DALLA SEZIONE |
Giugno 1992 |
Le Penne Nere della Sezione, sconvolte, esprimono il più profondo, affettuoso cordoglio ai familiari dei Magistrati Giovanni Falcone e Francesca, sua moglie, e dei poliziotti Montinaro, Di Culo e Schifani, per la barbara loro uccisione; nel contempo sono sgomenti di fronte al dilagare del terrorismo-mafioso, che mette a dura prova le istituzioni dello Stato e gli italiani onesti.
Gli Alpini coneglianesi danno il benvenuto al neo Presidente della Repubblica Italiana Oscar Luigi Scalfaro e Gli formulano i migliori auguri per un responsabile e proficuo lavoro, a difesa della giustizia e per una moralizzazione della nostra amata Italia.
GRUPPO di CONEGLIANO-CITTA’
Lino Lacedelli illustra la sua prima scalata sul K2.
Il 13 dicembre nell’Auditorium Fenzi il gruppo Città in collaborazione con la locale sezione C.A.I. ha organizzato una
particolare serata denominata “Montagna Insieme”, con la eccezionale partecipazione dell’accademico alpinistico Lino
Lacedelli, il quale ha illustrato la straordinaria e spettacolare pellicola della sua prima salita sul K2.
La serata è stata allietata da un Coro formato da giovani alpini in congedo, già appartenenti alla Brigata Alpina
“Julia”, diretto da Diego Tomasi - attualmente direttore del Corocastel di Conegliano -, la interpretazione dei canti
natalizi e di montagna è stata certamente ottima, anche sei i coristi si sono ritrovati - provenienti da diverse
località - dopo alcuni anni.
GRUPPO di PIANZANO
Gli alpini di Pianzano, sensibili ai problemi socio-umanitari, hanno voluto elargire il ricavato di una loro
manifestazione, organizzata con la locale “Pro Loco”, ad alcune benemerite Istituzioni “La Nostra Famiglia”,
all’Associazione “Lotta contro il tumore”, e alla ristrutturazione della chiesetta “Madonna della Neve”.
Bravi!
Accompagnato dal nostro Italo De Candido, l’Ammiraglio Pozzi è stato ricevuto in sede dal presidente Luigino Basso, i
due Vicepresidenti, dal Segretario ed altri Consiglieri nonché dai presenti. Presentato dal nostro socio, l’Ammiraglio
ha consegnato al nostro Presidente il Crest della Fregata “Alpino” che fa ora bella mostra di sé in sala consigliare:
Sono seguiti i discorsi di ringraziamento e di circostanza del Presidente sezionale Luigi Basso, del capogruppo di
Conegliano-Città prof. Raimondo Piaia che hanno sottolineato il bel gesto che rende la Sezione una delle poche
coll’insegna della Fregata “Alpino”; l’Ammiraglio si è vivamente congratulato per la bellissima sede e per lo spirito
alpino che anima la sezione, quello stesso che si sente nell’animo essendo di Belluno.
Venerdì 1° Maggio a Bassano del Grappa il nostro socio Italo De Candido ha ricevuto il secondo premio relativo alla poesia in ladino di S. Stefano di Cadore (suo paese di origine) al Concorso triveneto di poesia dialettale: la poesia ed altre venti fra cui quelle premiate dallo scomparso Padre Davide Maria Turoldo e quella consegnata al Papa in occasione della Sua venuta in Val Visdende, sono stampate in calce al “DIZIONARIO LADINO DI S. STEFANO DI CADORE-COMELICO“ del nostro socio. L’opera trovasi nelle librerie cittadine.
Sulle nevi di COLERE Bergamo in nostro Italo De Candido si e piazzato al 4° posto ai campionati nazionali dell'ANA. Sono ormai quarant’anni che il nostro socio difende i colore della Sezione coneglianese a livello provinciale, regionale e nazionale. Sarebbe opportuno che la Sezione stessa provvedesse almeno ad avvertirlo delle disposizioni in merito che giungono dalla Sede Centrale, che fosse ogni tanto citato, non tanto per lui ma per i giovani che traggano buon esempio: la sua partecipazione, insomma, non dovrebbe essere un fatto personale col disinteresse totale del Gruppo e della Sezione!
Riteniamo doveroso e giusto riportare integralmente la lettera che il nostro Presidente nazionale, dr. Leonardo
Caprioli, ha diretto il 20 dicembre scorso a tutti i Presidenti di Sezione:
«Carissimi Alpini, mi rivolgo a Voi tutti sicuro che anche questa volta non direte di no ad una iniziativa per la
quale il Consiglio Direttivo Nazionale ha già espresso il suo più largo consenso. Si tratta di questo: in occasione dei
50° anniversario della battaglia di Nikolajewka che si celebrerà nel 1993 gli Alpini d’Italia doneranno alla città di
Rossosch, sede del Comando del Corpo d’Armata Alpino nel 1942-1943, un asilo capace di ospitare un centinaio di bambini:
lo costruiremo noi, col nostro lavoro e con il nostro cuore.
