LUIGI BASSO HA LASCIATO IL TESTIMONE A PAOLO GAI |
Giugno 1996 |
Il 3 marzo 1996, presso l'Auditorium Casa Fenzi, alle ore 9,00 si riunisce, in seconda convocazione, l'assemblea dei delegati.
1. Verifica
Poteri. Antonio Cais da lettura del verbale della riunione della Commissione
Verifica Poteri, svoltasi il 27/02/95, dalla quale si rileva che il numero dei
soci dell'anno 1995 è di n. 4863, e il numero dei delegati è di 195. Gli
amici iscritti sono 546. “Il giorno 27 febbraio 1996, presso la sede della
sezione A.N.A. di Conegliano, si riunisce la commissione verifica poteri.
Presenti Maschietto Emilio, Da Ruos Paolo, Cais Antonio e Bernardi Claudio.
Presiede la riunione Cais Antonio. Si procede alla verifica delle nomine dei
delegati, pervenute in segreteria dai Gruppi della Sezione.
L'esame dei
verbali delle Assemblee Ordinarie dei soci dei Gruppi, evidenziano quanto
segue: che la sezione conta di 4863 soci, pertanto i delegati in
rappresentanza sono 195, tutti i gruppi hanno presentato i nomi dei delegati.
Si decide che le schede per il voto possono essere ritirate sia singolarmente
sia da parte di un responsabile del gruppo.
La commissione
ha inoltre accertato che: la convocazione di questa assemblea è stata fatta
in rispetto delle norme dello Statuto dell'Associazione e del Regolamento
della Sezione.
Il numero dei
delegati ammessi e che costituiranno l'assemblea è di n° 195. Prende visione
della lista dei candidati proposta dai capigruppo e dal consiglio nella
riunione del giorno 22.2.96. Propongo quale presidente di codesta assemblea il
prof. Lamberto Pillonetto. Invito l'assemblea a confermare con una votazione
palese per alzata di mano.”
2. L'assemblea nomina in
Lamberto Pillonetto il presidente, e in Lorenzet Claudio il segretario. Nomina
quali scrutatori gli alpini: Gianni Lot, Aldo Stringher e Roberto Casagrande.
Il presidente dell'assemblea
invita al tavolo della presidenza il presidente Basso, il consigliere
nazionale Lino Chies e il presidente onorario prof. Giacomo Vallomy. Viene
osservato un minuto di silenzio in ricordo dei nostri amici di tutte le
sezioni passati avanti, un nome per tutti l'avv. Travaini, protagonista della
ricostruzione della sezione nel dopoguerra.
3. Si da per letto il verbale della precedente assemblea, già pubblicato sul giornale sezionale Fiamme Verdi, che viene approvato all'unanimità.
4. Relazione morale per l'anno
1995 a cura del presidente uscente Luigino Basso.
“Ringrazio il presidente
dell'assemblea, il sig. Presidente Vallomy, i sigg. delegati, capigruppo,
alpini. Voi sapete che oggi si conclude il mio mandato, proprio perché questa
sarà la mia ultima relazione morale, vorrei tralasciare la cronaca
dettagliata degli avvenimenti che hanno caratterizzato l'anno sezionale, del
resto ampiamente riportati nel nostro numero di Fiamme Verdi, per riservare un
po' di spazio a quanto ho deciso di dirvi nel momento dei saluti, ma prima di
tutto ricordiamo insieme con un minuto di raccoglimento, anche se l'abbiamo già
fatto, gli amici soci che nel corso dell'anno sono andati avanti. Tributiamo
così loro tutto il nostro affetto e la nostra gratitudine.
Se guardiamo nel giardino di casa nostra ossia se parliamo di quanto avvenuto nella sezione di Conegliano nel 95, non possiamo non ripensare alle varie manifestazioni in occasione del 70° anniversario, tutte ben riuscite grazie all'impegno e alla partecipazione di ogni alpino, dall'esercitazione della P.C. a Sernaglia alla cerimonia per ricordare il 68° di fondazione del gruppo di Ogliano, con la commemorazione della M.O. Pietro Maset, dalla prima prova nazionale di Orientamento organizzata a Conegliano dal GSA, alla presentazione del libro “Dieci Annidi vita alpina”, che da spazio e risalto anche alla nostra grande iniziativa umanitaria dell'adozione a distanza di 43 bambini, dalla Mostra storica delle Truppe Alpine, unica a carattere nazionale, all'operazione Monticano pulito, dall'adunata Triveneta con Giuramento solenne a quella sezionale organizzata a Mestre per l'offerta dell'olio alla lampada votiva che illumina l'icona della Madonna del Don, Senza dimenticare altri momenti solenni e comunitari quali l'adunata nazionale ad Asti, il 26° anniversario della fondazione del gruppo di Fontigo, il tradizionale saluto ai giovani de “La Nostra Famiglia” di Mareno, la cena sociale organizzata con cura dal gruppo di S. Lucia, la commemorazione a Solighetto in ricordo della Battaglia di Nikolajewka. Se poi allarghiamo lo sguardo a un più ampio orizzonte, i nostri alpini si sono distinti per entusiasmo e spirito di fraterna solidarietà in altre iniziative che l'associazione ha promosso a livello nazionale, per portare aiuto in tante situazioni di difficoltà vissute dall'Italia come le alluvioni piemontesi, i terremoti del Friuli e dell'Irpinia, e a livello internazionale, come quella della costruzione dell'asilo a Rossosch per eternare la memoria dei nostri caduti. Ringrazio tutti gli alpini per quello che hanno fatto in queste occasioni ognuno in base alle proprie forze e alla propria disponibilità e ognuno a seconda del suo incarico all'interno della sezione. Lavorare con Voi nei 5 anni del mio mandato è stato per me non solo un onore ma anche di gratificazione e di esempio poiché