ASSEMBLEA SEZIONALE |
Giugno 1990 |
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A norma dell’ art. 7 e seguenti del Regolamento sezionale, l’Assemblea Ordinaria dei Delegati è stata convocata per
il mattino di domenica 4 marzo 1990, in prima convocazione alle ore 8.00 ed in seconda alle ore 9.00, presso la sala
Parrocchiale Madonna delle Grazie, sita in via Martiri Cecoslovacchi, per discutere e deliberare il seguente
ORDINE DEL GIORNO
1 - Verifica dei poteri;
2 - Nomina del Presidente e del Segretario dell’Assemblea e di almeno n. 3 scrutatori;
3 - Lettura del verbale dell’Assemblea precedente;
4 - Relazione morale anno 1989;
5 - Esposizione del rendiconto consuntivo 1989 e preventivo 1990;
6 - Relazione dei Revisori dei Conti;
7 - Relazione e rendiconto sul periodico “Fiamme Verdi”;
8 - Relazione e rendiconto economico sul G.S.A.;
9 - Quota sociale 1991;
10 - Discussioni sulle relazioni e loro approvazioni;
11 - Nomina di n. 9 Delegati all’Assemblea Generale di Milano;
12 - Elezione mediante votazioni di n. 7 Consiglieri in sostituzione di: BORTOLOTTO VALERIO, DANIELI BRUNO, GAI PAOLO,
POSSAMAI ANTONIO, STEFANI NICOLA, TOFFOLI ZELINDO e VISENTIN ERNESTO (scaduti ma rieleggibili per un altro mandato
triennale);
13 - Elezioni mediante votazione del Collegio dei Revisori dei Conti, dei Probiviri e della Giunta di Scrutinio.
L’Assemblea andata deserta nella sua prima convocazione alle ore 8.00 è stata dichiarata valida, in seconda convocazione
alle ore 9.00, per la presenza in persona e per delega di n. 168 Delegati sui 11. 171 aventi diritto. Constatata la
validità dell'Assemblea il presidente prof. Giacomo Vallomy dopo aver rivolto un saluto ai presenti, invita i Delegati a
nominare il Presidente ed il Segretario dell'Assemblea ed almeno n. 3 scrutatori.
I Delegati nominano quale presidente il prof. Desiderio Viezzer e quale segretario il socio Steno Bellotto.
Scrutatori vengono nominati:
Daminato Antonio, Cais Antonio e Da Dalto Virgilio.
Il Presidente dell’Assemblea dopo aver ringraziato i presenti per la fiducia accordatagli informa che viene volutamente
saltato il primo punto dell’ordine del giorno in quanto la “Verifica dei poteri” verrà effettuata all’atto della
consegna delle schede di votazione dietro ritiro delle deleghe.
L’ordine del giorno vorrebbe fosse data ora lettura del verbale dell’Assemblea precedente, verbale che viene dato per
letto ed approvato in quanto ampiamente relazionato sul periodico sezionale “Fiamme Verdi”.
Si passa quindi al punto 4°, e cioè sulla relazione morale che viene fatta dal presidente Vallomy che così si esprime:
— “Prima di iniziare la mia relazione vi annuncio che la nostra sezione ha aumentato il numero dei suoi gruppi con la
nascita del nuovo gruppo di Codognè a cui do il benvenuto nella persona del suo capo gruppo Giovanni Cisera; a lui do
l’incarico di portare il nostro saluto ai nuovi soci.
Do il benvenuto anche ai tre nuovi capigruppo: Angelo Casagrande che sostituisce Mario Maset alla guida del gruppo
Corbanese, al ten. col. Giulio Dal Pos che subentra a Raimondo Piaia nella guida del gruppo Conegliano-Città e all’avv.
Pio Ugo Ori che nel gruppo Falzè sostituisce Pierangelo Negro” —.
Dopo aver dedicato un minuto di raccoglimento alla memoria dei Soci defunti e che ci hanno preceduto nella casa del
Padre; il presidente passa alla sua relazione.
— “Cari Alpini, la sezione di Conegliano si associa riverente alle commemorazioni e al compianto plebiscitario nazionale
per la scomparsa di Alessandro Pertini avvenuta nella notte di sabato 24 febbraio nella sua abitazione di Piazza Trevi a
Roma.
