ASSEMBLEA DEI DELEGATI


Giugno 1994

Il giorno 6 marzo 1994, presso l’Auditorium di Casa Fenzi, si è riunita l’Assemblea dei Delegati per discutere e deliberare il nutrito ordine del giorno. Apre l’assemblea il socio Antonio Cais che dà lettura del verbale della riunione della Commissione Verifica Poteri dalla quale viene rilevato che il numero dei soci dell’anno 1993 è di n° 4650, quello degli amici n° 416 ed il numero dei Delegati presenti è di 189.
Vengono riconfermati alla C.V.P. gli alpini: Bernardi Claudio, Da Ruos Paolo, Gai Paolo, Maschietto Emilio e Cais Antonino.
L’Assemblea, su proposta, nomina quale presidente dell’Assemblea l’ing. Fiorenzo Carniel e quale segretario Claudio Lorenzet; mentre scrutatori vengono nominati Mirco Cadorin, Valerio Agnolet e Lucio Sossai.
Il Presidente dopo aver ringraziato l’Assemblea per la fiducia accordatagli passa la parola al presidente Luigino Basso per la sua relazione morale.

RELAZIONE DEL PRESIDENTE
Primo nostro dovere quest’oggi, dice il presidente, è ricordare gli amici alpini che quest’anno sono andati avanti quale testimonianza che del caro ricordo di questi conserviamo come veri esempi di spirito alpino.
Prima di dare inizio alla sua relazione, vera e propria, rivolge un pensiero al presidente onorario prof. Giacomo Vallomy per l’apporto morale e culturale che continua a dare alla sezione; un grazie particolare lo rivolge ai due vice-presidenti Nino Geronazzo e Battista Bozzoli che con profondo senso del dovere si sono impegnati a risolvere i continui problemi e farle da supporto fisico e morale.
Rivolge, inoltre, un grazie ai consiglieri uscenti, al consigliere nazionale Lino Chies per il suo prezioso contributo nel tenere i contatti con le sezioni limitrofe, ma soprattutto per il suo apporto operativo a livello nazionale; e si riferisce specificatamente per il suo impegno in Russia nella costruzione dell’asilo di Rossosch.
Un ringraziamento lo estende ai responsabili delle varie attività ed ai capigruppo: a quelli nuovi dà il benvenuto ed a quelli vecchi la sua stima per l’impegno con il quale hanno saputo svolgere il loro mandato: essi hanno lavorato in perfetta armonia di intenti ed unità di ideali al fine di servire l’associazione, infondendo l’immagine di un organismo vivo saldamente legato alle tradizioni passate, ma anche profondamente radicate nel presente.
Coglie infine l’occasione per rivolgere un pensiero agli alpini in armi impegnati in missioni di pace sia in Mozambico che in Albania e Somalia.
Inizia la sua relazione riportando il pensiero del direttivo sezionale e dati i notevoli avvenimenti ed il quanto mai nutrito ordine del giorno si sente costretto ad essere sintetico e riportare solo gli avvenimenti più significativi della vita associativa; questo anche perché la cronaca ditali avvenimenti è stata ampiamente riportata nel periodico “Fiamme Verdi”.
AVVENIMENTI E PARTECIPAZIONE
Il 28 marzo la sezione ha partecipato alla commemorazione del naufragio della “Galilea” con la partecipazione di varie autorità militari, civili e religiose, e di tanti, tanti alpini e cittadini.
Il 18 aprile a Milano si è tenuto il congresso dei presidenti di sezione nel corso del quale il presidente Caprioli ha illustrato lo stato di avanzamento dei lavori di Rossosch e la relativa situazione finanziaria, quanto mai lusinghiera per l’impegno di tutte le sezioni.
Il 30 maggio a Milano l’assemblea dei delegati per il rinnovo delle cariche sociali dove, con nostra grande soddisfazione, è stato riconfermato per altri tre anni a consigliere nazionale il nostro geom. Lino Chies.
Il 25 aprile, bella manifestazione sezionale a Rua di Feletto, dove il Gruppo di S. Pietro ha inaugurato la nuova sede; un plauso agli alpini di quel gruppo che hanno saputo realizzare in un edificio storico una sede funzionale ed efficiente.
Il 15 e 16 maggio a Bari c’erano tutti, se non quasi. Questa volta la sede della città che doveva ospitarci è stata un po’ insolita anche per le difficoltà logistiche soprattutto per il trasferimento. Il calore e la cordialità con cui Bari ci ha accolto ha ripagato ampiamente il sacrificio dei partecipanti. Un grazie particolare lo rivolge al Gruppo Pianzano che ha prestato la sua opera nel servizio d’ordine ed alla Fanfara Alpina che, come di consueto, è stata all’altezza della situazione.