qui ho trovato uomini veri, capaci, solerti e dotati di grande spirito di corpo. E in particolare ringrazio le varie realtà sezionali che mi sono state vicino in questa avventura affascinante e impegnativa, che sono stati i miei 5 anni di presidenza qui a Conegliano. Ringrazio la P.C. e il gruppo sportivo che sono il fiore all'occhiello della nostra associazione, perché sono le proposte nuove per coinvolgere i giovani, Sentiremo direttamente dalle relazioni dei loro responsabili Rui e Stefani le attività svolte, i loro progetti e programmi futuri ricordo solo come la P.C. sia costante esempi o di sprone. in uomini e mezzi per essere sempre più efficienti che non bisogna disperde allargando l'attività ai gruppi con gare di orientamento che coinvolgano intere famiglie. Il Trofeo di Bocce che il Gruppo sportivo organizza con cura e competenza a livello sezionale infatti è un grande esempio di aggregazione. Ringrazio anche il gruppo di giovani, da Claudio a Mirko della segreteria che svolse un lavoro importante, lavoro di elaborazione e coordinamento, penso in particolare alla raccolta e composizione delle varie notizie relative ai gruppi per arrivare all'impaginazione del libro “10 Anni di Vita Alpina” e a tutte le attività che freneticamente ci hanno coinvolto in occasione del 70° anniversario. Certo che per dare continuità ai progetti, per un prossimo futuro, come ad esempio la predisposizione per la stampa del nostro giornale poiché farcelo in casa si risparmia parecchio, abbiamo bisogno di nuova linfa.
Un pensiero anche alla sede, che è la casa di tutti, la casa comune, per cui è dovere di tutti tenerla viva e renderla sempre più accogliente. A Giovanni Daccò, suo responsabile fino a qualche mese fa va tutto il mio affetto e la mia riconoscenza, come pure al solerte bravo taverniere Mario De Marchi e ai suoi collaboratori.
Sarà compito della nuova presidenza concordare con il gruppo città una gestione familiare in modo che ognuno in sede si senta sempre più come a casa sua. Sono certo che una soluzione adeguata e all'alpina sarà trovata perché a tutti il problema sta a cuore. Un pensiero a Fiamme Verdi il nostro giornale e a Renato Brunello suo direttore, un binomio indissolubile, io direi inossidabile, vi invito tutti a fare con me un applauso sincero e sentito a lui, al condirettore Roberto Zava e ai membri del comitato di redazione, per come hanno presentato i vari avvenimenti associativi di questo anno. Bravi!.
Il giornale è molto importante per la nostra vita associativa perché è un diario in cui vengono riportati tutti i nostri avvenimenti più significativi consegnandoli quindi alla storia. Sarebbe auspicabile e non mi stanco di ripeterlo che, per affiancare e aiutare i direttori responsabili, il comitato di redazione si allargasse coinvolgendo direttamente i gruppi. Vedete che in definitiva chiedo sempre la stessa cosa: aiutiamoci, partecipiamo tutti un po' di più alle realtà che tengono in piedi la sezione, non deleghiamo agli altri ma lavoriamo in prima persona, la sezione ha bisogno di tutti. In definitiva, posso dire con orgoglio e soddisfazione che il 95 è stato importante, del resto come tutti gli altri anni, perché ha dimostrato ancora una volta come la nostra associazione sia proiettata nel futuro e impegnata assiduamente in un'importante gara di solidarietà e senso umano e civile. Gli alpini oggi in Italia sono una realtà. Nei rapporti diretti con le varie amministrazioni locali in recuperi storici, e ne abbiamo parecchi, cito la Chiesetta della Madonna della Neve, con gli anziani e i disabili: La sezione quindi è in fase propositiva come ebbi a dire a Ogliano in occasione della cena dei capigruppo in onore della presenza gradita del nostra o presidente nazionale Caprioli. Non dimentichiamoci che essa ci ha dato un vicepresidente nazionale, mi riferisco a Lino Chies, un vicepresidente nazionale del GSA con prospettive di “carriera”, parlo dell'avv. Stefano Stefani e forse, me lo auguro, avremo lo speakerufficiale dell'associazione, il bravo sempre impegnato Nicola Stefani. Un primato inoltre lo abbiamo raccolto anche come medaglie di presenza per la costruzione dell'asilo a Rossosch. A tutti, da noi tutti, i nostri complimenti con un applauso più sincero un grazie che viene dal cuore.
Non vi nascondo che negli ultimi mesi in seno al direttivo ci sono state anche alcune incomprensioni e qualche polemica che non hanno favorito il dialogo aperto e sereno con i capigruppo, in un momento particolarmente delicato della vita associativa come è quello del cambio di guardia e mi dispiace che questo dialogo sia mancato perché credo che in una associazione come la nostra dove non ci sono posti da spartire, né sedie da conquistare, né tanto meno gruppi di potere, in questa associazione a carattere morale solo attraverso il dialogo franco e trasparente si può creare l'unità d'identità e collegialità di partecipazione necessarie nel momento della decisione sulla successione, così come richiesto prima di tutto dal buon senso oltre che dalle nostre regole associative. Confido comunque che anche in questa occasione sapremo trovare con lo spirito di corpo che ci contraddistingue l'unità nella continuità, nel solco della tradizione tracciata dai nostri veci.