Rileggo brevemente quanto detto dal presidente del senato, Giovanni Spadolini, all’intero parlamento: «Il settennale di
Sandro Pertini al Quirinale non solo ha ricostruito intorno alla Sua figura la fiducia dei cittadini, delle istituzioni
e dei suoi uomini, ma ha anche orientato l’assieme della vita politica italiana in un senso originale e coraggioso, le cui conseguenze spetterà
agli storici approfondire. L’esempio di fedeltà alla vita democratica che Pertini ha dato agli italiani è motivo di
gratitudine per tutti quelli che credono in quegli alti ideali di vita associata” —.
— “Dopo questo doveroso accenno — continua il presidente — desidero richiamare alla vostra memoria un’altra figura che a
noi interessa più direttamente: il dott. Altarui che è stato l’animatore e direi il fondatore di “Fiamme Verdi” e del
quale ricordiamo la passione con cui ha ricercato e diffuso notizie sulla storia degli alpini e di tutta la marca
trevigiana.
Questo nostro ricordo di lui vuole essere anche un tributo di riconoscenza per tutto ciò che egli ci ha lasciato come
esempio e come insegnamento: vuole essere un grazie affettuoso e commosso per aver pensato e realizzato un “parco della
rimembranza alpino” quale è il “bosco delle penne mozze” nella valle di S. Daniele, dove tutti noi alpini, non solo
della marca trevigiana, ma tutti noi alpini d’Italia possiamo sostare in religioso raccoglimento; dove più forte e
commosso possiamo sentire il
rimpianto e la riconoscenza per i nostri caduti.
Nella mia relazione mi limiterò a comunicare il numero dei nostri iscritti: 4344 e 292 amici degli alpini; e con questo
intendo rispondere a coloro che vanno ciarlando sulla scomparsa del corpo alpini entro cinque anni; fra 50 io, forse,
non ci sarò più, ma molti di voi ci saranno ancora, insieme a tutti i “boce” che verranno a noi.
Sarà forse il modo di combattere che sarà cambiato, forse gli alpini non dovranno più usare il fucile per difendere la
patria, ma useranno solo, Dio voglia, le armi della solidarietà, dell’intervento tempestivo e spontaneo di ogni
difficile contingenza.
Sommessamente voglio ricordare che gli Alpini hanno già dimostrato di saper prendere preziose iniziative in questo
senso.
Il nostro fedele redattore di “Fiamme Verdi”, e oggi direttore responsabile, Renato Brunello, ha
fissato sul nostro periodico alcune date importanti della vita della
nostra sezione.
Mi riferisco alla celebrazione del 35° del gruppo Soligo, a cui rinnovo le mie felicitazioni per la vitalità dimostrata,
opera soprattutto del caro Viezzer e dell’architetto Calderari.
Congratulazioni pure al gruppo di Mareno di Piave che l’11 Giugno ha celebrato il 30° di fondazione con
l’inaugurazione della nuova sede.
I discorsi prima del taglio del nastro sono stati tanti, stucchevoli; soprattutto il mio è stato definito troppo lungo,
un eufemismo, vale a dire non è stato bene accolto, tanto è vero che la stampa lo ha ignorato.
Una delle manifestazioni di cui la sezione di Conegliano ha particolare vanto è la commemorazione dei caduti di
Nikolajewka.
Rinnoviamo il nostro plauso al gruppo di Solighetto che ha preceduto persino il consiglio nazionale nel decidere di
ricordare annualmente l’eroica battaglia di Nikolajewka. Quest’anno ho notato con compiacenza il crescendo di
rappresentanza dei gruppi alla manifestazione.
Gli alpini sono sempre stati generosi nei contatti con le istituzioni locali una delle loro iniziative è stata quella di
offrire la bandiera tricolore alle scuole, come segno dell’amor patrio.
Quando non ero ancora partecipe della vita degli alpini ed ero preside dell’Istituto Galilei, ricordo la festa che
organizzammo per accogliere gli alpini guidati dal compianto comm. Guido Curto, per ricevere il Incolore che la sezione
di Conegliano ci aveva donato.
