70 ANNI DI VITA


Giugno 1995

I NOSTRI MULI SEMPRE PIU’ PROTAGONISTI

“Eccoli, finalmente, sono loro, arrivano, guarda: chiudono la sfilata”. Con passo imperiale, distinti e disinvolti, abituati a ricevere mille attenzioni specialmente ora che sono andati in pensione, sfilano per le dritte vie di Conegliano con aria da consumata attori dopo avere per anni patito i sentieri di montagna. E la gente li guarda con rispetto e con gioia, li applaude, i bambini fanno festa, i genitori si inerpicano a raccontare storie ed anneddoti.
E loro continuano a sfilare. Nerone, Leo, Iso, Iroso, Goro, Laio, Lucio, Gigio, Fonso e Molizza. Gli ultimi due sono giunti da Mareno di Piave, gli altri otto da Cappella Maggiore. L'anno scorso a Treviso erano stati rifiutati, loro che per anni ed anni aveva servito la patria fedeli alle mansioni assegnate, loro che avevano difeso le montagne dagli invasori portando addosso il peso delle armi e delle attrezzature. 
Ma la ferita di Treviso si era rimarginata in fretta perché il calore e la passione della gente avevano avuto più effetto di qualsiasi medicina. E quando c'è un'adunata tutti aspettano ansiosi, sperando sempre che siano presenti anche loro, sperando sempre di vederli. E chi ha una macchina fotografica non rinuncia a qualche scatto. Anche a Conegliano è andata cosi e quando la loro figura, scura, austera, è apparsa, tutti hanno applaudito a lungo, sicuri di aver assistito ad una sfilata vera ma, soprattutto, completa. E loro hanno recitato la parte dei personaggi, come sempre, come ormai sono abituati a fare in queste occasioni. Magari sorridono poco, ma quando ti guardano inducono subito alla simpatia. Alla fine De Luca ha riportato i suoi a Cappella Maggiore, Toni Dall'Anese a Mareno di Piave. Con la promessa che nessuno mancherà all'adunata nazionale di Udine del prossimo anno. Senza di loro, e poi proprio in Friuli che adunata sarebbe? Muli sempre, ma sempre protagonisti, oggi più di ieri.