Prima di concludere desidero ricordare i vicepresidenti, diretti collaborazioni con i
quali ho diviso parte degli impegni sezionali: Nino Geronazzo vicario, Nicola
Stefani, Battista Bozzoli. A loro il mio grazie di cuore e il mio affettuoso
abbraccio, hanno svolto un lavoro encomiabile sia di rappresentanza che di
programmazione. Il ruolo dei vicepresidenti in futuro dovrà avere più spazio
e importanza, perché la figura del presidente onnipresente sarà sempre meno
possibile, per l'enormità degli impegni e per la sempre minore disponibilità
di tempo. Si profila quindi sempre più per il futuro una gestione collegiale
della sezione con un presidente capace che serva da collante super partes
coadiuvato dai vicepresidenti e dal direttivo sempre più importanti e
rappresentativi e qui desidero parlare dei consiglieri che rappresentano i
capigruppo e hanno quindi un ruolo significativo in seno alla sezione. E'
proprio da questo serbatoio direttivo che arriva la nuova linfa dirigenziale
della nostra sezione. Sarà cura dei capigruppo candidare giovani volenterosi
elevandola culturalmente, migliorando l'immagine stessa della sezione. Sarà
proprio da questo vivere insieme, tutti per uno, uno per tutti, a stretto
contatto con i capigruppo che in prospettiva possiamo guardare avanti con
serenità. Ai capigruppo confermo tutta la mia stima e fiducia, ripetendo che
sono la struttura portante della nostra associazione, sempre in prima linea,
perché li conosco bene, in trincea. Vigilate apertamente che la politica non
entri nelle nostre fili, nei nostri ranghi. Tenete alta la penna simbolo della
nostra unità e della nostra amicizia.
Infine rivolgo il mio pensiero e saluto al nostro vecio prof. Vallomy, presidente onorario,
dicendo anche a nome di tutti che siamo onorati di averlo come punto di
riferimento di tutti noi. Lei ci gratifica e ci da lustro con la sua cultura,
con il suo dire, con il suo carisma. La chiamano la sezione di Vallomy, fuori,
ovunque. Noi ne siamo orgogliosi. Grazie per tutto quello che ha fatto,
professore, e continuerà a fare per noi. Gli alpini, creda, le vogliono bene
e l'abbracciano con tutto il loro affetto. Grazie!
Al nuovo presidente, mio successore, tutta la mia simpatia quale segno di stima e
fiducia nell'unità e continuità. Abbraccio affettuosamente tutti dai
collaboratori diretti ai consiglieri ai capigruppo ai responsabili vari a
tutti i livelli, a tutti gli alpini presenti, assenti ed in armi, sicuro di
aver voluto con questo mio esonero anticipato - non ho dato le dimissioni,
perché ritengo che un alpino non le dia mai sicuro, ripeto, di aver voluto
con questo mio esonero anticipato, creare le premesse per una salutare
rotazione che dia spazio anche ai giovani per inserirsi nella vita associativa
con quello spirito intelligente e innovativo che è la linfa vitale per
guardare sereni al futuro.
Io, naturalmente, non vado in pensione, la penna non me la toglie nessuno. Io,
naturalmente, non mollo, anzi continuerò a camminare con voi sulla strada
dell'amore e della solidarietà che è lunga e senza fine. Evviva l'Italia,
evviva gli alpini.”
L'intervento del consigliere nazionale Lino Chies: “Non era assolutamente previsto il mio intervento, ma mi rivolgo a Voi con molto piacere. L'occasione mi è gradita intanto per portarvi il saluto del nostro presidente nazionale che ieri ho incontrato a Belluno. Un sentito grazie per avermi dato la possibilità, sei anni fa, di poter partecipare al consiglio nazionale per un lungo periodo. lo sono stato da voi designato, ho avuto questa opportunità, questo onore, qualche volta si è trasformato anche in onore, ma comunque è una cosa che ho fatto molto volentieri e spero di aver assolto ai miei compiti . Ho sempre lavorato per tenere in alto il nome della nostra sezione, con l'aiuto di molti di voi penso di essere riuscito. Il presidente prima accennava al miglior intervento che abbiamo fatto ultimamente come associazione, quello dell'asilo di Rossosch. Desidero ringraziare quelli che hanno partecipato, e quelli che anche a casa hanno lavorato per questa iniziativa, perché non è vero che il merito sia soltanto di chi è andato in Russia, il merito è anche di chi è rimasto a casa a raccogliere del denaro, a darsi da fare per preparare il terreno per quelli che dovevano partire. Grazie a tutti. Io a maggio scado e penso che mi prenderò un po' di ferie, avrei il diritto di stare un po' tranquillo, e quindi non accetto nessuna carica. Ringrazio chi mi ha proposto, ma non ho intenzione di accettarla, anche per lasciare spazio ad altri che sono un po' più giovani di me e che hanno il diritto di farsi avanti. So che stiamo attraversando un attimo delicato, e mi riferisco alle votazione per la presidenza che tra poco si svolgeranno in quest'aula. lo desidero soltanto dirvi che qualsiasi sia il risultato, ognuno di noi dovrà sapere che il nuovo eletto è il presidente, sarà il presidente a tutti gli effetti. Ognuno di noi non ha votato contro un altro, ha votato a favore del nuovo presidente, non ha detto ho aperto una campagna elettorale contro chi perderà queste votazioni. Ognuno di noi avrà fatto le sue cose con coscienza e con scienza, e mettendo in atto tutte le sue capacità perché la sezione nostra abbia un personaggio che sia tale da poter fare degnamente il presidente. Vorrei richiamare i delegati alla dignità, a quella dignità per la quale molti degli alpini sono morti, la dignità con la quale abbiamo realizzato molte opere di carattere sociale, la stessa dignità con la quale portiamo il nostro cappello, baldanzosamente. Lo portiamo come la cosa più cara che abbiamo. Io vi chiedo, con la stessa dignità, con la stessa sincerità, votate il nuovo presidente, con tranquillità dando alla nostra sezione il miglior personaggio che sia possibile. Comunque che il vostro voto sia un voto sereno.”