Il 4 giugno nel Palazzo Sarcinelli è stato presentato il volume “La Madonna della Neve nelle mura di Conegliano” a cura di Silvano Armellin e Giorgio Fossaluzza.
Quel magnifico palazzo pieno di storia è stata splendida cornice di una riuscita manifestazione che ha visto la partecipazione di molte autorità e soprattutto di molti cittadini a riprova che l’obiettivo di un nostro impegno, diretto a valorizzare un sito della città, è stato capito ed apprezzato da quelli che oggi ne fruiscono.
Da parte sua, il presidente, si è sentito fiero di quel volume perché dimostra la nostra sensibilità, anche culturale, oltre che sociale e civile. Un plauso rivolge agli alpini della sezione che si sono impegnati nell’impresa, che estende al Gruppo Città nella sua disponibilità nel mantenere la chiesetta.
Il 6 giugno la 2agiornata della Protezione Civile. Tutti i Gruppi vi hanno aderito e grazie anche ad una efficiente organizzazione che aveva previsto un calendario dettagliato di interventi, la manifestazione ha avuto un coinvolgimento in tutta la sezione sensibilizzando i cittadini.
Il 27 giugno un gruppetto di alpini, in rappresentanza della sezione, si è trovato a Piancavallo per l’annuale raduno per commemorare quanti combatterono in quei luoghi.
La cerimonia è stata commovente perché ancora una volta, dai racconti dei superstiti, abbiamo potuto apprezzare di quale stoffa fossero fatti quegli uomini valorosi, ed in particolar modo il loro comandante “Maso”.
Il 18 luglio il Gruppo di Soligo si è raccolto nella stupenda località S. Gallo per il tradizionale raduno alpino, la sezione era rappresentata dal v. presidente Bozzoli. A conclusione della S. Messa il capogruppo Calderari ha ringraziato i convenuti e la Fanfara Alpina ha allietato la giornata.
Il 5 settembre si è tenuto il 22° raduno al Bosco delle Penne Mozze di Cison per onorare solennemente i Caduti di tutte le guerre. La giornata era quanto mai luminosa ed il clima che vi regnava era quello che tocca il cuore, ancor più perché forte della tristezza per la perdita del presidente Marino del Moro.
Il 22 settembre eravamo presenti alla caserma di Codroipo per i cambio del comandante.
Domenica 17 settembre, a Vazzola, è stata festeggiata solennemente l’inaugurazione della nuova sede. Poiché quella è la casa ed un punto di riferimento di tutti gli alpini, l’avvenimento è stato sentito dall’intera Sezione con largo coinvolgimento di tutta la cittadinanza. A conclusione della giornata sono stati premiati gli alpini partecipanti al torneo di bocce ed in particolare, ai vincitori, è stato consegnato da Mario Battistella il Trofeo in memoria del compianto padre comm. Alfredo Battistella.
Il 23 ottobre il presidente ha partecipato, con il c.n. Lino Chies, alla riunione del Triveneto indetto a Longarone ed in tale occasione son state buttate le basi per effettuare a Conegliano una Adunata Triveneta rientrante nel programma dei festeggiamenti per il 70° della Sezione che cadrà nel prossimo 1995. Lo stesso giorno nella chiesetta Madonna della Neve è stato ricordato con una S. Messa il 122° anniversario della fondazione delle Truppe Alpine.
Il 18 novembre nella sede del Gruppo di Mareno c’è stato l’incontro con la direttrice de “La nostra famiglia” in occasione del quale ci siamo impegnati di partecipare il 12 dicembre ad una S. Messa per festeggiare il 25° di vita di questa benemerita associazione.
Sempre alla Nostra Famiglia ci siamo incontrati anche per il tradizionale scambio di doni ed auguri.
Il 28 novembre a Bagnolo un folto gruppo di alpini si è stretto attorno alla Fanfara Alpina per esprimere a Giovanni Carlet, suo infaticabile presidente, ed al m° Zorgno tutta la stima e l’affetto che si meritano.
Il 4 dicembre gli alpini si sono dati appuntamento all’Eurorest per la tradizionale cena sezionale. È stata questa l’unica occasione nell’arco dell’anno per incontrarci con le autorità civili ed i rappresentanti dei vari Battaglioni e Brigate. Un grazie a tutti i gruppi che vi hanno partecipato dimostrando quel senso di fiducia e di stima che gli alpini devono avere nei comandanti delle nostre Brigate.
L’anno sociale si è chiuso il 23 gennaio con la bella e sentita manifestazione in ricordo di Nikolajewka che da 47 anni il Gruppo Solighetto, guidato da Antonio Possamai, tiene viva con grande senso della tradizione e della storia.