Ho partecipato a molte cerimonie per l’offerta del Tricolore: alla scuola di Parè, alla media “Brustolon”, al liceo
scientifico “Kennedy” quando il gruppo era presieduto dalla buonanima di Tullio De Vido e quest’anno il gruppo Città ha
offerto la bandiera alla “Fanno’
Devo dire che non sono stato entusiasta dell’accoglienza e della partecipazione della scuola, e lo dico perchè penso che
la sezione e i gruppi dovranno, in avvenire, se richiesti del dono della bandiera, pretendere un’accoglienza dignitosa
per quello che è ancora il simbolo della nostra patria.
La sezione è stata sempre presente nella vita della comunità coneglianese.
Il sindaco, Alpino Silvestrin, ha sempre dimostrato solidarietà e comprensione per i problemi della sezione; lo
ringraziamo per l’appoggio particolare datoci da lui e dall’ufficio tecnico comunale.
Quest’anno è continuata intensa, e ormai volge alla fine, l’opera di ricostruzione, di rinnovamento, di solidificazione
e di abbellimento della sede; gli artefici di questa “resurrezione” edilizia li conoscete già, ma desidero nominarli in
questa mia relazione perchè insieme possiamo dimostrare a tutti loro la nostra gratitudine.
L’animatore instancabile e tenace di questa pacifica rivoluzione è l’alpino Giovanni Daccò, affiancato dagli altrettanto
impegnati lavoratori Adriano Moretti e Vittorio Dal Bò.
Alla sullodata triplice dobbiamo aggiungere, per l’arte muraria, Fausto Soldan, Gino Citron del gruppo S. Vendemiano,
Gino Da Re del gruppo m.o. Maset; inoltre hanno offerto materiale diverse ditte
che non nomino perchè saranno ringraziate a parte su “Fiamme Verdi ‘
Tutte queste trasformazioni, rifacimento di muri e soffitti ecc. hanno centuplicato il lavoro di pulizia, di ordine e di
agibilità della sede. A Mario De Marchi ed al suo aiuto Francesco Crepaldi, due alpini che hanno assolto questo pesante
compito, noi rivolgiamo il più sentito ringraziamento.
Tutti questi lavori straordinari non hanno impedito gli abituali frequenti contatti con “La Nostra Famiglia" né il
pellegrinaggio a Lourdes con i ragazzi della suddetta istituzione.
Abbiamo avuto anche un degno rappresentante di Conegliano e del Triveneto in occasione degli aiuti alpini all'Armenia il
nostro caro e generoso Lino Chies.
Nonostante i trambusti, gli spostamenti di uffici e di mobili la segreteria, settore delicato e portante della vita
della nostra sezione, ha funzionato sempre con precisione inappuntabile diretta e curata da un segretario energico e
volitivo, l’alpino Steno Bellotto, che ringraziamo per la sua tenacia e per l’impegno con cui aiuta i gruppi.
Ringrazio pure l’alpino Michele Pilla che per impegni di lavoro non ha potuto continuare nella sua attività in
segreteria.
Un particolare debito di gratitudine ho nei confronti dei due Vice presidenti Gai e Geronazzo che hanno reso la vita
facile in questo anno sociale al “Vecchio” presidente. È facile fare il presidente quando c’è una collaborazione così
generosa e leale come quella che ho avuto da Gai e Geronazzo. Nelle votazioni tenete conto di tutti quelli che hanno
avuto interesse nel condurre bene le vicende della sezione; con questo non è che io voglia fare il propagandista o
designare chi dovrete votare. Conoscete bene voi stessi quelli che hanno lavorato e pertanto compensateli dando loro il
voto preferenziale. Infine ringrazio tutti i membri del Consiglio per la loro fattiva presenza per l’amore “vivace” che
hanno sempre dimostrato per il buon andamento della sezione.
Dopo aver ringraziato il presidente per la sua circostanziata relazione il presidente dell’Assemblea passa la parola al
tesoriere Battista Bozzoli per l’esposizione del “rendiconto consuntivo” e del “bilancio preventivo”, nonché del
“rendiconto economico” del G.S.A.
Dopo la relazione finanziaria del direttore responsabile del periodico “Fiamme Verdi” Renato Brunello, riprende la
parola il tesoriere Bozzoli che espone ai
convenuti quanto proposto dal Direttivo quale quota 1991.
Al termine, dopo aver spiegato le modalità negli interventi, il presidente dell’Assemblea chiede a quanti in interesse
di mettersi in nota per la “discussione sulle relazioni”.
