PROTEZIONE CIVILE |
Dicembre 1994 |
Queste erano le indicazioni date dalla Sede Nazionale per la terza giornata della protezione civile svoltasi il 5
giugno 1994. Un’indicazione piena di buoni propositi, gli alberi dovevano essere piantati soprattutto in zone impervie
per dare più solidità al terreno e per evitare catastrofi, ma non del tutto felice perché il periodo scelto, giugno, non
è il migliore per piantare alberi.
Ma senza polemizzare troppo e vista la buona riuscita dell’anno scorso la sezione ha dato mandato ai gruppi di attivarsi
per mettere in piedi delle iniziative che più si avvicinassero alle direttive nazionali. E così è stato! Centinaia di
Alpini si sono armati di pala e piccone per costruire un significativo momento di aggregazione e, con curiosità della
gente, far risaltare quei grandi valori che ci accomunano; il lavoro al servizio degli altri ed il rispetto per la
natura.
Tutti i gruppi sono stati visitati durante il lavoro da esponenti del consiglio sezionale che hanno potuto constatare
con grande soddisfazione la grande mole di lavoro svolto che è giusto qui ricordare:
CODOGNE': festa per gli scolari delle scuole elementari con messa a dimora di alcuni alberi.
MARENO: pulizia del giardino presso il cippo ai caduti e messa a dimora di alcune piante e alberi.
VAZZOLA: sistemazione delle aree verdi adiacenti ai due monumenti del paese.
BIBANO-GODEGA: ripristino dell'area verde e delle attrezzature del parco giochi del comune.
CORBANESE: pulizia del sentiero del Calvario.
BARBISANO: operazioni di costruzione della sede del gruppo e nel mese di ottobre messa a dimora di 300 alberi.
REFRONTOLO: pulizia dell’area verde comunale e messa a dimora di alcuni alberi.
S. PIETRO: pulizia dell’area verde adiacente al capitello e a ottobre messa a dimora di alcuni alberi.
CITTA': pulizia delle mura Carraresi con il coinvolgimento degli alunni delle scuole elementari.
SERNAGLIA: in collaborazione con l’amministrazione comunale e con la presenza dei bambini della scuola materna,
messa a dimora di alcuni alberi presso il cimitero.
SUSEGANA, COLFOSCO, S. LUCIA, PONTE D. PRIULA: messa a dimora di alcuni alberi e di una siepe presso la scuola
per disabili a Ponte della Priula
SAN FIOR: restauro della Chiesetta di S. Bernardino, una squadra a Lamosano per il restauro di un asilo.
PARE': sistemazione e manutenzione dell’ex scuola elementare di Crevada e messa a dimora di alcune piante.
OGLIANO: sistemazione dell'area ricreativa della frazione.
M.O. MASET: sistemazione del verde e messa a dimora presso la piccola comunità di Costa di alcune piante e
alberi.
SOLIGO: sistemazione e pulizia del verde lungo la strada delle Cavade
SOLIGHETTO: continuazione della costruzione della sede e messa a dimora di un albero.
S. MARIA: piantate trecento piante presso la casa di riposo comunale e operazioni di tinteggiatura dell’asilo.
PIEVE DI SOLIGO: nel mese di ottobre messa a dimora di alberi, mostra fotografica delle attività svolte.
ORSAGO: lavori di sistemazione della chiesetta di S. Antonio.
GAIARINE: pulizia del parco comunale e messa a dimora di alcune piante.
COLLALBRIGO: pulizia e ripristino del parcheggio adiacente al cimitero.
Sandro Rui
Caduta di un aereo nei pressi di Ogliano. Tema scelto, visto il grande passaggio di aerei
militari e non sopra il nostro territorio. L'esercitazione è stata di gran
lunga la meglio riuscita, nella quale abbiamo dato un'impronta rilevante, sia
con la nostra massiccia presenza (35 volontari) sia con la nostra collaudata
professionalità.
