L'ANNUALE INCONTRO DEL PIEVE DI CADORE |
Dicembre 1995 |
Il 27 agosto i “veci e meno veci” del glorioso Battaglione “Pieve di
Cadore”, con le loro vecie, figli e morose hanno risposto numerosi e fedeli
all’invito del loro “furiere onorario”, l’ormai troppo vetusto ten.
Alfredo Molinari.
Il bel Cadore si ammantò del suo più bel sole e dei suoi
più bei colori per ricevere noi, venuti dalle zone di reclutamento, due
torpedoni dall’Appennino modenese ed uno dalla terra di Romagna, nonché
molti, isolati ed a gruppetti, fin da Salerno, Roma, Abruzzo e Toscana.
Inoltre
l’affluenza maggiore dalle regioni venete circonvicine di Belluno, Vittorio
Veneto, Conegliano, Friuli, Treviso ed altri.
Certamente la notizia da tempo
circolante, che le supreme autorità statali avrebbero deciso di smantellare
il “Cadore” dall’organico delle nostre Forze Armate ha senz’altro
creato un triste orgasmo in tutti noi, da farci andare lassù per dimostrare
il nostro attaccamento alla “nappina rossa del 7° AlpinI” e di riflesso a
tutti nostri cari soldati della montagna.
Eravamo in tanti e, direi, molto
emozionati per il fatto di ritrovarci fra noi e col pensiero che potesse
essere l’ultimo nostro incontro, cosa che, dipendesse da noi, non avverrà
certamente. Già dal sabato avevano cominciato a circolare per Pieve di Cadore
visi noti ma non locali; domenica mattina Piazza Tiziano cominciò ben presto
ad affollarsi e gli organizzatori ebbero il loro piacevole daffare a fare gli
“onori di casa” ai numerosi generali e “veci” di tutti i gradi venuti
a portare la loro comprensione ed adesione alla nostra unica manifestazione.
Strette
di mano, abbracci, pacche sulle spalle e sguardi pieni di emozione, poi tutti
in silenzio nella chiesa arcipretale, messaci gentilmente a disposizione dal
mons. Marinello, per una sintetica e commossa S. Messa, celebrata dal nostra
amato cappellano militare Magg. Don Sandro, nel silenzio più profondo.
Usciti
nella piazza antistante, affollatissima, onori alla bandiera della città di
Pieve di Cadore, decorata di M.0. al V.M., poi deposizione di una corona ai
Caduti cadorini da parte delle autorità civili e militari; poi incolonnamento
con fanfara della brigata Cadore in testa e sfilata, fra due file di turisti,
fino alla caserma "P.F. Calvi", dove c'era già una folla di
familiari ad attendere e ad applaudire i loro cari.
Altri scambi di pacche, rapida sistemazione di tutti, guidati dalle
semplici indicazioni di uno "speaker", onori alle autorità civili e
militari, onori alle bandiere, deposizione di una corona al cippo che ricorda
i Caduti del Battaglione Cadore.
Hanno poi portato il loro grato saluto il
Gen. Gadia, comandante della
"Brig. Cadore", il Col. Zagonel, comandante del "12° Regg.
Alpini" ed il Magg. Giacobbi, comandante del "Btg. Pieve
di Cadore", con discorsi brevi e centrati. Per incarico ricevuto il
nostro Gen. Div. Zaro, comandante della Zona Mil. di Trieste ha portato il nostro
affettuoso ed augurale saluto con parole che ci hanno profondamente commosso.
A
completamente della cerimonia il presidente della Sezione A.N.A. Cadore Felice
Da Rin, fra l'approvazione generale, ha consegnato al Btg.
Pieve di Cadore il premio A.N.A. Cadore in riconoscimento degli
svariati meriti del Battaglione.
Onori di rientro e rompete le righe.
Ciacole e pacche, poi tutti, generali a "tre stelle" e alpini
a Il ottanta anni" seduti a tavola dove è stato apprezzatissimo l'ottimo
rancio speciale tipo antica festa del reggimento "Tubi col ragù" e
"spezzatino con patate" più cose varie. Oltre ottocento coperti con completa soddisfazione di tutti.
Alle
15.30 la "Calvi" era già tornata tranquilla e quasi ordinata.
Arrivederci all'anno prossimo... abbiate fede!!!
Alfredo, il "vecio" fedele