Si mettono in nota e si alternano al microfono:
PAOLO GAI - Vice presidente e capogruppo di Pieve di Soligo.
Rivolge un cordiale saluto di benvenuto ed un vivo ringraziamento per il lavoro svolto assieme in questo anno della sua
vice presidenza, nel quale ha cercato di portare il suo contributo di idee e di lavoro sulla base dell’esperienza
maturata nel condurre il Gruppo di Pieve.
Si scusa se a volte non è stato all’altezza del ruolo affidatogli e se a volte ha creato delle piccole difficoltà
all’interno della Sezione.
Le molte e significative realizzazioni ed i traguardi raggiunti nella vita della Sezione stanno a dimostrare la bontà
degli ideali e la coerenza della nostra associazione, in quanto composta da persone che hanno compreso il valore
autentico dell’amicizia e della solidarietà.
Termina con l’auspicare che nei Gruppi cresca sempre più l’attenzione concreta nella vita dell’Associazione e maturi in
tutti noi una sensibilità attenta e continua verso le persone ed i bisogni delle nostre comunità ed in particolare verso
coloro che soffrono ed attendono il nostro aiuto.
RENATO BRUNELLO - Direttore responsabile “Fiamme Verdi”.
Dopo essersi compiaciuto con il Presidente per la sua relazione, sia pur succinta, legge ai presenti un suo saggio sul
significato dell’amicizia.
NINO GERONAZZO - Vice presidente.
Si sofferma sull’attività del G.S.A. e sulla fattiva partecipazione del consigliere Stefani auspicando che tale attività
sia in completa sintonia con quanto è l’attività nazionale, non solo, ma che l’attività futura sia compatibile con
quanto promuove il G.S.A. nazionale in quanto nel primo anno di vita è stato fatto poco.
Riconferma l’appoggio dato al G.S.A. dalla Sezione e si auspica che nel futuro la Sezione venga degnamente rappresentata nelle manifestazioni nazionali.
LUIGI MARETTO - Capogruppo Susegana
Ringrazia a nome del suo gruppo per quanto fatto dagli altri Gruppi nei lavori della Sede giustificando il suo in quanto
seriamente impegnato nella ristrutturazione della propria.
Estende un riconoscente plauso per quanto Brunello fa per il periodico e si auspica abbia ad essere nel futuro più
“corposo”.
Collegandosi al nuovo Gruppo di Codognè ed alle votazioni che verranno fatte in seguito invita il Direttivo di ponderare
adeguatamente la proposta fatta anche da altri Gruppi di aumentare il numero dei Consiglieri, proposta che spera sia
valutata attentamente nelle prime riunioni del Consiglio Direttivo.
STEFANI NICOLA - Consigliere e responsabile G.S.A.
Esordisce non ritenendo questa la sede appropriata per esaminare quanto detto poc’anzi dal vice Geronazzo e giustifica
l’aumento di L. 1.000 (cosa questa trattata in un secondo intervento da GAI) che dovrà però essere supportato da un lavoro di proposta per far sì che i Gruppi possano venire
in sede e trovare dei motivi d’aggregazione; per questo intende potenziare le attività e l’uso della sede facendo dei
dibattiti, dei convegni e dei motivi di riunione che coinvolgano tutti quanti.
CHIES LINO - Consigliere e responsabile Protezione Civile
Riprende quanto detto da Stefani ribadendo che non é vero che non si sia ancora parlato della Protezione Civile però è
stato fatto. E' stato fatto senza parlarne in quanto non si sono ancora costituiti ma si stanno costituendo. Con questo
però non vuol dire che siano mancati i frutti. Alcuni sono andati a Lourdes per accompagnare i ragazzi della Nostra
Famiglia;altri, come enunciato dal Presidente, sono stati nello Zaire.
A tal proposito comunica che ci sono delle filmine e delle diapositive che dovrebbero senz’altro essere proiettate in
occasione delle varie feste di Gruppo in quanto potranno essere d’esempio a tutti.
C’è stato anche l’intervento in Armenia al quale lo stesso ha avuto l’onore di partecipare.
Conclude nell’esporre quanto la Sezione ha intenzione di fare nel campo della Protezione Civile.