Ma all'interno del nostro percorso non ci siamo dimenticati delle esperienze di
lavoro fatte in Friuli, Valtellina, Irpinia. Ed abbiamo aderito con entusiasmo a
tutte le esercitazioni organizzate dalla Sezioni del Triveneto, molto meno
interessanti dal punto di vista qualitativo da quelle comunali, ma molto
importanti sotto il profilo della conoscenza, dello scambio di esperienze e
dell'amicizia e affiatamento sul lavoro.
Dai momenti di lavoro nelle esercitazioni di Tagliamento 91 (Latisana 20-21-22
settembre 91), Malcesine 92 (Malcesine 24-25-26 aprile 92), Sontium 93 (Gorizia
24-25-26 settembre 93), Pasubio 94 (Schio 17-18-19 giugno 94), dove, con pale,
carriole e picconi, abbiamo ripulito torrenti e giardini, abbiamo ripristinato
mura e sentieri alpini, abbiamo, col sudore ed un sorriso, creato sempre
un'atmosfera di entusiasmo che fino ad ora ci ha aiutato a proseguire.
Ma non ci siamo solo limitati a partecipare, dal 1990 abbiamo dato il nostro apporto alla
buona riuscita della manifestazione in ricordo degli alpini caduti, presso il
Bosco delle Penne Mozze, dando il nostro supporto sanitario e radio, abbiamo
organizzato delle piccole esercitazioni, come a Susegana, a Pieve di Soligo, a
Bibano, dei corsi di primo soccorso con più lezioni per tutti i volontari, ci
siamo ritrovati decine di volte per programmare, informare, partecipare, ma
soprattutto per imparare a conoscerci per poter intervenire nel migliore dei
modi in caso di calamità.
Questo
grande impregno ha dato i suoi frutti dal punto di vista della compattezza
dandoci la possibilità di mettere a frutto il nostro entusiasmo e il lavoro a
favore degli alluvionati del Piemonte e precisamente ad Asti
La prima squadra che ha prestato l’opera a Canelli - Asti; altri alpini della sezione stanno lavorando in quella
zona, ed altri ancora sono in attesa di offrire il loro manuale contributo.
E stata organizzata una raccolta di fondi: presso la sede sezionale o attraverso il versamento presso la Cassamarca spa
e presso la Banca Friuli-Credito Romagnolo.
Quindici volontari volonterosi (non è un gioco di parole i volontari capiranno) hanno partecipato nei giorni 17-18-19
Giugno 94 all’esercitazione triveneta di protezione civile organizzata dalla sezione di Vicenza denominate “PASUBJO 94”
sul monte Pasubio.
L’ esercitazione che consisteva nella costruzione di muretti a secco, nel ripristino di opere murarie e canali di scolo
ecc. si collocava in quella meravigliosa e colossale opera di ingegneria che è la strada delle 52 gallerie.
Tutti i volontari partecipanti hanno operato fra mille difficoltà per portare a termine i lavori ma hanno potuto anche
immergersi in un bellissimo ambiente dai tanti ricordi storici.
Insomma è stato più un duro lavoro che un’esercitazione vera e propria che è servita però ad allacciare nuove amicizie,
ad avere un interscambio di idee sul futuro della protezione civile, a fare nuovi programmi e con una stretta di mano
dirvi arrivederci all’anno prossimo per l’ennesima fatica.
Sandro Rui
Un gruppo di volontari della sezione
Un momento di pausa sul Monte Pasubio
Anche quest’anno, nell’ambito della specializzazione dei nostri volontari, si è tenuto un corso avanzato
di pronto soccorso presso la sede sezionale. Il corso diviso, in quattro serate a cui hanno partecipato venticinque
volontari, è servito a migliorare la pur buona preparazione dei nostri soccorritori e a dare delle nozioni molto più
specifiche dal punto di vista medico.
Un ringraziamento da parte della protezione civile sezionate va al dottor Ghiro e al dottor Mion che con la loro
disponibilità hanno permesso la buona riuscita del corso.