ANAGRAFE |
Dicembre 1994 |
• GRUPPO PARE'
Il nostro capogruppo cav. uff. Giovanni Zanella ha festeggiato le nozze d’oro.
Cinquant’anni di vita coniugale sono senz’altro un traguardo importante, segnato dal corso alternante della vita, ma non
un punto d’arrivo.
Altri giorni, altri anni aspetteranno il nostro Giovanni, in compagnia della paziente e preziosa (anche per noi alpini)
signora Anna.
Il consiglio direttivo delle penne nere si è stretto idealmente intorno ai coniugi nella lieta ricorrenza, e, facendosi
portavoce di tutti gli iscritti, rinnova i migliori auguri a Giovanni ed Anna, affinché possano trascorrere assieme e
all’interno della nostra associazione ancora lunghi giorni felici ed operosi.
Fiamme Verdi si associa alle felicitazioni ed agli auspici degli alpini di Parè.
• GRUPPO S. PIETRO DI FELETTO
Il socio DINO CESCHIN ha impalmato la signorina Danila: grande festa e brindisi a volontà. Il gruppo esprime agli sposi
i più cordiali auguri di una lunga e felice unione, nell’attesa di vedere presto il frutto del loro amore.
• GRUPPO DI CORBANESE
Grande festa in casa del socio arch. DARIO POL e gentile consorte Tania Da Rios, per l’arrivo della cicogna che ha
portato loro una bella stella alpina di nome Valentina.
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GRUPPO DI FONTIGO
Nastro rosa in casa del socio FABIO MARIOTTO, la sua cara sposa Paola ha dato alla luce la secondogenita, alla quale è
stato posto il nome di Anita.
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GRUPPO DI REFRONTOLO
Il consigliere ed ex vice capogruppo FEDELE FOLTRAN è diventato nonno di un bel alpinetto: Luca, che la figlia Cristina
e il genero Paolo Gamba gli han donato. Grande festa anche fra gli alpini del gruppo.
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GRUPPO DI S. MARIA
E S. MICHELE DI FELETTO
Grande gioia in casa del socio ALESSANDRO DA DALTO per il dono che gli ha fatto la sua sposa Giuseppina: un bel
“alpinetto” Andrea, anche per la felicità del nonno Toni consigliere e tesoriere del gruppo.
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GRUPPO DI SANTA LUCIA
Un fiocco azzurro è spuntato all’uscio della casa del socio RENZO SOSSAI. La sua cara consorte ha infatti dato alla luce
Marco, al quale il consiglio direttivo ha subito conferito la tessera onoraria di amico degli alpini.
Anche la casa del
socio FLAVIO MORAS e della sua amata sposa Renza è stata allietata dalla nascita di un bel pargoletto: Enrico. Il gruppo
rinnova le felicitazioni agli sposi ed augura ai bimbi ogni bene.
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GRUPPO CONEGLIANO-CITTA'
Canti di gioia e brindisi in casa del socio RENATO CAIS e della sua cara sposa Alberta, è nato il frutto del loro amore,
un bel “scarponcino”: Lorenzo; per la felicità dei nonni Antonino capogruppo e Maria.
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GRUPPO DI S. PIETRO DI FELETTO
Il vicecapogruppo JACK MIRAVAL e gentile consorte Paola, madrina del gruppo, annunciano la nascita della secondogenita
Manuela, per la felicità dei nonni Angelo e Maria.
Lieto evento anche in casa del socio ANTONIO BAREL, la sue cara sposa
Luciana gli ha regalato un bel “scarponcino” di nome Davide. Con l’augurio che domani il neonato possa far parte della
grande famiglia alpina, il gruppo porge i più cari auguri.
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GRUPPO DI SOLIGHETTO
Tre nascite hanno allietato altrettante famiglie di soci; riservando grande gioia; due “alpinetti” ed una “stellina”:
Federico figlio del socio STEFANO MARCUZZI;
Patrick figlio del socio PAOLO GALLON;
Federica nipote del socio Giovanni
Mazzero.
Tanta felicità anche per il socio Emilio Mazzero e gentile consorte per la nascite di due splendide “stelline”:
Serena Zannoni e Lara Tessari, figlie delle loro figlie. Ai nonni e ai genitori le felicitazioni del gruppo.
Alle famiglie felicitazioni da Fiamme Verdi
• GRUPPO CONEGLIANO CITTA'
Il gruppo ricorda con grande cordoglio la scomparsa dei seguenti soci:
RINO BOTTEGA di anni 63.
Prof. TULLIO DE ROSA di anni 70, già appartenente al Btg. “Cadore”. Tullio era un maestro dell’enologia italiana. Con la
stia morte l’enologia italiana perde uno dei suoi protagonisti. Egli fu libero docente in Enologia. Alcune sue
pubblicazioni sono diventate libro di testo all’università e nelle scuole con ordinamento speciale per la viticoltura e
l’enologia come quella di Conegliano.