LUCA MARIO - v. capogruppo Mo. Maset
Facendo seguito a quanto esposto dal geom. Maretto ed alla fresca costituzione del G.S.A. e della Protezione Civile,
rammenta che gli impegni della Sezione sono e saranno molteplici pertanto sarebbe auspicabile che ci siano delle persone
in più all’interno del Direttivo e come discusso nell’ultima riunione dei Capigruppo il Consiglio sia portato dagli
attuali 18 consiglieri ad almeno 20/22.
Riprende la parola Maretto offrendo la disponibilità della propria sede, la cui capienza s’aggira sui 150 posti circa,
per eventuali incontri o maxi proiezioni.
Prima della nomina dei Delegati a Milano riprende brevemente anche il presidente Vallomy comunicando ai convenuti che le
Sezioni di Treviso, Conegliano e Vittorio Veneto hanno accettato la designazione di candidatura del coneglianese Lino
Chies a Consigliere Nazionale, al quale formula, anche a nome di noi tutti, i migliori auguri.
Al termine degli interventi si è passati all’approvazione o meno di quanto esposto dai relatori.
Sono state così approvate all’unanimità
La relazione morale, il Rendiconto consuntivo ed il Bilancio preventivo, la relazione su “Fiamme Verdi”, la relazione ed
il rendiconto sui G.S.A. e l’aumento della quota sociale 1991 che viene quantificata dalla somma algebrica di L. 4.000, spettanti alla Sezione, più quanto ci verrà richiesto dalla Sede
Nazionale.
Prima di passare la parola alla segreteria per l’illustrazione sulle operazioni di voto per il rinnovo di un terzo dei
Consiglieri (scaduti e rieleggibili), del Collegio dei Revisori dei Conti, dei Probiviri e della Giunta di Scrutinio, si
è passati alla nomina dei nove Delegati che andranno a rappresentare la Sezione nell’Assemblea Generale di Milano che si
terrà il 27 maggio p.v.. L’Assemblea nomina Delegati i soci: Vallomy Giacomo, Stefani Nicola, Gai Paolo, Rusalen
Marsilio, Daminato Antonio, Danieli Bruno, Collodet Giuseppe, Longhino Mario e Dal Pos Giulio.
Hanno fatto quindi seguito le votazioni a scrutinio segreto ed alla fine, dopo aver dato lettura dei risultati a quanti
rimasti in sala, l’Assemblea viene dichiarata chiusa alle ore 12.30.
Il Consiglio Direttivo per il 1990 è così composto:
Presidente Giacomo Vallomy;
vice presidenti Paolo Gai e Nino Geronazzo;
tesoriere Battista Bozzoli;
segretario Steno
Bellotto;
consiglieri: Valerio Bortolotto, Umberto Bortot, Battista Bozzoli, Antonino Cais, Lino Chies, Vittorio Dal Bò,
Antonino Dall’Anese, Antonino Daminato, Bruno Danieli, Leandro Marcon, Marsilio Rusalen, Nicola Stefani, Davide
Tardivel, Zenildo Toffoli, Ernesto Visentin, Luigi Zaccaron;
direttore di “Fiamme Verdi” e corr. de “L’Alpino” Renato
Brunello;
alfiere Mario Longhino; cappellano mons. Raffaele Lot;
taverniere Sante-Mario De Marchi.
Revisore dei Conti: Alfredo
Battistella, Vittorio Padovan e
Giovanni Carlet; supplenti: Carlo
Breda e Trivellato Gildo.
Probiviri: Raimondo Piaia, Desiderio Vie7zer e Paolo Gai.
Giunta di scrutinio: Luigi Battistuzzi, Giuliano Casagrande e Eugenio Pizzol; supplenti: Giovanni Grosso e Marsilio
Rusalen.
Inoltre sono stati distribuiti i seguenti incarichi:
Protezione Civile e Bosco “Penne Mozze” Lino Chies;
rapporto con le autorità civili Valerio Bortolotto;
rapporto con le
autorità militari Nino Geronazzo;
Gruppo sportivo Antonio Daminato;
attività culturali Antonino Cais;
biblioteca
Raimondo Piaia;
responsabile della sede Giovanni Daccò;
manutenzione della sede Adriano Moretti e Vittorio Dal Bò.
STENO BELLOTTO