Il Presidente onorario prof. Giacomo Vallomy: “Chiedo venia del ritardo con cui sono venuto all'assemblea. Non è un buon esempio che ho dato. Bisogna arrivare puntuali. Il defunto Travaini è stato mio compagno d'armi. Non me la sono sentita di parlare il giorno del funerale. Un oratore non deve far sfoggia di oratoria per un fratello. Un fratello bisogna rispettarlo con il silenzio e con le lacrime La partecipazione al lutto e alla cerimonia funebre della sezione è stata veramente commovente che ha dimostrato l'affetto e la stima di tutti. Mi riferisco alla dignitosa e delicata relazione del presidente. Bravo Basso, chiudi in bellezza, proprio per la panoramica e la sintesi della vita della sezione, per i sentimenti che hai espresso in questa tua chiusa della tua presidenza. Me ne compiaccio anche se potevi fare a meno dei complimenti che ha fatto al sottoscritto.
Grazie anche di quelli, mi servono come vitamina per tenermi su. Per quanto riguarda il dissidio momentaneo con il comm. Daccò, di cui siamo tutti amici, e del quale riconosciamo le benemerenze per il lavoro e per la dedizione data alla sezione. E' un invito generoso e bello che torni la massima concordia, la serenità, la fiducia reciproca. Oggi a Milano c'è una celebrazione per ricordare l'opera di questo sacerdote che per noi è stato il cappellano degli alpini in Russia. Per la patria noi dobbiamo vivere, per la patria dobbiamo sentire il bisogno della concordia, soprattutto nei momenti che viviamo.”
5. Relazione finanziaria 1995
e Bilancio di previsione per il 1996.
Battista Bozzoli prima di
iniziare ad esporre le cifre del rendiconto economico della sezione per l'anno
1995 e quello preventivo 1996, ha illustrato il bilancio consuntivo del 70°.
6. Relazione dei Revisori dei
Conti.
Trivellato Ermenegildo da
lettura della Relazione del collegio dei Revisori dei conti per l'esercizio
1995.
“Il Collegio dei Revisori
dei Conti, riunitosi a norma dell'articolo 17 del Regolamento sezionale, per
il controllo contabile di fine esercizio.
Dichiara: che il bilancio
predisposto dal Tesoriere corrisponde fedelmente ai movimenti contabili, che
tutte le voci in bilancio, sia in entrata che in uscita hanno la loro
corrispondente pezza giustificativa.
7. Elezione del presidente.
Il presidente dell'assemblea
da lettura delle comunicazioni giunte a suo tempo dal presidente della
conferenza dei capigruppo Frassinelli Ugo in quale rivolgendosi alla Giunta
Verifica Poteri dichiara: Con la presente mi è gradito informare che nelle
riunioni dei Capigruppo della Sezione tenutesi Martedì 30 e Giovedì 22
Febbraio, indetta con l'obiettivo primario di raccogliere le candidature da
sottoporre all'Assemblea dei Delegati della Sezione in programma per il 3
Marzo p.v., sono emerse le seguente candidature........ e segnala quella per
il presidente: Gai Paolo. Non essendoci interventi si procede alla votazione.
8. Relazione sul periodico
FIAMME VERDI da parte del direttore Renato Brunello.
“Come abbiamo potuto
constatare, nel 1995, il costo del giornale è abbastanza lievitato. Ciò è
stato dovuto al numero di giugno che è uscito con 40 pagine, a tre colori,
per riportare sufficientemente le celebrazioni del 70° di fondazione della
sezione. Per quest'anno i costi dovrebbero aggirarsi sui 14 milioni.
Nell'ambito di una
manifestazione straordinaria come è stato il 70°, che ha comportato un
impegno straordinario sia da parte della sezione che del comitato preposto,
Fiamme Verdi è uscito con una relazione singolare insolita eccezionale, sono
stati due numeri che hanno avuto consensi anche da altre sezioni e di soci
fuori dalla nostra sezione. Non abbiamo mai avuto numeri così ricchi in
passato. Auguriamoci che sia così anche in futuro, o quantomeno si possa
uscire con 28 pagine per ogni numero. Dipende particolarmente dai gruppi.
Faccio, quindi, appello agli alpini di buona volontà, affinché
contribuiscano all'arricchimento del nostro giornale.
Oggi i giornali alpini sono
molti, anche se alcuni un po' più ridotti, ma tutti utilissimi, se non
indispensabili, al fine di informare ed anche di formare il socio alpino.
Pertanto non mi stancherò mai ad invitarvi a darei una mano.
Ora in segreteria abbiamo due
computers; potremo risparmiare sulle bozze e sull'impaginazione. Mandateci in
tempo utile il materiale. Ricordare che anche “Fiamme Verdi” ha
contribuito a dar lustro alla nostra sezione. Continuiamo a farlo!”
9. Relazione sul G.S.A. a cura
di Nicola Stefani.
Cari amici sportivi,
Capigruppo, Consiglieri sezionali, e caro Presidente anche quest'anno è tempo
di consuntivi.