UMBERTO COSTACURTA di anni 84, appartenente alla Brigata “Julia”
30 Art. Mont. Di lui ricordiamo la disponibilità, allegria e la bontà d’animo. Gli alpini del gruppo si sono stretti
assieme alla sua famiglia nell’ultimo abbraccio.
Le penne nere del gruppo desiderano ricordare un caro amico, improvvisamente scomparso: VINCENZO (CICI) GIUBILATO,
classe 1930. Cici oltre che consta del Corocastel era un grande amico degli alpini; non mancava mai alle adunate
nazionali e agli incontri importanti. Contenutamente gioviale, con il suo sorriso attirava simpatia. Uomo di poche
parole, ma di tanti fatti, Cici manifestava molta sensibilità ai problemi umanitari e sociali. Anche tra gli amici ha lasciato un
grande vuoto. Rinnoviamo alla cara consorte, ai figli e ai fratelli il nostro profondo cordoglio.
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GRUPPO DI CORBANESE
Il consigliere del gruppo
URBANO DALLE CRODE, classe 1936, ci ha lasciati improvvisamente, dopo aver offerto il suo valido e generoso contributo
nelle attività del gruppo e in quelle del paese.
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GRUPPO DI FALZE' DI PIAVE
Il gruppo annuncia la dipartita dei soci: PIETRO MULOTTO, classe 1916,
SANTE STELLA, classe
1913, della Divisione “Julia”.
Così si è espresso il capogruppo
Lionello Frare:
Caro Sante
permettimi che a nome di tutti
alpini, di darti un saluto prima della tua sepoltura.
Tu sei stato un vero alpino e la
vita non può essere che un esempio per tutti noi.
Nato nel ‘13, alla vigilia della grande guerra, hai vissuto la tua gioventù nella povertà, condizione
accomunava la quasi totalità dei
tuoi compagni, hai dovuto scegliere le ragioni della guerra quasi come un dovere di sopravvivenza. Ed
eccoti in Etiopia nei ‘36 e poi in
Spagna.
La seconda guerra mondiale ti ha
visto arruolato nel Val Cismon della gloriosa Divisione Julia, prima nei
campi di battaglia del Montenegro poi in quelli dell’ Unione Sovietica, lungo il corso del Don, là dove gli
Alpini italiani combatterono da
uomini e rimasero “invitti” per
affermazione degli stessi Russi.
Là, tu rimanesti prigioniero il 20
gennaio 1943, pochi giorni prima della caduta di Nikolajewka.
La tua prigionia nei campi di lavoro sovietici fu il fatto centrale della tua
vita e, principalmente di quella esperienza tu ci parlavi ogni qual volta ci
incontravi.
Condotto nelle piantagioni di cotone della lontanissima Mongolia, la
fame, nel senso più letterale del termine, era la padrona della vita di voi
prigionieri e soltanto la tua forte fibra, il tuo forte cuore che ti ha
sostenuto nella malattia anche in
questi ultimi anni, ti ha dato la possibilità di tornare in Patria e rendere testimonianza, assieme a Reginato e
pochi altri, a noi che siamo nati in
tempi migliori.
Gli alpini sono stati la tua seconda famiglia cui davi il tuo affetto ed il tuo tempo libero; e non poteva essere che
così, anche per portare avanti la memoria dei sacrifici tuoi e di tutti i tuoi commilitoni.
Sei stato uno dei soci fondatori del Gruppo di Falzè di Piave nel lontano 1956. Sei stato l’Alfiere del gruppo fino a
che ne avevi la forca; eri sempre primo nelle manifestazioni e portavi la presenza degli Alpini di Falzè alle cerimonie
dei gruppi confratelli, alle Adunate Nazionali, alla sepoltura degli alpini, anche dei gruppi limitrofi.
Non mi resta che rinnovarti a nome di tutti il mio grazie e ti prometto che faremo tesoro dei tuoi insegnamenti
nell’ambito del nostro gruppo.
Tu ora sei andato avanti, ad incontrare il Signore delle Cime, nelle braccia della Signora delle Nevi, nella pace di
quei luoghi; là continuerai a lavorare e pregare perché, col tempo, tutti noi possiamo incontrare quella pace che tu
oggi hai.
• GRUPPO MARENO DI PIAVE
Gli alpini marenesi annunciano la scomparsa dei seguenti loro soci:
DIONISIO LAZZAROTTO
ANTONIO FRANCESCHET
• GRUPPO DI S. PIETRO DI FELETTO
Vivo cordoglio ha destato nel gruppo l’improvvisa dipartita del socio OTTORINO CESCHIN. classe 1926. Partecipava con
operosità e disponibilità alla vita associativa. Negli anni che fu del CD. dimostrò pazienza e moderazione, nella
ricerca del costruttivo, bandendo i rancori.
Altro grave lutto ha colpito gli alpini: la scomparsa del socio PIETRO DE STEFANI, classe 1909, del 7° Reggimento
Alpini. Partecipava assiduamente all’attività del gruppo. Ai famigliari degli scomparsi il gruppo rinnova le più sentite
condoglianze.