Tra i bambini che, in un prossimo domani, saranno ospiti di quésto asilo magari ci saranno i nipotini di uomini contro i
quali noi combattemmo 50 anni fa. Sarà il “NOSTRO” monumento alla pace, alla fratellanza, alla concordia, nel ricordo di
Tutti coloro, italiani e non, che, pur se schierati su opposti fronti, hanno sacrificato i loro vent'anni per la loro
Patria. Per realizzare quest’opera l’Associazione avrà però bisogno di operai specializzati, prevalentemente muratori,
carpentieri, falegnami, ecc. ecc., che siano disponibili, per turni di 15-20 giorni, dal maggio al settembre 1992, per
recarsi a Rossosch a lavorare.
Per il viaggio usufruiremo degli aerei G.222 della nostra aviazione militare che il signor Ministro della Difesa on.
Rognoni, da me interessato al problema, metterà a nostra disposizione. Avremo naturalmente bisogno anche di soldi: per
una lunga esperienza so che non solo gli Alpini ma tante altre persone ci stimano e ci vogliono bene, ci invieranno il
loro contributo: potrete farlo tramite la Vostra sezione o direttamente sul C.C. n. 44.000/00 intestato al Credito
Italiano - filiale di Milano - Piazza Cordusio, n. 2.
So che anche questa volta non mi deluderete: con un grazie anticipato Vi abbraccio tutti con l'affetto di sempre”.
L’iniziativa parte dalla nostra Sede Nazionale e saranno quindi coinvolti tutti gli Alpini, in Italia ed all’estero.
Riveste un altissimo significato morale e sociale e risponde pienamente ai sentimenti che animano il cuore e la volontà
di tutti noi. Significativa è anche la scelta della località la cittadina di Rossosch, a una trentina di chilometri dal
Don, dove aveva la propria sede il Comando del Corpo d'Armata Alpino nel 1942-43. Come Sezione risponderemo a questo
appello con tutto il nostro entusiasmo, come sempre. Tante persone, all’infuori della nostra organizzazione, ci
conoscono e ci apprezzano per quello che volontariamente facciamo. Ci aiutano anche, in tante maniere, non esclusa
qualche sovvenzione in denaro, quando affrontiamo impegni di grossa responsabilità. Non rifiutiamo anche questa
possibile forma di aiuto e nella lettera del Presidente Nazionale è indicato come effettuare questi interventi.
Storia, vicende, imprese di grandi unità e di reparti delle varie armi e specialità dell’Esercito e delle altre Forze Armate Italiane. Gli aspetti più significativi, i fatti noti e meno noti delle pagine di guerra che li videro protagonisti sui diversi fronti.
Vitaliano Peduzzi
LA DIVISIONE ALPINA "PUSTERIA"
Dall’Africa Orientale al fronte albanese
Questo libro non è soltanto la tradizionale narrazione delle vicende belliche di una Divisione alpina. L’Autore rispetta
la verità della cronaca, ne segue con ordine il filo, esamina in dettaglio le vicende della Pusteria sui cinque fronti
(Africa Orientale, fronte occidentale, Albania, Montenegro, Provenza) nei quali fu impiegata, ma vi aggiunge, come dev'essere,
una nota personale, con osservazioni e commenti spesso non privi di ironia. La narrazione dei fatti si accompagna qua e
là con il commento, che è nutrito di esperienza personale e di quella dei compagni d’arme. Per esempio, la campagna
d’Etiopia è presentata come realmente la sentì la grande maggioranza dei soldati che vi presero parte: la ricerca di un
posto per lavorare senza dover emigrare.
Uomo di vita intensa, partecipata alpino valoroso, brillante e gradevole scrittore, l’Autore non è un diligente
cronista, ma vive le vicende che espone.
Una parte notevole del libro è riservata alle “testimonianze”: fotografie, lettere, diari, racconti di alpini che
vissero in prima persona l’esperienza bellica della Pusteria. A questi ultimi viene dato un risalto particolare, tale da
offrire ai reduci la gioia (forse velata di una lieve malinconia) del ricordo, e a tutti la possibilità di conoscere dal
vero - senza retorica - vicende che, nel bene e nel male, rappresentano comunque per ogni uomo l’ora della verità.
VITALIANO PEDUZZI è nato a Milano nel 1909.
Laureato in giurisprudenza, autore di una ventina di libri, è stato ufficiale degli alpini nella seconda guerra mondiale
(quattro volte decorato al valore) e partigiano.
Consigliere nazionale del Partito Liberale Italiano del 1964 al 1976, segretario generale dell’istituto Ortopedico
Gaetano Pini di Milano per circa quarant’anni, è stato presidente della Banca del Monte di Milano dal 1973 al 1980.
Insignito di numerose onorificenze, è attualmente vicedirettore de “L'Alpino“, organo dell’Associazione Nazionale
Alpini.