Quest'anno la nostra attività
è stata particolarmente intensa, soprattutto per la concomitanza delle
celebrazioni del 70' della nostra bella sezione. Infatti, oltre alla
partecipazione di alcuni nostri atleti all'80' Camp. Naz. di Sei del GSA
tenutosi a Forni di Sopra (UD), abbiamo vissuto sia pur indirettamente
l'entusiasmante clima sportivo dei Ca.S.T.A. 1995 (Camp. sciistici delle
truppe alpine) svoltisi a Vipiteno (BZ) con la partecipazione di atleti di
varie nazioni straniere e con atleti di levatura mondiale (R. Pramatton, P.
Zurbriggen, ecc.). Il nostro Stefano Stefani è stato il capo delegazione
della rappresentativ2t nazionale del G.S.A: che si presentava i fianco di
quella A.N.A.: per la prima volta in qualità di Settore giovanile dell'A.N.A.
stessa. Mandiamo i nostri giovani nelle truppe alpine, saremo sicuri che
finito il servizio militare torneranno senz’altro all'ANA. Questo ritengo
sia un teorema che tutti dobbiamo metterci in testa.
Ci sono state poi le staffette podistiche in memoria della M.0. MASET e poi anche per le celebrazioni della Madonna del Don con arrivo a Mestre, che hanno visto la partecipazione degli Alpini più forti della nostra sezione, anche se non era una gara. Per quanto riguarda invece la nostra attività sportiva principale, l’ORIENTEERING, oltre calla brillante partecipazione dei nostri atleti alle varie gare di calendario, abbiamo organizzato con grande successo la 2° prova del Trofeo Centri Storici a Conegliano e 1° prova nazionale per Orientisti GSA e ANA.
E' stata una gara molto apprezzata soprattutto dai non alpini che hanno partecipato molto numerosi. Inoltre abbiamo partecipato con ottimi risultati anche al 2° Criterium di Triathlon del GSA, il primo anno si era svolto ad Albarella con le prove di nuoto, mountan-bike e corsa, quest'anno si è svolta al Nevegal con la prova di orienteering, mountan-bike e corsa campestre: noi abbiamo ottenuto un 1°, un 2° e due 3° posti, un risultato notevole considerando che la gara è a carattere interregionale, è il chriterium del comitato nord-orientale che comprende Veneto, Friuli e Trentino. Non siamo riusciti a portare a casa il Trofeo. Anche lo scorso anno l'abbiamo mancato per un pelo. Insomma, abbiamo davvero lavorato con soddisfazione!
Anche il trofeo di bocce, che
omai è una consuetudine, fatto in occasione di una festa sezione per abbinare
un momento sportivo con il momento commemorativo e di comunione e di festa.
Quest’anno è stato fatto a Fontigo con ottimi risultati e con grande
partecipazione.
Cerchiamo di metterci un po'
più di pepe. Andiamo un po' più agguerriti, cerchiamo di goderlo come
momento significativo della nostra sezione.
Per il 1996 però ci
aspettiamo da tutti Voi una maggiore partecipazione e solidarietà, dati i
nuovi impegni che ci attendono.
Il nostro impegno infatti è
quello di dare la possibilità ad ogni alpino della sezione di sentirsi tale
anche nello sport. cioè gareggiare da alpino a nome del GSA e soprattutto di
poter coinvolgere i propri figli, facendo loro conoscere ed apprezzare i
valori che ci tengono uniti e che vengono sicuramente prima di ogni festa
alpina: la solidarietà, la lealtà, la fratellanza, insomma l'Alpinità
attraverso la sana pratica sportiva, la conoscenza della montagna, delle
nostre truppe alpine e della nostra grande famiglia che è l'ANA. Per il 1996,
oltre al 9' Camp. naz. di Sci del GSA, già svolto in Val d'Aosta, avremo le
varie gare di Orienteering, la gara da noi organizzata a Conegliano, al 3'
Criterium di Triathlon del GSA nelle Valli del Natisone, che quest'anno sarà
a carattere nazionale e all'ormai conosciuto e ambito Trofeo sezionale di
bocce.
Ringrazio il gruppo di San
Vendemiano che per quanto riguarda il Gruppo Sportivo Alpini ha sempre fornito
atleti e atlete di notevole levatura.
Abbiamo organizzato, come
presidente del comitato zonale nord-orientale e consigliere nazionale, ho
avuto modo di concordare con il 4' Corpo d'Armata alpino la possibilità di
far fare ai nostri giovani dai 17 ai 22 anni una settimana di affiancamento
con gli alpini della Brigata Julia durante le escursioni estive.
E'un'occasione da non perdere.
Ho scritto anche su Fiamme
Verdi, però vorrei approfittarne questa mattina. Siamo noi dell'ANA che
dovremo farci carico della sensibilizzazione dei nostri giovani perché vadano
nelle Truppe Alpine, se vogliamo un domani raccogliere dei frutti per la
nostra associazione.
Questa è una bellissima
occasione. C'è la possibilità di organizzare tante altre cose con i reparti
militari: mi è stata prospettata la possibilità di organizzare una
conferenza sul servizio Meteomont, in pratica sulle condizione dello stato del
manto nevoso, che viene fatto ogni giorno,
possibilità di organizzare la visita e la visione di una scuola di tiro
dell'artiglieria della montagna, sempre con lo spirito di portare i nostri
giovani. Prima che facciano la visita di leva diciamoglielo che cosa sono gli
alpini e chi cosa fanno. Il 13 aprile finirò di
raccogliere le iscrizioni per questo campo estivo con la Julia.