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GRUPPO DI SANTA LUCIA
È “andato avanti” il socio
SEBASTIANO BONOTTO, classe 1931, dell’8° Reggimento, Battaglione “Tolmezzo”.
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GRUPPO DI SOLIGHETTO
Il gruppo rinnova il più profondo cordoglio soci: generale don AGOSTINO BALLIANA per la perdita del padre; BRUNO E LUCIO
ZAMBON per la scomparsa della signora Anna Maria, di anni 55, rispettivamente moglie e mamma.
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GRUPPO DI SERNAGLIA
Profondo cordoglio ha destato la scomparsa del socio ANGELO TONELLO, classe 1927, iscritto al Gruppo sino dalla
fondazione.
• GRUPPO M.O. PIETRO MASET
Le penne nere rinnovano al socio GABRIELE TONON le più sentite condoglianze per la perdita del caro papà Giovanni.
Le penne nere del gruppo ricordano la dipartita di due loro soci:
MARIO D’ARSIÈ
MARIO SARTOR
Alle loro consorti ancora affrante dal dolore il rinnovo delle più sentite condoglianze.
Ai familiari dei defunti il più profondo cordoglio delle PENNE NERE e degli amici della sezione.
È più facile giudicare l’ingegno di un uomo dalle sue domande che dalle sue risposte (Due De Levis)
Recentemente hanno concluso il loro lungo cammino terreno l’Alpino monsignor RAFFAELE PIVETTA, classe 1901; e l’amica suor FAUSTINA CESCON, nata nel 1907.
Mons. RAFFAELE PIVETTA aveva appartenuto all’8° Reggimento Alpini. Egli fu, per molti anni, il cappellano della nostra sezione. Ha vissuto una vita sacerdotale sempre caratterizzata da particolare signorilità ed affidabilità. Dopo diversi incarichi di prestigio è approdato anche, quale parroco, (dal 1962 al 1978) a Tezze di Piave, divenendo socio del Gruppo di Vazzola. Partecipava con fervore ed interessamento alla vita del Gruppo. Da due anni era ospite alla Casa di riposo del clero a S. Lucia di Piave. I funerali si sono svolti a Tezze di Piave, a cui hanno partecipato molti alpini con il vessillo sezionale. |
Suor FAUSTINA CESCON prestava il suo servizio di carità, da oltre 24 anni, a Sernaglia della Battaglia. La sua gioia era
stare con gli alpini, dei quali aveva una grande stima e un profondo affetto. Era dunque a consolare, ad aiutare, ad
asciugare una lacrima. Solo due desideri formulava ripetutamente: essere portata a spalle dagli alpini il giorno del suo
funerale; avere sulla bara solo un mazzo di fiori di campo, un fiore per ogni Alpino di Sernaglia. Questo suo desiderio
testimonia il profondo attaccamento alle penne nere. Sernaglia si è fermata commossa per dirle grazie. Gli alpini le hanno reso omaggio, mantenendo la promessa: i fiori di campo erano là belli e freschi, portati con lei sulle robuste spalle all’ultima dimora. E stata una reciproca simpatia vissuta, nella condivisione dei valori più autentici: gioia di vivere, attenzione agli altri, solidarietà premurosa e fattiva. |
GRUPPO DI MARENO DI PIAVE DON LORENZO DE NARDO nasce a Visnà il 1° novembre 1916. Studia nel seminario di Vittorio Veneto. E sacerdote dal 29 giugno 1938. Svolge ministero come cappellano in varie Parrocchie. E cappellano militare tra gli Alpini. - Tenente degli Alpini in Croazia. - E presso Fiume nel giorno dell’armistizio e ritorna a casa a piedi, tra i pericoli di soldati tedeschi. - E a Sarone come cappellano quando viene arrestato dai tedeschi, rinchiuso nel carcere di Udine, processato e condannato a morte. - Per interessamento del vescovo di Udine e della Santa Sede (Mons. Montini era sostituto alla Segreteria di Stato) viene graziato e la condanna tramutata in confino (a S. Maria di Feletto). - Dopo la liberazione è parroco e fonda la Parrocchia di Crevada - 7 anni - poi è parroco a Sarone e a Colfrancui per 18 anni. - Nel novembre 1981 è mansionario a Mareno fino alla morte il 26 settembre 1994. |
Gli alpini della sezione di Conegliano esprimono il loro profondo cordoglio ai familiari delle vittime dell’alluvione
del nord-ovest, e si sentono vicini, con l’affetto e la solidarietà, alle popolazioni così tragicamente colpite.
Auspicano che la ricostruzione avvenga con sollecitudine, con quel senso civico ed umano che caratterizzano gli uomini
di buona volontà e di grande generosità.
Alle penne nere e alla gente del Piemonte, in particolare a quelle di Asti, noi diciamo: “verremo il 20 e 21 maggio ad
abbracciarvi, e, per quanto possibile, ad alleviare, il triste ricordo della vostra sciagura e del vostro dolore".
Ho combattuto
la buona battaglia
ho terminato la mia corsa
ho conservato la fede (2 tim 4,7)