NOTIZIE VARIE


Dicembre 1993

PROMOZIONI ONORIFICHE

Ai sensi della legge 8.8.80, n. 434, con Decreto Ministeriale é stato conferito - a titolo onorifico - il grado di MAGGIORE al Presidente Onorario della sezione grand. uff prof GIACOMO VALLOMY.
Al “Vecio” simpatico alpin valdostano le espressioni più cordiali ed affettuose di compiacimento delle penne nere della sezione e di “Fiamme Verdi”.
Con la stessa legge e con lo stesso Decreto Ministeriale (ci é giunta notizia solo da poco tempo) é stato conferito il grado di TENENTE COLONNELLO al Cap. Comm. maestro MARIO SALVADOR, già sindaco di Conegliano, - purtroppo deceduto diversi anni fa.


CAPRIOLI E CHIES RICONFERMATI
Le più calorose e sincere espressioni di compiacimento al dott. LEONARDO CAPRIOLI per la sua riconferma al vertice della nostra stimata associazione, (il quarto triennio consecutivo), e al nostro socio geom. LINO CHIES, anch’egli rieletto per la quarta volta a consigliere nazionale. A loro l’augurio di un buon lavoro e tante soddisfazioni.



Domenica 10 ottobre 1993, a Belluno, due commilitoni, classe 1926, della 72a compagnia del Btg. Tolmezzo, hanno commossamente riabbracciato, dopo ben 45 anni, il loro vice comandante, al tempo tenente, ora Generale Giuseppe Di Maggio. Nella foto vediamo da sinistra Marcello Venturin consigliere del Gruppo Santa Lucia di Piave, il Gen. Giuseppe Di Maggio e Francesco Salvador capogruppo onorario di Mareno di Piave.


L’orgogliosa e numerosa fameja Alpina BIANCO del Gruppo di Corbanese; da destra: Pietro, classe 1926, Btg. Tolmezzo; Cesare, classe 1924, Btg. Cadore; Antonio, classe 1897, ca. V.V. del Btg. Cadore; Felice, classe 1928, Art. Mont.; la mamma Caterina; Girolamo, classe 1937, Art. Mont.; Ermando, classe 1933, Btg. Feltre; Francesco, classe 1935, Btg. Cividale.


A Grenoble (Francia) incontro di due alpini: zio e nipote Antonio De Paoli, del Genio Alpini 5. Divisione Alpina Pusteria, decorato di tre croci di guerra: fronte occidentale, fronte greco-albanese e prigioniero di guerra(ha ricevuto un encomio solenne il i dicembre 1941) e il nipote Roberto, del Gruppo Belluno art. mont. Brigata Alpina “Julia”.


A Pieve di Cadore quarant'anni dopo!


Tanti, infatti, sono stati quelli dell’anniversario di ricostruzione del battaglione alpini “Pieve di Cadore”, che noi “veci’ abbiamo festeggiato Domenica 29 Agosto 1993.
Il “furiere onorario” Ten. Alfredo Molinari anche quest’anno ha invitato chi ebbe l’onore di portare la “nappina rossa del 7° a trovarsi lassù sul bel Cadore per trasmettere il loro attaccamento e la loro emozione ai giovani “figli” alle anni. Purtroppo, il lento ed inesorabile passare degli anni lascia il suo segno tra le nostre file. Speriamo che i nostri più giovani ci rimpiazzino. Grazie all’interessamento della segreteria centrale dell’Ass. Naz. Alpini ed alla comprensione e collaborazione delle autorità militari competenti tutto ha avuto regolare svolgimento. La partecipazione é stata notevole, animata ed ordinata; resa più viva dalla presenza della fanfara della Brigata CADORE, degli alpini in anni reduci da servizi prestati in Sicilia, e di numerose autorità civili e militari. Domenica mattina, riunione, alle 9,30 in piazza Tiziano a Pieve di Cadore, alpini e generali tutti lieti di rivedersi. Abbracci e pacche sulle spalle: particolarmente festeggiato ed emozionato il Gen. CA. Enrico Malpaga, comandante della “75a” Cp. partente per l’Albania nel Novembre del 1940.
S. Messa. celebrata con intimità dal nostro Don Sandro nella gremita chiesa arcipretale, messaci gentilmente a disposizione da mons. Saguì, suo ultimo gesto di simpatia verso di noi, prima di lasciare il suo importante incarico per raggiunti limiti d’età, onorando così anche i suoi due amati fratelli dispersi sul fronte russo.
Usciti sulla piazza, affollatasi nel frattempo, cerimonia dell’alzabandiera, onore alla bandiera del comune di Pieve di Cadore, decorata di MO. al V.M., deposizione di una corona in onore dei Caduti cadorini, poi con fanfara in testa corteo fino alla caserma “Calvi” a Tai. Qui altri”veci” aspettavano, altri abbracci ed anche baci. Inizio seconda parte della cerimonia: onori alle autorità, alle bandiere. Deposizione di una corona al cippo che ricorda i Caduti del ‘Btg. CADORE” fatta dai comandanti militari e da un rappresentante deì “veci”. Brevi e commossi saluti del comandante del 12 Btg. alpini Col. Ventura e del comandante del Btg. Pieve di Cadore, T. Col. Giacomini. Per noi ha risposto il Col. Chiarvetto, uno dei primi comandanti di compagnia del battaglione ricostruito, tenendo avvinta l’attenzione di tutti col suo breve e centrato discorso. Applausi per tutti. Onori di ritorno e rompete le righe. Alle 12.30 rancio speciale per tutti, ottimo come sempre e tutti soddisfatti.
Un vecio.