MADONNA DELLA NEVE |
Giugno 1990 |
|
|
Si tratta di lavori che riguardano la chiesa in ogni sua parte e precisamente:
— IL TETTO: verrà sistemato e ripassato integralmente.
— LE PARETI: verranno tolte e rifatte le vecchie malte già cadenti per l’umidità. Si adotteranno sistemi per combattere
l’umidità ascendente ed esterna, visto che la Chiesa è parzialmente interrata. La parete di sinistra che divide la
Chiesa da un piccolo locale sotto il campanile, sarà oggetto di uno studio in corso lavori, che definirà se consolidarla
oppure se creare delle aperture per mettere in evidenza la mura carraresi sulle quali la Chiesa è accorpata.
— I PAVIMENTI: viste la manomissioni e rattoppi eseguiti con una pavimentazione di pietre in cotto fatte a mano, tranne
che nel Presbiterio dove verranno riutilizzate le pietre di cugnan già esistenti nella Chiesa.
- LE PORTE INTERNE: verranno recuperate quelle originali. dopo un opportuno trattamento conservativo.
- I SERRAMENTI ESTERNI: alle finestre si manterranno le inferiate esterne, verrà messa una rete metallica di protezione
su telaio in ferro, ed infine all’interno verrà messo un vetro stampato e colorato su un telaio in legno. Il portone
d’ingresso verrà opportunamente restaurato, mentre su quello situato lungo il percorso pedonale, oltre al restauro
conservativo verranno aperte due finestrelle per permettere la visione dall’esterno degli affreschi.
— IL CAMPANILE: presenta fessurazioni che possono destare una certa preoccupazione, quindi sarà opportunamente
consolidato.
— LE CAMPANE: si provvederà alloro riuso funzionale, consolidando la travatura portante.
— ARREDI INTERNI: ove possibile verranno opportunamente restaurati e ricollocati nell’attuale sito.
— IL PRESBITERIO: verrà avanzata la seconda serie di scalini di circa 20 cm. e ridotto il numero da tre a due, così da
ottenere un più ampio spazio a disposizione del celebrante. Il terzo scalino verrà arrestato fino a 60 cm. dal muro di
fondo.
— L’ALTARE: l’attuale verrà ridotto e addossato alla parete sul fondo del Presbiterio, mentre il nuovo verrà posto al
centro in modo da consentire la celebrazione verso i fedeli.
— GLI AFFRESCHI: dato il notevole interesse sia storico che devozionale, saranno oggetto di un accurato restauro
conservativo, che verrà eseguito dalla restauratrice Alma Ortolan di Vittorio Veneto.
Inutile sottolineare a questo punto la necessità di un aiuto finanziario e di volontariato, che ci auguriamo sia sentito
dai molti amici alpini e che venga espresso attraverso un contributo volontario presso la Sede Sezionale o presso il
gruppo di appartenenza.
Il volontariato o lavoro manuale è richiesto a tutti e per ogni tipo di intervento quale la manovalanza, le opere
murarie, le finiture in legno, ferro. ecc.
Come gruppo di lavoro abbiamo gi avviato richieste per finanziamenti e tra quelli gia ricevuti, dobbiamo al momento
ringraziare: l’Amministrazione Comunale attraverso la persona del Sindaco e la Banca Popolare Friuladria con sede a
Pordenone che per primi hanno aderito alla nostra iniziativa definita dal nostro Sindaco, in occasione
dell’inaugurazione della rinnovata Sede Sezionale il 21/04/1990”... una iniziativa che fa onore allo spirito alpino e
soprattutto agli Alpini della Sezione di Conegliano...”.
Coord. del Gruppo lavoro.
Progettista e Direttore Lavori
ARMELLIN Geom. Silvano
Incaricato Sezionale
BORTOLOTTO Valerio
Intervista al Direttore di Conegliano — Rag. Paolo Gobbo.
Quando mi è stata proposta l’iniziativa di sponsorizzare i lavori per il recupero della Chiesetta della Madonna della Neve,
presentatami come la Chiesa degli Alpini di Conegliano, ho dato subito la mia disponibilità ed il mio interessamento
affinché la Direzione generale di Pordenone appoggiasse questa Vostra iniziativa.
