferire che per ora non è assolutamente possibile, per ovvie ragioni di costo, ed anche per la scarsa collaborazione della maggior parte dei gruppi.
La nostra sezione è onorata di aver avuto, fino dalla fondazione, tra i suoi soci diversi sindaci, non solo di
Conegliano, ma pure di altri Comuni in cui sono presenti i nostri gruppi.
Nelle ultime elezioni amministrative ciò si è ripetuto:
infatti il rag. Flavio Silvestrin, già alpino dell’8° Battaglione «Tolmezzo»; il dr. Pietro Lorenzon sottufficiale
alpino - proveniente dal corso di Aosta - della «Julia» Battaglione «Aquila»; Rolando Camilli sottufficiale -
proveniente dalla scuola militare di Foligno - del Gruppo «Udine» artiglieria da montagna, sono i primi cittadini
rispettivamente di Conegliano, Refrontolo e Sernaglia della Battaglia.
Agli amici Flavio, Pietro e Rolando esprimiamo un augurio sincero ed affettuoso, rinnovando loro le nostre espressioni
di stima e di considerazione, di buono e proficuo lavoro ricco di soddisfazioni, per l’impegno che verrà senza dubbio,
adempiuto con ... alpinità.
* Gruppo di Conegliano Città
SERATA A RICORDO DEL TERREMOTO IN FRIULI
Il 21 giugno nella ricorrenza del decimo anniversario del tragico evento sismico in Friuli; a ricordo di quei giorni e
per rievocare la solidale partecipazione degli Alpini, in congedo ed in armi, al soccorso delle popolazioni colpite,
sarà organizzata una serata presso l’Auditorium di « Casa Fenzi ».
Durante la serata verrà proiettato il documento, opera di nostri concittadini: « RITRATTO DI ALPINO.
Parteciperanno il Coro C.A.I. - D.A.F. di Udine e il Corocastel di Conegliano.
Non sono arrabbiato, sono soltanto ... « deluso ». E’ mai possibile che il mio appello «gridato» durante le
assemblee e rivolto ai singoli soci e capigruppo, in varie riprese, per ottenere una cooperazione alla stesura di
articoli, rimanga una voce «dispersa nel deserto»
E’ una decina di anni che mi sono preso l’impegno di tener vivo «Fiamme Verdi» e finora, anche con qualche gradito
sacrificio, l’ho portato avanti. Non sono certo uno scrittore né un giornalista, sono solo un «poro can», che cerca in
tutte le forme di scrivere meglio che può e più che può quando mi è consentito. Per mia fortuna ho appreso molto
dall’esperienza dell’amico, commilitone, e collega, direttore-fondatore del nostro periodico Mario Altarui, e lo
ringrazio.
Continuando nel discorso; devo aggiungere che a parte la ricerca dei vari argomenti, che volendo si possono anche
trovare; è il mio modo di scrivere, è la mia forma didattica e lessicale che può comportare ripetizioni e monotonia, nel
contesto giornalistico di un periodico che impegna diverse pagine.
Ecco l’utilità, e, meglio ancora, la necessità di ospitare articoli di un’altra penna, di un’altra mente, di un’ altra
dizione. Non tutti abbiamo la medesima arguzia, ognuno di noi ha una diversa liberalità; e la varietà di argomenti e di
forma, sono componenti indispensabili per rendere piacevole la lettura e il giornale.
Dunque cercate cari soci, cari capigruppo di darmi una mano, perché pochissimi - come ad esempio Steno Bellotto, che
qualche volta lo ha fatto, e qualche altro - hanno dimostrato buona volontà. Cercate che la mia voce arrivi almeno in
un’oasi. Cordialità fraterna
RENATO BRUNELLO