10. Protezione Civile, relazione Sandro Rui.
Sono passati sei anni da
quando il nucleo di protezione civile sezionale ha mosso i primi passi. Anni
che sono stati caratterizzati da un'alta qualità tecnico-operativa e anche da
qualche momento di calo emozionale che, però con il passare del tempo, si è
trasformato in fiducia ed entusiasmo. Possiamo dire che in tutte le attività
di volontariato, la partenza è sempre salutata con grande entusiasmo per i
valori che la caratterizzano per poi, con il passare del tempo, andare
incontro a un calo prevedibile di tensione legato ad aspettative e ragioni che
non sto qui a spiegare. L'anno scorso nell'ambito dei festeggiamenti del 70°,
il 12 marzo a Sernaglia abbiamo inventato un'esercitazione dove abbiamo
simulato un'emergenza alluvione. Ritengo che la qualità e la partecipazione
all'iniziativa sia difficile da eguagliare, ma questa è la strada da percorre
per farei conoscere e far vedere alla gente che se succedesse una catastrofe
siamo in grado di intervenire sapendo cosa fare, come abbiamo fatto in
Piemonte.
L'associazione nazionale alpini è stata decorata di medaglia d'oro al valor civile per l'intervento in Piemonte, l'unica associazione intervenuta in Piemonte. li 17/18/19 marzo siamo intervenuti all'esercitazione triveneta a Pordenone, dove abbiamo ripristinato una area e una casa da rovi e sterpaglie.
L'ultimo domenica di maggio,
assieme ai gruppi sezionali, nell'ambito della giornata della protezione
civile, abbiamo pulito e bonificato un tratto cittadino del fiume Monticano.
E' stato un ottimo lavoro, la stampa e l'opinione pubblica ne sono state
favorevolmente attratte, non solo per la quantità ma per la qualità del
lavoro.
Come ogni anno la prima
domenica di settembre, abbiamo dato il nostro contributo alla buona riuscita
della commemorazione di caduti al Bosco delle Penne Mozze, allestendo un
servizio di pronto soccorso. Abbiamo collaborato con il gruppo sportivo
durante l'annuale gara di orienteering dando un supporto logistico e
un'assistenza radio.
Quest'anno aderiremo alla esercitazione triveneta che sarà organizzato dalla sezione di sui Colli Euganei nel mese di settembre. Abbiamo in programma due esercitazioni, con la collaborazione di due gruppi sezionali, come abbiamo fatto in passato. Faremo un gemellaggio con il nucleo di protezione civile della Val di Stava in Trentino. Continueremo con l’organizzare i corsi di perfezionamento per i volontari. Abbiamo già collaborato con il gruppo sportivo nella manifestazione di Sernaglia.
La prima settimana di settembre saremmo al Bosco delle Penne Mozze con la tenda del pronto soccorso. Siamo riusciti a terminare la nostra sede magazzino, allocata presso la ex caserma San Marco. E' per noi un momento importante perché ci da la possibilità di essere operativi nel minor tempo possibile.
Da questo palco vorrei ringraziare tutti i volontari che hanno lavorato e tutti gli alpini che hanno contribuito attraverso la donazione del materiale che ci ha permesso con un minimo di spesa di ristrutturare il locale. Vorrei dire a tutti quelli che ci accusano di non usufruire più della sede sezionale, di tranquillizzarsi, perché continueremo sia ad usare la stanza assegnata, sia a tenere in sede tutte le riunioni programmatiche.
C'è un'altra iniziativa che ho lasciato volutamente per ultima, la giornata della protezione civile, fissata per il 9 giugno ha come tema della prevenzione sul territorio. Invito tutti i gruppi ad attivarsi fin d'ora per individuare le zone dove intervenire per discuterne in una prossima riunione dei capigruppo.
Termino non solo con appello di aderire al nucleo di protezione civile sezionale che resta sempre valido ma nome i tutti i volontari vorrei ringraziare il presidente uscente per la simpatia che ha sempre avuto nei nostri confronti e fare gli auguri al nuovo presidente che uscirà da questa assemblea.
Il presidente dell'assemblea da lettura risultati della votazione per la carica di
presidente sezionale: Aventi diritto al voto:195. Votanti: 195. Quorum dei
2/3: 130. Gai Paolo voti 128, Geronazzo Nino 66. Schede bianche: 1.
Il presidente
propone a questo punto, visto il ritiro della candidatura di Nino Geronazzo,
di votare palesemente il nuovo presidente nella persona di Gai Paolo, che
viene acclamato all’unanimità dall’assemblea. Invita quindi il nuovo
presidente a prendere posto al tavolo della presidenza con gli auguri di tutti
gli alpini.
L'intervento del neo eletto presidente Gai Paolo: “Due parole sole, non sono un oratore, sono per fare, creare, stare insieme. Stare insieme vuol dire lavorare con tranquillità e sincerità. Ringrazio tutti quelli che mi hanno dato la fiducia, però ringrazio anche gli altri che mi hanno accettato. Ringrazio di nuovo Nino Geronazzo. Io farò il possibile, però dobbiamo farlo insieme.
Stare insieme vuol dire fare tutto insieme e portare avanti le cose bene con i vice presidenti, con il consiglio, con i capigruppo e con gli alpini. Ogni suggerimento costruttivo sarà sempre valido. Io porto il cuore da alpino e quello che ho in cuore ho in bocca. Se qualche volta potrò sbagliarmi anch'io, sarò sempre contento di essere corretto.
Mi auguro la collaborazione della protezione civile, del GSA e del giornale. In tutti facciamo tutto e andremo avanti sempre perché la sezione di Conegliano è sempre stata tra le prime e i miei predecessori l'hanno portata avanti bene. lo mi auguro di continuare e di lavorare bene insieme. Datemi una mano. Io farò di tutto per andare Avanti collaborando. Grazie”.