SEDE
La sede è la casa di tutti, il centro delle nostre attività e della nostra vita d’insieme.
Il presidente si è sentito molto orgoglioso di come è tenuta e poiché parlare di sede è come parlare di Giovanni Daccò, suo solerte ed attento responsabile, rivolge a lui un affettuoso abbraccio ed un particolare ringraziamento da parte di tutti gli alpini. Anche la Taverna è tenuta con grande cura da Mario De Marchi, ultimamente coadiuvato da altri collaboratori, a lui va il merito di aver saputo renderla accogliente e remunerativa, ed anche a lui vada il plauso di tutti i presenti.

SEGRETERIA
Tutti ce la invidiano; naturalmente il merito va a loro per la professionalità, l’impegno ed il grande affiatamento con i gruppi.

PROTEZIONE CIVILE E G.S.A.
Meritano un rilievo particolare; sono il fiore all’occhiello, per dirla con le parole del presidente Caprioli, della nostra associazione: una proposta nuova per essere sul sociale e per guardare avanti, per stare dalla parte dei giovani.
Si tratta di due attività impegnative da gestire ma che fuoriescono dalla nostra associazione, nobilitandola ed onorandola, verso un futuro più concreto e più vicino agli eventi. Esse si augurano che attraverso varie manifestazioni organizzate a livello di gruppo, possa sensibilizzare sempre di più i capigruppo ed i loro iscritti.
Il presidente ringrazia in particolare Stefano Stefani e Sandro Rui, Angelo Viezzer e Nicola Stefani responsabili delle due attività; dalle loro relazioni si potranno apprendere in dettaglio gli impegni del ‘93 e quelli dell’anno in corso.

FIAMME VERDI
Riferendosi a “Fiamme Verdi” il presidente afferma d’aver accennato prima che molti avvenimenti li avrebbe tralasciati perché riportati esaurientemente nella cronaca del periodico; esorta però che tutti si sentano impegnati nell’aiutare il bravo Brunello nella realizzazione di questo giornale, affinché esso sia la nostra vera voce, che ci tenga uniti in uno scambio proficuo di programmi.
Rivolge un caloroso invito a tutti gli alpini, in particolare ai capigruppo, nel fornire notizie e resoconti al responsabile del giornale, che ringrazia affettuosamente assieme ai suoi validi collaboratori.

