GLI AUGURI DEL PRESIDENTE


Dicembre 1991

Carissimi alpini,
come di consuetudine, in occasione delle festività natalizie, il presidente porge gli auguri a tutti gli alpini della sua Sezione. Quest’anno a farlo non è il caro prof Vallomy, a tocca a me, che da poco ho ereditato da lui ti testimone.
Due sono i pensieri che mi nascono dentro in questa circostanza. Il primo va al Natale, che da sempre richiama un’immagine di pace e di amore, ma tuttavia da molti nel mondo sarà vissuto tristemente. Una guerra fratricida sconvolge la vicina Jugoslavia, altri focolai di rivolta e di scontro insanguinano il nostro pianeta, la stessa situazione interna vede il dilagare della droga, della mafia, di tante piaghe sociali. Agli alpini, uomini di pace, auguro in questo senso che il Natale porti un momento di profonda riflessione e un rinnovato entusiasmo per continuare nella strada della solidarietà e della fratellanza.
Il secondo pensiero va alla fine dell’anno, il momento in cui ognuno fa un bilancio del suo trascorso. Facendo quello della Sezione, Alpini di Conegliano, credo di poter concludere con orgoglio che dal punto di vista morale siamo nettamente "in attivo". In particolare ripenso a tutte le iniziative condotte a favore degli anziani, degli emarginati e dei disabili da tutti i gruppi della Sezione, nel corso dell’intero anno e soprattutto durante queste festività, per far vivere ai meno fortunati un Natale il più possibile sereno e gioioso.
Con tali pensieri nel cuore, concludo augurando al prof Vallomy, ai miei infaticabili collaboratori e a tutti gli alpini di godere in serenità e nel calore della famiglia queste festività e di iniziare insieme un prospero anno nuovo di pace.
Il presidente LUIGI BASSO