DALLA SEZIONE |
Giugno 1996 |
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In occasione dei
festeggiamenti del 70° anniversario della sezione - giugno 1995 è avvenuto
un episodio, di quelli che capitano di rado, che evidenze quanto valore abbia
l'amicizia contratta durante la naja, specialmente nel periodo bellico.
Sabato 4 giugno, in occasione
della mostra storica sugli Alpini, allestita nel salone del Palazzo Montalban
a Conegliano, due vecchi alpini commilitoni - già appartenenti al Battaglione
"Pieve di Cadore" - Romano MARCHESIN di Pieve di Soligo e Armando
VECELLIO di Auronzo, entrambi classe 1924, si recarono a visitarla. Quei
"veci" alpini non ebbero più l'occasione di incontrarsi: il tragico
8 settembre 1943 divise le loro strade.
Orbene, durante la loro
contemporanea visita alla mostra, caso volle che si trovassero l'uno di fronte
all'altro. Si guardarono negli occhi stupiti. - "Ma tu - disse Vecellio
non sei Marchesin di Pieve di Soligo?" A che l'altro di rimando: "E
tu non sei Vecellio di Auronzo ?". Così,
sorridenti ed emozionati i grandi amici d'un tempo si abbracciarono, dopo 52
anni.
Ognuno rievocò le proprie
avventure della naja, le burla quotidianamente fatte agli amici commilitoni.
Romano Marchesin veniva
chiamato "il papà" perché era l'unico alpino del Battaglione
sposato, e quindi tenuto maggiormente in considerazione.
Dopo un breve colloquio,
vollero immortalare l'incontro con una foto, e brindare allegramente
l'avvenimento con un buon bicchiere di "prosecco", ripromettendo di
ritrovarsi ancora.
R.B.
Ci informano che in quel di
Canale d'Agordo e precisamente in Val Gares dovrebbe sorgere, addossato a un
masso di notevoli dimensioni, un Sacello dedicato a tutti i Caduti nella ormai
leggendaria campagna di Russia 1941/43. L'idea
è nata dalla mente o, meglio, dal cuore del signor Giovanni Fontanive di
Falcade, che si è tanto appassionato a quella eroica vicenda da dedicarvi
molte, moltissime sue energie: ha raccolto quasi tutte le pubblicazioni
(libri, articoli ecc.) sul tema, ha donato la sua collaborazione (e il
relativo materiale) come elettricista all'Asilo di Rossosch e continua a
donarla per la manutenzione, si è fatto promotore - trovando immediata
accoglienza - per insignire il prof. Morozov,
storico russo di quella vicenda dell'Agordino d'oro e tante altre cose che la
sua modestia ci impedisce di elencare. Ora
ha lanciato questa idea e certamente ne verrà a capo: sa dove, quando e
quanto chiedere; si è già fatto fare un progetto di massima, si è
assicurato l'opera in bronzo dello scultore Massimo Facchin, reduce di Russia.
Eccone alcuni particolari: il
Sacello ha, al centro, una grande croce formata con pietre squadrate
provenienti da ogni regione d'Italia a simbolo dell'unità della Patria nel
ricordo dei Caduti; al centro la Madonna del Don; sottostante all'asse
trasversale della croce la scultura in bronzo che raffigura, a sinistra i
soldati italiani che vanno verso il fronte e a destra i caduti nella neve.
Per maggiori informazioni ci
si può rivolgere direttamente al signor Fontanive Giovanni, via Trento 40 ,
31020 Caviola Falcade (BL) tel. 0437/ 590237.
L'opera dovrebbe essere
completata nel giro di due anni.
Siamo sicuri che sarà
realizzata, anche se saranno graditi, eventuali contributi, magari con
l'acquisto di una cartolina ricordo. Dopo
l'estate del prossimo anno cercheremo di dare ulteriori notizie.
GUALTIERO CONCINI
La Sezione Alpini di
Conegliano, in particolare il Gruppo di Collalbrigo si felicitano con il socio
Luigi ZANARDO per il meritato riconoscimento ottenuto dall'AVIS, per le sue
cento donazioni di sangue.
Con vivo piacere, le penne nere rinnovano al benemerito socio tutta la
loro gratitudine, per la costante disponibilità ch'egli ha dimostrato a
favore di una istituzione tanto lodevole nei campo socio-umanitario.
A Luigi l'augurio che possa per lungo tempo ancora essere utile a chi ha
tanto bisogno di aiuto.