IMPRESA DEGLI ALPINI IN TERRA RUSSA
La chiusura della sua relazione il presidente Basso l’ha lasciata nel ricordare l’impresa degli alpini italiani impegnati nella costruzione nella gara di solidarietà per la costruzione dell’asilo di Rossosch.
La nostra sezione ha fatto la sua parte alla grande, grazie ai molti volontari ed alle ditte offerenti. In particolare il nostro Sante Cietto rimasto a dirigere il cantiere per otto turni consecutivi.
Il presidente Basso invita il consigliere nazionale Chies. timoniere di questa edizione felicemente conclusa, a fare un po' di storia di questa operazione e quindi consegnare gli attestati che la sede nazionale ha predisposto quale riconoscimento a tutti i volontari del cantiere di Rossosch.
Il consigliere Chies, dopo aver portato il saluto del presidente Caprioli, ringrazia quanti gli sono stati vicino nella vicenda Rossosch, e non sono pochi, e che hanno creduto in questa avventura meravigliosa.
Ricorda alcune cifre: la sezione di Conegliano ha partecipato a ben 28 turni che, rapportato il numero in campo nazionale, ha contribuito come una sezione di 15.000 soci nonché con materiale e mezzi in
quantità superiore ad ogni aspettativa; basti pensare che delle 60 medaglie d’argento distribuite dalla sede nazionale ai più meritevoli ed alle ditte offerenti ben 29 sono andate nel territorio del coneglianese, È bene ricordare che Sante Cietto ha avuto un particolare omaggio personalmente da parte del presidente nazionale, che invito il presidente Basso a consegnarglielo affinché tutti voi sappiate la riconoscenza che gli viene attribuita: consiste in un orologio d’oro con bracciale pure d’oro e con sul retro la scritta: “OPERAZIONE SORRISO a Sante Cietto l’A.N.A. riconoscente”.
Così quell’operazione che sembrava e che è stata una strana avventura è finita, ed è finita bene.
Vengono ora consegnati gli attestati e la medaglia di bronzo appositamente coniata dalla sede nazionale a : Sante Cietto (capo cantiere per quasi 5 mesi), geom. Lino Chies (consigliere nazionale e componente della commissione tecnica) Luigi De Lucca di Ogliano, Antonio Cais e Giancarlo Zoppas di Conegliano Città, Giorgio Visentin di Godega, Giampaolo Di Biasio di Pieve di Soligo, Giovanni Mazzero di Solighetto. Antonio Fornasier e Valerio Montesel di Colfosco, Giovanni Zecchella, Giuseppe Armellin, Ezio Marchioni e Mario Da Lozzo di San Fior, Aldo Tomasella di S. Vendemiano.
Nella circostanza è stata espressa gratitudine ad aziende e gruppi che hanno fornito il loro apporto: la S. Benedetto di Scorzè, la Mareno Cucine di Mareno di Piave, la San Giuseppe di S. Giacomo di Veglia, la CMT dei fratelli Tomasella di Colle Umberto, Colomban della Permasteelisa ed il gruppo alpini di Ogliano.
Il presidente termina la sua relazione elencando le varie scadenze delle manifestazioni di gruppo, marcando segnatamente la scadenza del 70° della sezione al cui programma sta già lavorando il comitato organizzatore: programma che è stato accolto dalla grande maggioranza dei gruppi e che prevede l’adozione a distanza di bambini bisognosi, impresa di grande valore civile che nobilita il nostro impegno concreto nella realtà sociale.
Questa iniziativa ci richiama al programma alpino di duro lavoro sulla strada della solidarietà che oggi piti che mai deve essere di fondamento del nostro agire quotidiano.
Un caloroso applauso dei delegati ha salutato la chiusura della relazione presidenziale.

La parola passa al tesoriere G. Battista Bozzoli che legge ai convenuti il rendiconto finanziario 1993 e quello preventivo a cui ha fatto seguito la relazione del presidente il Collegio Sindacale letta da Gildo Trivellato.

