FONTANELLE


Giugno 1989

Una straordinaria opera degli Alpini della sezione di Treviso

Inaugurata a Fontanelle la casa che ospiterà i giovani per il loro recupero dalla tossicodipendenza

Domenica 16 aprile gli alpini della sezione di Treviso erano tutti felici per aver realizzato un’opera tanto straordinaria, quanto profondamente umana, e consegnarla a don Gigi Vian della Piccola Comunità di Conegliano.
È stata una gioia, una soddisfazione immensa, più sentita nell’intimo dell’animo che sproporzionatamente manifestata, perchè le 1500 penne nere trevigiane sanno qual’è stato lo scopo del loro lavoro, coscienti di aver attuato un’impresa di grande solidarietà umana: la costruzione, la ristrutturazione di una casa, di un habitat confortevole, funzionale, dove altre persone spinte dalla stessa generosità, dalla carità cristiana, operano a salvare e prevenire dal tremendo morbo, che coinvolge tanta gioventù cosciente ed incosciente, il cui male a volte si rivela irreversibile.
Lo spirito alpino, come sempre, si è espresso meravigliosamente ed ha vissuto ancora un’esperienza che rimarrà scolpita in carattere indelebile.
Domenica 23 è avvenuta l’inaugurazione ufficiale, con il taglio del nastro tricolore da parte del Presidente nazionale dott. Leonardo Caprioli.
Alla cerimonia semplice ma profondamente sentita, hanno partecipato — tra gli altri — il Presidente della Regione Veneto Carlo Bernini, il rappresentante della Provincia Pietro Furlan, il sindaco Flavio Silvestrin e gli assessori della Città di Conegliano, Sergio Dugone e Raimondo Piaia, il gen. Italico Cauteruccio Capo di Stato Maggiore del 4° Corpo d’Armata Alpino, i Presidenti delle sezioni di Vittorio Veneto e Marostica Lorenzo Daniele e Luigi Menegotto, e naturalmente il nostro Presidente Giacomo Vallomy accompagnato dal vice Presidente Paolo Gai e numerosi soci della nostra sezione. Particolare piacere ha fatto la presenza di una delegazione di alpini provenienti dal Canton Ticino guidata da Costanzo Lochner. È stata concelebrata una Messa da mons. Pietro Guarnier vicario diocesano di Treviso, da don Gigi Vian e da don Adriano parroco di Fontanellette. Il Corpo Bandistico di Mareno di Piave ha offerto gratuitamente la sua prestazione.
Nei loro interventi i sacerdoti hanno ringraziato gli alpini che con tanta generosità hanno operato alla realizzazione di un complesso che resterà nella storia delle virtù e degli ideali di una Associazione che non pone limiti al suo intervento nel campo della solidarietà umana. “Ho avuto fame, ho avuto sete, sono drogato e mi avete aiutato. Giovani, in questa occasione si rivela il nostro essere cristiani; Vi accolgo e vi abbraccio. “Benvenuti tra noi”. Queste sono state le parole del parroco di Fontanellette don Adriano, senza retorica.
Significativo è stato anche l’intervento del Presidente della Regione Bernini, il quale ha evidenziato la celerità con cui si muove il volontariato, e nel caso specifico le penne nere, precedendo le istituzioni.
Ha concluso asserendo che oggi stiamo vivendo un momento importante: il volontariato e le istituzioni, insieme, a combattere una comune battaglia.
Don Gigi Vian assai commosso ha donato a Francesco Cattai presidente della sezione di Treviso una targa, su cui è scritto: “Questa Comunità impastata di volontariato e delle fatiche di 1500 Alpini della sezione di Treviso sia per tutti riferimento alle sofferenze dell’uomo. Grazie Alpini! La Piccola Comunità di Conegliano dal fronte di Fontanelle.”
Le Penne nere hanno fatto tutto questo per amore verso il prossimo, anche perchè un giorno un loro figlio potrebbe averne bisogno.
Caprioli ha detto che l’Alpino come fu pronto a sacrificarsi perla Patria, oggi è pronto a sacrificarsi per il bene dell’uomo, dei propri simili con lo stesso slancio, senza chiedere nulla in cambio, solo con la speranza di un mondo migliore, e con uno spirito di carità cristiana.

r.b.