BUON COMPLEANNO |
Dicembre 1991 |
Trent’anni di testimonianze scritte della nostra vita associativa sezionale.
Trent’anni di vita per un giornale alpino sezionale non sono pochi, anche perché pochi sono stati quelli che hanno
tirato 11 carro e portato il basto con longanimità.
In tutti questi anni il giornale “Fiamme Verdi” ha rappresentato il diario delle varie attività della Sezione,
dell’incremento e della vitalità dei Gruppi, di ogni fondamentale avvenimento associativo; i colloqui stampati del
presente nostro vivere alpino, soprattutto nell’identificazione interpretativa dei giovani; colloqui col passato
attraverso la rievocazione dell’ opera dei primi Veci, in guerra e in pace:
gli uni e gli altri spinti dai radicati ideali sociali ed umani e dall’amore verso il proprio Paese e la Patria.
Il nostro impegno è stato certamente una libera scelta, gradita se vogliamo, che nel tempo, fortunatamente, ha
gratificato il nostro modesto operato di lusinghieri riconoscimenti, anche in campo nazionale. Ma vogliamo che questa
prelazione diventi patrimonio anche di altri, non sempre facile, per la difficile stagione del nostro esistere e per la
differente capacità di partecipazione. Con sincerità, però, ci è parso di scorgere all’orizzonte un mattino di luce
stimolante, che promette il coinvolgimento attivo dei giovani.
Se ciò diverrà una realtà, ci sarà anche la speranza che “Fiamme Verdi” prosperi a lungo e si confermi, sempre più,
fruttuoso colloquio con le Penne nere e gli amici, ai quali lanciamo col giornale il nostro messaggio di sollecitazione
al buon vivere civile, all’impegno sociale ed umanitario.
Il giornale, quindi, (senza offesa per alcuno) non deve prestare spazio alle solite festicciole, alle annuali cene o
alle consuete gite - anche se importanti e gradite ai vari gruppi -, ma a quegli avvenimenti che costituiscono
l’indirizzo informativo e formativo, tali da conservare una seria immagine giornalistica, nel contesto della nostra
associazione alpina. Desidero, in questa circostanza, rendere omaggio alla memoria del fondatore-direttore prof. Mario
Altarui; rivolgere un grazie al Vecio redattore col. Alberto Piasenti, sempre animato nei suoi articoli, già Consigliere
nazionale e per anni vicepresidente della Sezione, che molto ha operato per la Sezione (centenario delle Truppe Alpine,
50° anniversario della Sezione, Festa delle Madrine, inaugurazione della sede; e la sua signora è stata, negli anni ‘70
la madrina della Sezione), da tempo trasferitosi a Verona. Inoltre do una voce di incoraggiamento ai redattori - quasi
tutti di recente impiego - Steno Bellotto, Sandro Rui, Nicola e Stefano Stefani.
Il Direttore