Si è passati quindi alla proposta di modifica degli art. 5-13-15-23- 25-28-34 e 37 ed aggiunta degli artt. 38 e 39 del Regolamento Sezionale.
Il presidente dell’Assemblea dà lettura degli articoli sottolineando quali siano state le modifiche apportate, modifiche che l’assemblea approva all’unanimità.
Prima di passare agli altri punti dell’ordine del giorno viene ritenuto opportuno di sospendere gli interventi per dar modo ai delegati di votare per l’elezione del Presidente, elezioni che riconfermano alla presidenza l’enot. Luigino Basso con 146 voti su 189 disponibili.

FIAMME VERDI
Durante l’operazione di scrutinio il presidente dell’Assemblea ha passato la parola al direttore responsabile del periodico sezionale Renato Brunello.
Dalla lettura del rendiconto finanziario viene rilevato un aumento delle spese postali e tipografiche controbilanciate dall’aumento dell’entrate, auspicando una sempre costante presenza pubblicitaria che, se tale fosse nel futuro, il periodico verrebbe a costare un po’ meno.
Per quanto riguarda la direzione del giornale riferisce che la stessa è ancora in predicato in quanto non ha avuto ancora una risposta alla sua lettera di dimissioni; assicura altresì il suo interessamento sino alla stampa di questo numero.
Ringrazia i collaboratori: in particolare Steno Bellotto, Luigi Maretto anche per il suo prezioso interessamento nell’incrementare la pubblicità, Renzo Frusi, Sandro Rui e Michele Pila.
Esorta un maggior coinvolgimento dei soci e dei gruppi, sia per le notizie che per qualche critica.
Chiude rivolgendo un pensiero al direttore dell’Alpino, dott. Vita, deceduto lo scorso anno; persona degna d’essere un alpino, coerente e paziente; una persona che gli alpini dovrebbero porre su di un piedistallo per quanto ha fatto per il giornale nazionale.

GRUPPO SPORTIVO
Segue la relazione del G.S.A. da parte del responsabile Nicola Stefani il quale si scusa se, parlando a braccio come sua consuetudine, omette involontariamente di nominare qualche persona che ha collaborato con il G.S.
Di certo, comunque, nell’anno di attività del sodalizio sportivo, che vive in simbiosi con la sezione, una parte rilevante è dovuta a Michele Pilla che in realtà svolge tutte le funzioni e ad alcuni altri giovani che danno anima e corpo per mantenere alto il patrimonio realizzabile negli anni con il gruppo sportivo.
Questo patrimonio è costituito attualmente dalla sezione orientamento e dal Torneo di bocce.
L’orientamento ha dato grandi soddisfazioni ed appunto in vista del 70° è stata programmata una cartina di orientamento in Conegliano. A tal fine il G.S.A. ha bisogno dell’aiuto di tutti i gruppi ed in particolare di quelli che ruotano intorno a Conegliano.
Non fa dei bilanci, non dice che pochi partecipano all’attività, dice solo di aver bisogno della collaborazione dei gruppi affinché mandino ed avvisino i loro giovani che esiste anche il gruppo sportivo, il quale non si occupa solo di orientamento, ma anche di sci, di corsa e di moltissime altre attività.
Riferisce la soddisfazione avuta dal torneo di bocce e che quest’anno verrà disputato a Conegliano nei campi di gioco del Colnù, con  l’auspicio di una sempre più larga partecipazione a questa gara.
Non fa bilancio economico ma estende il ringraziamento alla Sezione che ogni anno dà una parte dei propri finanziamenti per poter sostenere la loro attività, sia pur non apparente, ma molto onerosa.