11. Determinazione della quota associativa per il 1996.
Il consiglio non ha deliberato alcuna variazione rispetto allo scorso anno. Si decide di
mantenere la quota di Lire 4.000 a favore della sezione, fatta salva la quota
stabilita dalla sede nazionale. Approvato all'unanimità.
12. Nomina di 10 delegati all'Assemblea Nazionale.
Oltre al presidente Paolo Gai, di diritto, vengono nominati i seguenti alpini: Danieli
Bruno, Nicola Stefani, Collodet Giuseppe, Fornasier Benedetto, Camerotto
Luciano, Da Col Mauro, Luca Mario, Tomasin Fiorenzo, Soldan Giacinto.
L'assemblea conferma all'unanimità.
13. Discussione ed approvazione delle relazioni.
Raimondo Piaia: La sezione ha adottato una quarantina di ragazzi. Sarebbe bene che la sezione coordinasse un
momento di unità per i contatti diretti con i luoghi dove noi abbiamo
adottato i ragazzi. Questo non toglie che ogni gruppo possa compiere delle
azioni libere.
Adesso abbiamo fatto l'atto di mandarlo a scuola, ma si potrebbe giungere anche portalo qui da noi. La mia
proposta è questa: che la sezione si interessi per coordinare questo atto di
generosità che abbiano compiuto.
Battista Bozzoli: Il mio intervento si ricollega alla relazione morale. Vorrei fare una riflessione e una considerazione insieme. Secondo me ciò che costituisce un associazione è la sua storia, ciò che identifica la nostra associazione è il rispetto della sua storia, ciò che qualifica tutti noi come associazione è il ricordo della nostra storia. Con le radici ben piantate sulla nostra storia, pertanto, guardiamo con serenità il futuro, memori di ciò che ci dice tra l'altro la preghiera dell'alpino: “... che proteggi le nostre mamme, le nostre spose, i nostri figli e fratelli lontani, e ci aiuti ad essere degni della gloria dei nostri avi”. E allora l'esortazione e la preghiera: che il Signore ci aiuti ad essere veramente degni di tutto questo.
Nicola Stefani: Mi rivolgo alla nuova presidenza e al consiglio che scaturirà da questa assemblea. Durante l'ultima riunione dei presidenti delle sezione del triveneto a Verona è stato siglato un documento nel quale si chiede che ogni sezione in occasione dell'adunata nazionale di Udine anziché i soliti striscioni sfili con striscioni inneggianti all'opposizione da parte dell'ANA alla riduzione delle truppe alpine e in particolare l'opposizione ad un unico servizio volontario militare. La leva deve essere fatta sulla base della circoscrizione.
Lino Chies: non dobbiamo farci
eccessive illusione. In Italia con la ristrutturazione da 24 le brigate
diventeranno 13. Noi ne abbiamo 4, è già molto se restiamo con 3. Sappiamo
di non poter avere eccessive pretese. Sappiamo soprattutto una volontà
politica che degli alpini proprio se ne frega altamente. Le truppe
meccanizzate creano posti di lavoro, gli alpini non hanno bisogno di
industrie, che producano carri armati, navi, aerei. Non dobbiamo trascurare il
problema dei volontari. E' probabile che anche nelle truppe alpine venga
inserito un battaglione di volontari. Non ci sono i soldi per fare le
esercitazioni, ma ci sono i soldi per mandare gli alpini in Sicilia. Dobbiamo
farci sentire, dobbiamo far vedere qual'è la nostra realtà, perché quando
succede qualcosa, Friuli, Vajont, Irpinia, ultimamente in Piemonte, diciamo
pure in Sicilia e in Mozambico vanno gli alpini, e soprattutto dove c'è
volontariato ci sono solo e sempre ed esclusivamente gli alpini. Negli
striscioni che andremo a fare dovremo rimarcare quello che riusciamo a fare
sia sotto il servizio militare che attraverso la nostra associazione. Non
dobbiamo assolutamente vergognarci di dire e ribattere che le nostre squadre
di volontari dell'associazione nazionale alpini sono le migliori d'Italia. Se
non lo dicono gli altri dobbiamo dirlo noi. A Udine avremo un'occasione unica.
L'associazione è stata decorata di medaglia d'oro per l'intervento fatto in
Piemonte e non è un riconoscimento da poco.
Lo stesso riconoscimento è
stato dato in occasione del terremoto in Friuli. E'I'unica associazione
decorata di medaglia d'oro al valor civile. A Udine a tutti i volontari verrà
data una benemerenza. Pertanto gli striscioni dovranno rimarcare quello che
abbiamo sempre fatto e quella che è sempre stata politica.
L'assemblea delega il consiglio a prendere le opportune decisioni per quanto riguarda le diciture da inserire negli striscioni per l'adunata di Udine.
Si procede all'approvazione
delle relazioni:
Relazione morale: approvata
all'unanimità.
Relazione finanziaria e di
previsione: approvata all'unanimità.
Relazione dei revisori dei
conti: approvata all'unanimità.
Relazione su Fiamme Verdi:
approvata all'unanimità.
Relazione sul GSA: approvata
all'unanimità.
Relazione sulla Protezione
Civile: approvata all'unanimità.
14. Si procede alla votazione per l'elezione di 7 consiglieri scaduti, nonché di 3 membri della Giunta di Scrutinio, dei 3 membri dei Probiviri, dei 5 membri dei Revisori dei conti, dei 5 membri della Commissione Verifica Poteri.
