VITALIANO PEDUZZI |
Dicembre 1995 |
Caro Peduzzi,
preso attraverso la lettera che mi hai mandato e
l'editoriale pubblicato ne «L'Alpino» di settembre - contenuto che condivido
pienamente - che hai definitivamente lasciato la Direzione del mensile
nazionale.
Il compito direzionale - come scrivi tu - non è semplice, nè
facile, e… l'anagrafe «processo inapellabile» è la principale complice
del congedo. Ma siamo certi che
il tuo baldo, forte spirito ti accompagnerà sempre.
A nome personale, dei
miei collaboratori e di tutte le fiamme verdi coneglianesi, ti ringrazio di
cuore per quello che finora hai fatto e per quello che ancora potrai fare.
L’augurio
è che tu possa godere in mezzo a noi, nella salute e nella serenità
familiare. i restanti anni di vita che il Padre Eterno ti vorrà concedere;
speriamo generosamente.
A te, dunque, lunga e felice vita!
Al tuo
successore Cesare Di Dato e a tutti i suoi collaboratori - che non possono
fare sciopero -, il più sincero augurio di buon lavoro ed altrettanto
successo.
Con i più cordiali saluti alpini, un abbraccio.
Renato Brunello