PROTEZIONE CIVILE
Il presidente dell’Assemblea passa ora la parola al segretario della protezione civile che così si esprime ai convenuti: “Non sono qui oggi per spiegare cos’è la protezione civile, credo che in questi anni tutti si siano fatti un’idea guardando la televisione, leggendo l’Alpino o Fiamme verdi o partecipando, come a molti di voi è successo, alla ricostruzione del Friuli, dell’Irpinia o della Valtellina e, anche se di vera protezione civile non si tratta, alla costruzione dell’asilo a Rossosch dove un gran numero di nostri volontari ha dato la sua adesione e portato la sua opera.
Credo invece sia doveroso nei confronti di tutti fare un bilancio di quello che è stato fatto dal nostro nucleo nell’anno passato ed informarvi di quello che faremo quest’anno.
Il primo maggio 1993 abbiamo fatto una prova teorico pratica presso la sede del gruppo di Bibano Godega, che qui voglio ringraziare per la meravigliosa ospitalità e per la cena offertaci, dove abbiamo operato alla ricerca di feriti nel territorio adiacente.
Il cinque settembre abbiamo dato, come ogni anno, il nostro contributo alla commemorazione dei caduti che si trovano al Bosco delle Penne Mozze allestendo un servizio di primo soccorso e dando una assistenza radio.
Il 24/25/26 settembre abbiamo aderito alla esercitazione promossa dalla sezione di Gorizia assieme a tutte le sezioni del triveneto che benché “il diluvio” l’abbia guastata ci ha permesso di valutare la tenuta delle nostre attrezzature ma soprattutto ha messo a dura prova i nostri volontari nell’operare in condizioni difficili.
Il 16/17 ottobre siamo intervenuti all’esercitazione denominata Giano 93 promossa dall’amministrazione comunale di Conegliano e organizzata dalla commissione comunale di protezione civile di cui noi facciamo parte in località Colnù.
Anche nel 1993 siamo riusciti con enormi sforzi a comprare un trenta zaini più l’indispensabile per continuare la nostra attività.
Quest’anno abbiamo in programma una o due esercitazioni con simulazioni di interventi preparate da noi dove valuteremo le nostre capacità operative presso gruppi A.N.A. della sezione per far così conoscere a tutti gli alpini come opera il nucleo di protezione civile sezionale. Un’esercitazione organizzata dal comitato di P.C. del comune di Conegliano in data e luogo da destinarsi.
Un’esercitazione organizzata da una sezione A.N.A. del triveneto assieme a tutti i volontari alpini.
Un corso specifico per soccorrere feriti gravi tenuto dai nostri medici e un corso di operatori radio.
Anche quest’anno monteremo presso il Bosco delle Penne Mozze la nostra tenda del pronto soccorso e daremo il nostro supporto radio.
Sempre quest’anno abbiamo, sperando di trovare i fondi necessari, in previsione di acquistare un’altra tenda, delle giacche impermeabili e del materiale specifico necessario alle nostre squadre.
L’autosufficienza in caso di calamità è prioritaria, non si può intervenire senza un minimo di attrezzatura adeguata, per questo chiediamo a quei gruppi che hanno disponibilità di tende e di materiale da cucina di essere così cortesi da metterceli a disposizione in caso di necessità finché non riusciremo ad- essere autosufficienti e ringrazia mo tutti quei gruppi che già hanno aderito a questa iniziativa.
Anche quest’anno e precisamente il cinque giugno è in programma. la Giornata della Protezione Civile voluta dal presidente Caprioli e, vista la buona partecipazione dell’anno scorso dove tutti i gruppi hanno aderito con varie iniziative, ci auguriamo anche con la nostra più incisiva collaborazione, di migliorare la qualità e in partecipazione quella dell’anno scorso.
Ricordo che il tema della Giornata della Protezione Civile per il 1994 è quello di piantare degli alberi soprattutto nelle zone dove potrebbero succedere degli smottamenti e invito tutti i gruppi ad attivarsi fin d’ora ad individuare le zone dove intervenire.
Termino con una considerazione.
Se la protezione civile, come dice Caprioli, è il fiore all’occhiello della nostra associazione e quindi va aiutata da tutti credo lo debba, in maniera più contenuta, esserlo la Protezione Civile Sezionale. non solo finanziariamente ma anche con la partecipazione di quei gruppi che per pigrizia o per altri motivi non hanno ancora aderito a questa nobile causa. E con questo ho finito e auguro buon lavoro a tutti.”