Questa disponibilità a collaborare con gli Alpini di Conegliano è per noi sincera e doverosa.
Non dimentichiamo che la Banca Friuladria ha sede a Pordenone, opera e lavora principalmente in Friuli, ed ha
quindi con questa “terra alpina” e con gli alpini un rapporto di convivenza continua, esaltata dai valori dì solidarietà
e di presenza sociale che l’Associazione persegue.
Con il nostro arrivo, qualche mese fa a Conegliano, abbiamo cercato di ripetere le esperienze positive che abbiamo
avuto, ed eccoci quindi presenti e questa vostra iniziativa che ha via via assunto dei risvolti storico-artistici molto
interessanti.
Quindi storia, arte, uomini, un rito che si ripete e che ai nostri giorni significa anche denaro. Eccoci quindi con voi
esprimendovi la nostra solidarietà ed augurandovi un buon lavoro.
MADONNA DELLA NEVE |
Dicembre 1990 |
Con una breve cerimonia. il giorno 09 giugno 1990 sono iniziati i lavori per il recupero della Chiesetta della
Madonna della Neve, alla presenza del Presidente Sezionale prof Giacomo Vallomy e di Monsignor Felice Sacilotto Parroco
del Duomo di Conegliano.
Da quel giorno ci siamo dati subito da fare affinché i lavori di ricostruzione avvenissero con una certa celerità e
continuità chiedendo a chiunque fosse disponibile un aiuto sia finanziario sia di presenza nel lavoro.
L’inizio è stato un p0’ lento, ma via via che i giorni passavano, qualcosa si riusciva ad organizzare e grazie alla
disponibilità dell’alpino Toffoli Zenildo di Godega di S. Urbano e dell’amico Aldo Armellin di Conegliano, che ci hanno
messo a disposizione mezzi e maestranze; si poteva ben presto rifare il tetto della Chiesa e sistemare il campanile,
completo di pittura eseguita dalla ditta F.lli Dottor dell’alpino Piero Dottor di S. Vendemiano.
Superato questo primo ostacolo ci aspettava la demolizione delle ma/te interne, la rimozione del pavimento, i lavori di
consolidamento della struttura e di salvaguardia dell’umidità delle pareti. Questi/avori sono stati eseguiti
principalmente al sabato, e qualche alpino ha avuto la forza e la volontà di andare avanti anche nelle ore serali con
l’illuminazione artificiale.
Durante i lavori, sono emersi sotto gli intonaci, i segni delle manomissioni e ricostruzioni che nei secoli hanno
interessato la Chiesa.
Sono infatti visibili vecchie volte, uno stipite in pietra lavorata molto importante per la lettura di una precedente
distribuzione dei locali e la presenza ne/pavimento di tracce delle antiche mura, messe in senso trasversale rispetto
ai, muri esistenti. Sulle pareti sono emerse evidenti due finestre situate ai lati del portone di ingresso sulla calle e
vari altri rifacimenti o tamponamenti che nei secoli hanno dato ala Chiesa l’impronta attuale e con questi
rinvenimenti la Chiesa acquista un valore monumentale degno del luogo in cui conservato l’affresco votivo attribuito al
Beccaruzzi.
Con un certo entusiasmo stiamo continuando i lavori di restauro nei quali c’è la costante presenza di maestranze
dell’impresa Edile Armellin Aldo & Figli Spa di Conegliano e di alpini volenterosi, ma viene ancora una volta chiesta la
disponibilità di altri volontari.
La situazione finanziaria non ci permette ancora la totale copertura della spesa prevista, perciò inviliamo tutti aduno sforzo economico che ci aiuti nel nostro intento.
Tra gli aiuti economie pervenuti dobbiamo sicuramente annoverare quello della Cassa di Risparmio di Venezia che è
presente a Conegliano con filiale in Via Trento Trieste e che ringraziamo perla disponibilità e la sollecitudine con cui
ha aderito alla nostra iniziativa.
L’incaricato Sezionale:BORTOLOTTO VALERIO
Coord. gruppo lavoro, Progettista e direttore lavori: ARMELLIN Geom. SILVANO