CINQUE TORRI |
Dicembre 1991 |
6° Congresso I.F.M.S. a Costalovara
In una meravigliosa giornata, nel mezzo di una stupenda cornice montuosa, le cui cime svettano superbe nell’azzurro
terso del cielo, spruzzato qua e là di candide nubi, giovedì 5 settembre, ho potuto assistere ad una straordinaria
dimostrazione alpinistica sulle pareti delle “Cinque Torri”, che ave a quali protagonisti i giovani alpini di leva della
Brigata “Canore”.
In compagnia dei rappresentanti di sei nazioni, convenuti al 6° Congresso I.F.M.S. - International Federation Mountain
Soldiers, ho ammirato la destrezza, il grado di preparazione dei ragazzi alpini, l’eccezionale Capacità
tecnica-alpinistica raggiunta dai partecipanti al 55° Corso alpinistico autunnale di Brigata, in un intervento per il
soccorso ad infortunati, con materiale in dotazione ai reparti. Sotto lo sguardo attento ed incoraggiante del loro
direttore di corso cap. Giuliano Pastori, e di quello compiaciuto e filiale del gen. Giovanni Papini - comandante la
Brigata - e di alcuni ufficiali maggiori uno dei quali spiegava chiaramente l’evolversi dei vari movimenti - i Reparti
Alpieri sono saliti su vie libere ed attrezzate (successivamente in discesa con corde doppie dinamiche e statiche),
sostenuti, in caso di necessità, da un elicottero che provvedeva a calare - richiamato da un fumogeno rosso — un
soccorritore con barella “Cassin” e il sacco “Gramonger” e la barella “Mariner”, ed infine eseguivano una traversata
aerea. La difficile dimostrazione ha riscosso meritatissimi applausi da una settantina di presenti, che non hanno
nascosto la loro trepidazione. Eravamo giunti ai piedi delle “Cinque Torri” dopo aver percorso un breve tratto di
sentiero scosceso, partendo dal Rifugio “Scoiattoli”.
Alla fine dell’esercitazione il gen. Papini si è rallegrato con i suoi alpini, per la bravura e la sicurezza dimostrate,
affermando che non sempre è facile offrire la propria opera di soccorso sulle montagne, poiché si possono incontrare
degli ostacoli improvvisi, tali da mettere in grave difficoltà i soccorritori, che, comunque, la montagna non ha mai
diviso, anzi, ha sempre uniti tutti. Ha concluso dicendo che le montagne del Cadore forse sono le più belle del mondo.
(Ed io ne sono convinto).
Il giorno precedente eravamo stati accolti dai segretario del Congresso Egidio Furlan - presidente della sezione di
Trieste - nella casa “Soggiorno Alpino” dell’ANA a Costalovara, presso la quale erano giunti i congressisti, il
presidente nazionale Nardo Caprioli e il redattore de “L’Alpino”, il simpatico Nito Staich.
L’apertura del Congresso è avvenuta nel pomeriggio con l’alza- bandiera dei colori delle sei nazioni presenti: Francia,
Austria, Germania, Giappone, Stati Uniti d’America e Italia, accompagnata dai rispettivi inni nazionali.
Alla sera il coro della Brigata Alpina “Tridentina”, e un complesso bandistico e folcloristico locale hanno allietato i
partecipanti.
natore