Viene determinata la quota associativa per il 1995.
Si decide di mantenere la quota di Lire 4.000 a favore della sezione, fatta salva la quota stabilita dalla sede nazionale.
Approvato all’unanimità.

Nomina di otto delegati all’Assemblea Nazionale.
Oltre al presidente Luigi Basso, di diritto, vengono nominati i seguenti alpini: Antonio Daminato, Marsilio Rusalen, Benedetto Fornasier, Ugo Frassinelli, Martino Bertuol, Giuseppe Cadorin, Andrea Rosolen, Pietro Bottega.

Interviene alla fine il presidente onorario prof. Giacomo Vallomy. Egli elogia i lavori di Rossosch; ricorda l’invito del presidente nazionale Caprioli ad essere uniti e saldi nei principi e negli ideali alpini.
Tutte le relazioni e i bilanci vengono approvati dall’assemblea all’unanimità.

Steno Bellotto

Dallo spoglio delle schede di votazione, per il rinnovo parziale del Consiglio Direttivo, risultano eletti: Renato Brunello; Gianni Dal Cin, Giuseppe De Nadai, Luigi Maretto, Luigi Grando e Giovanni Lot. Quindi le cariche sociali sono così distribuite:

PRESIDENTE ONORARIO: Prof. GIACOMO VALLOMY
PRESIDENTE: LUIGI BASSO
VICE PRESIDENTI: NINO GERONAZZO, ANTONIO DAMINATO, LUIGI ZACCARON
TESORIERE: BATTISTA BOZZOLI
SEGRETARIO: MIRKO CADORIN
CONSIGLIERI: SILVANO ARMELLIN, UMBERTO BORTOT, RENATO BRUNELLO, GIANNI DAL CIN, GIUSEPPE DE NADAI, LUIGI
GRANDO, GILBERTO LOSCHI, GIOVANNI LOT, LEANDRO MARCON, LUIGI MARETTO, PIERINO POLO, DOMENICO RUI, MARSILIO RUSALEN, ANGELO VIEZZER, GIULIANO ZANIN
SEGRETERIA: MICHELE PILLA, CLAUDIO LORENZET
FIAMME VERDI: RENATO BRUNELLO DIRETTORE STENO BELLOTTO, RENZO FRUSI, LUIGI MARETTO, PILLA MICHELE, SANDRO RUI, NICOLA STEFANI MEMBRI
SEDE E TAVERNA: GIOVANNI DACCO’, SANTE MARIO DE MARCHI
F.F.A.A.: NINO GERONAZZO
AUTORITÀ CITTADINE: ANTONIO DAMINATO, SILVANO ARMELLIN
BOSCO PENNE MOZZE: UMBERTO BORTOT, ANTONIO DAMINATO, MARSILIO RUSALEN
PROTEZIONE CIVILE: MARSILIO RUSALEN, SANDRO RUI
MADONNA DELLA NEVE: SILVANO ARMELLIN
CAPPELLANI: DON RAFFAELE LOT, DON DOMENICO
FANFARA ALPINA: LUIGI MARETTO
ALFIERI: MARIO LONGHINO, BRUNO DANIELI, LUIGI GRANDO, MARSILIO RUSALEN
CONSIGLIERE NAZIONALE: LINO CHIES
REVISORI CONTI: MASSIMO BATTISTUZZI, CARLO BREDA, GILDO TRIVELLATO
SUPPLENTI: PAOLO GAI, MIRKO DE NARDI
PROBIVIRI: FERDINANDO ANTONIAZZI, PAOLO DA RUOS, RAIMONDO PIAlA
GIUNTA DI SCRUTINIO: VALERIO BORTOLOTTO, P. GIUSEPPE CIPRIANI, BRUNO DANIELI, DINO FAVERO, ANTONIO OLIANA.