Risultano eletti:
Collegio dei Revisori dei
conti: Massimo Battistuzzi, Gildo Trivellato, Carlo Breda, Mirko De Nardi,
Daminato Antonio; Collegio dei Probiviri: Ferdinando Antoniazzi, Paolo Da
Ruos, Raimondo Piaia;
Giunta di Scrutinio:
Valerio Bortolotto, Bruno Danieli, Antonio Oliana, Guido Martin, Giovanni Carlet.
Commissione Verifica Poteri: Claudio Bernardi, Antonio Cais, Paolo Da Ruos, Emilio Maschietto, Franco Zanardo. Attraverso scrutinio segreto si procede alla votazione per l'elezione di n. 7 consiglieri.
15. Proclamazione del Presidente. Il presidente è già stato proclamato nel corso dell'Assemblea nella persona del signor Gai Paolo.
L'assemblea è sciolta alle
ore 11,45, il presidente dell'assemblea provvede ad informare la sede
nazionale dell'avvenuta elezione del nuovo presidente, convoca il primo
consiglio per il giorno 12 marzo, mentre lo spoglio delle schede votate per
l'elezione dei consiglieri prosegue in sede sezionale.
Aventi diritto 195, Votanti
195, Schede valide 195.
Sono stati eletti alla carica di consigliere: Armellin Silvano, Bertuol Martino, Tardivel Davide, Zanin Giuliano, Loschi Gilberto, Da Dalt Gianfranco, Stefano Stefani.
Pertanto le cariche sociali
sono così distribuite:
Presidente onorario: prof.
Giacomo Vallomy. Presidente: Paolo Gai. Vice presidenti: Renato Brunello,
Luigi Maretto e Nicola Stefani. Consiglieri di presidenza: Giuliano Zanin,
Luciano Giordan. Tesoriere: Gianfranco Da Dalt. Segretario: Mirko Cadorin.
Segreteria: Claudio Lorenzet e Michele Pilla. Consiglieri: Silvano Armellin,
Martino Bertuol, Gianfranco Da Dalt, Gianni Dal
Cin, Giuseppe De Nadai, Silvano De Luca, Nino Geronazzo, Luciano Giordan,
Luigi Grando, Gilberto Loschi, Giovanni Lot, Mario Marciano, Piero Polo,
Stefani Stefano, Davide Tardivel, Giuliano Zanin. Consigliere nazionale: Lino
Chies. Sede: Gilberto Loschi. Taverna: Sante Mario De Marchi, Fiamme Verdi:
Renato Brunello direttore responsabile, Roberto Zava direttore redazione.
Steno Bellotto, Gianfranco Dal Mas, Antonio Daminato, Renzo Frusi, Claudio
Lorenzet, Luigi Maretto, Michele Pilla, Sandro Rui e Nicola Stefani membri.
FF.AA.: Nino Geronazzo. Autorità cittadine: Silvano Armellin, Renato
Brunello. Bosco Penne Mozze: Nicola Stefani, Gilberto Loschi, Mario Marciano.
Protezione civile: Giuliano Zanin e resp. Sandro Rui. G.S.A.: Luciano Giordan,
Martino Bertuol, resp. Michele Pilla. Madonna della Neve: Silvano Armellin.
Cappellani: Don Raffaele Lot, Don Domenico Perin. Fanfara alpina: Davide
Tardivel. Alfieri: Bruno Danieli, Luigi Grando, Fabio Bulfoni, Marsilio
Rusalen, Gianni Dal Cin. Revisori dei conti: Massimo Battistuzzi, Carlo Breda,
Antonio Daminato, Mirko De Nardi, Gildo Trivellato. Probiviri: Ferdinando
Antoniazzi, Paolo Da Ruos, Raimondo Piaia. Giunta di Scrutinio: Valerio
Bortolotto, Giovanni Carlet, Bruno Danieli, Guido Martin, Antonio Oliana.
Verifica Poteri: Claudio Bernardi, Antonio Cais, Paolo Da Ruos, Emilio
Maschietto, Franco Zanardo.
La segreteria
I NOSTRI CAPIGRUPPO
BARBISANO | CALDERARI Flavio | PIANZANO | FAVARO Dino | |
BIBANO-GODEGA | VISENTIN Giorgio | REFRONTOLO | SOLDAN Giacinto | |
CITTA' | ZAMBON Floriano | SANTA LUCIA | BERNARDI Claudio | |
COLLALBRIGO | DA RUOS Paolo | SAN FIOR | MARCHIONI Ezio | |
COLFOSCO | CEOTTO Paolo | SANTA MARIA | DAMINATO Antonio | |
COLLALTO | BASSO Dianello | SAN PIETRO | CASAGRANDE Mario | |
CORBANESE | CASAGRANDE Angelo | SAN VENDEMIANO | CADORIN Giuseppe | |
FALZE' | FRARE Lionello | SERNAGLIA | BORTOT Livio | |
FONTIGO | BENEDETTI Gino | SOLIGO | DOZZA Giocondo | |
GAIARINE | TRIVELLATO Gildo | SOLIGHETTO | POSSAMAI Antonio | |
MARENO | MARCON Fiorenzo | SUSEGANA | ZANARDO Franco | |
OGLIANO | FRASSINELLI Ugo | VAZZOLA | CAMEROTTO Luciano | |
ORSAGO | BATTISTUZZI Luigi | M.O. MASET | LUCA Mario | |
PARE' | LORENZET Claudio | CODOGNE' | CISERA Giovanni | |
PIEVE DI SOLIGO | COLODET Giuseppe | PONTE D. PRIULA | SOSSAI Lucio |