4 GIUGNO 1995 |
Giugno 1995 |
Il ricordo è ancora fresco, vivo. Sono passate soltanto
poche settimane dall'Adunata Triveneta delle penne nere e dal giuramento
solenne del 5° Scaglione ‘95 della Brigata Alpina Cadore, ma ancora tutti
ricordiamo quelle giornate di festa, con la città addobbata, le bandiere
tricolori, i chioschi vocianti, le ripetute esibizioni della Fanfara Alpina.
Poi la sfilata, lunga, gioiosa, con i coneglianesi lungo le strade a
tributare il loro saluto. Quindi la cerimonia solenne allo stadio comunale,
preparato a dovere e riempito in ogni ordine di posti; l'afflusso dei
reparti, gli onori a Labari, Bandiere, Vessilli e Gagliardetti; quindi il
forte, chiaro, urlato “LO GIURO” delle reclute e l'interminabile
applauso che lo ha accompagnato. E nel pomeriggio Conegliano è diventata un
presidio alpino facendo scattare la sua vocazione turistica con capannelli
di gente a passeggio per strade e quartieri, fino ad arrivare al castello,
ed ammirare le bellezze storiche della città.
Il 4 giugno 1995 rimarrà sicuramente nella memoria di molti e non solo per
le celebrazioni del 70° anniversario della costituzione della sezione degli
Alpini di Conegliano, la nostra sezione, e per il conferimento della
cittadinanza onoraria alla Brigata Alpina Cadore.
Perché è si stata una giornata di festa, ma è stata anche una giornata di
riflessione. I tagli alle spese dell’Esercito rischiano di far scomparire
proprio la Cadore e per questo Conegliano, tutta Conegliano, i 30 gruppi
sezionali si sono idealmente uniti all’appello lanciato da 170
parlamentari perché il Governo possa mantenere in vita questa gloriosa
Brigata che porta in sé anche quel mitico e onorato Settimo Reggimento
Alpini che vide i natali il 1 agosto 1887 proprio a Conegliano.
Uno sforzo grande quello che dovranno sostenere gli alpini per salvare la loro storia e le loro tradizioni. Gli alpini
hanno fiducia nelle istituzioni, e le istituzioni devono salvaguardare gli alpini.
Renato Brunello - Roberto Zava