FELICE SIMPOSIO CON LE AUTORITA' |
Giugno 1994 |
Trovarci tra amici è sempre bello, ed è ancor più gratificante quando le circostanze ci permettono di consolidare un
rapporto cordiale già preesistente e di favorirne altri con persone incontrate per la prima volta.
Se poi queste condividono gli stessi ideali, è più facile rafforzare una certa correlazione, conciliando sentimenti,
aspirazioni in una reciprocità di diritti e doveri.
L’annuale simposio consolidato dalla sezione alpini di Conegliano ha avuto ed ha principalmente questo scopo. Se la vera
amicizia è una somma cosa, perché in essa brilla la forza dell’umanità, anche noi alpini dobbiamo farne tesoro, perché
tale sentimento è un serbatoio di grande energia che può sollevare il mondo ed illuminano di
amore.
In tal senso l’egoismo, l’arroganza, l’indifferenza vengono aborrite, mentre si esaltano i valori umani, che sono quelli
della solidarietà, della comprensione, del sostegno.
Al di là di un consuetudinario convinto, il trovarsi con persone che hanno delle responsabilità civili e militari è un
richiamo al dialogo, alla manifestazione dei problemi che ognuno di noi quotidianamente deve inevitabilmente affrontare,
in un contesto di vita oltremodo convulsa.
Tornando al nostro ultimo incontro conviviale prenatalizio, possiamo dire che è stato piacevolmente cordiale.
Graditi ospiti sono stati il sindaco alpino rag. Flavio Silvestrin; il generale Primo Gadia comandante della Brigata
Alpina “ Cadore”; il col. Fresia comandante il 7° Rgt. Alpini ”Feltre”; il col. Di Paolo comandante del 3° Rgt. Art.
Mont.; il ten. col. De Nardi del Btg. “Vicenza”; il ten. col. Cernoia della Brigata “Cadore”; il ten. col. Biasiol del
5° Comando operativo Territoriale; il cap. Geremia dell’Uff, vettov. 3° A.M.; il M.M.A. Marino Sbrizzai com.te Stazione
CC di Conegliano e interinale Com.te Compagnia; il M.M. Lopardi del 3° art. Mont.; l’amico in congedo gen. Mario
Siccardi; il vice presidente della sezione di Vittorio Veneto rag. Ennio Da Re; e naturalmente il nostro presidente
Luigi Basso con lo “staff” dirigenziale e i numerosi rappresentanti dei trenta gruppi.
Sono intervenuti per un breve scambio di auguri natalizi e per il nuovo anno, e di impegno, il presidente Basso, il
sindaco Silvestrin, il gen. Gadia e il col. Di Paolo.
Basso, a nome anche del presidente onorario prof. Giacomo Vallomy, ha esternato gli auguri di buone feste a tutti i
presenti, agli alpini assenti, sia a quelli in congedo, che a coloro che stanno servendo la Patria, e alla gente che ci
segue; affermando che la comunità ha trovato negli alpini un vero tesoro, per l’amicizia, per la disponibilità di
intervenire socialmente, con generosità e con spirito di servizio, senza protagonismo, ispirati da una loro naturale
vocazione.
Il presidente Basso ha assicurato il Sindaco della disponibilità della sezione ha collaborare al rifacimento di alcune
strutture del monumento ai Caduti logorate dal tempo.
Sarà una delle opere sociali poste in cantiere nel contesto delle manifestazioni, programmate per il prossimo anno, a
ricordo del 70° di fondazione della sezione stessa. Uno scrosciante applauso ha suggellato l’impegno.
Poi è intervenuto il Sindaco Silvestrin il quale, preso atto della promessa fatta dagli alpini, li ha ringraziati
sostenendo che le loro esemplari iniziative sono ormai fotone, e che essi sono custodi di quei valori tanto cercati in
questi tempi, valori morali, sociali e culturali, divenuti retaggio dell’A.N.A. Ha inoltre affermato che la Sezione
alpini coneglianese se non è la più vecchia, è certamente una delle prime associazioni sorte nella Città di Conegliano.
Il generale Gadia e il colonnello di Paolo si sono dichiarati felici dell’invito ricevuto, per loro è stato un grande
piacere tornare a Conegliano, in questa terra ospitale; tra gente cordiale, e simpatica dal temperamento gioioso ed
estroverso, dalla faccia “pulita” in un ambiente sereno e ridente. Il gen. Gadia ha auspicato che, nella nuova
ristrutturazione dell’Esercito, sopravvivono i Reggimenti Alpini, tra cui, appunto quello della “Cadore”.
Ha confessato che quando andrà in congedo si stabilità, con molta probabilità, nel simpatico e panoramico territorio
coneglianese. Ricordando la festa di S. Barbara, gli alti ufficiali hanno fatto gli auguri a tutti gli artiglieri.
Dopo un festoso evviva, ci siamo lasciati con un “felice arrivederci”.
Renato Brunello.