GLI AUGURI DEL PRESIDENTE


Dicembre 1997

E’ già passato un anno, ma non me ne ero quasi accorto, da quando mi sono accinto per la prima volta, in qualità di Presidente della Sezione, a scrivere al nostro giornale per l’approssimarsi delle feste Natalizie e mi ritrovo alle spalle un periodo denso di avvenimenti.
Come a tutti gli imprenditori della nostra Regione, il lavoro ha assorbito gran parte delle mie energie ed il tempo di dedicare a me stesso è stato veramente molto poco. Ciò non mi ha impedito, comunque, di pensare anche a qualcos’altro che non fosse il lavoro e gli impegni che questo comporta quotidianamente.
E, se dovessi fare un bilancio di tutto quello che in quest’anno ho vissuto, una delle cose che veramente ricordo con maggior soddisfazione è il pellegrinaggio a Lourdes.
Organizzato ogni anno dall’UNITALSI con lo stesso spirito, risulta essere sempre nuovo, sempre diverso. Mi colpisce la dedizione e la disponibilità con cui vengono seguiti i malati e, nonostante le difficoltà e la stanchezza che un viaggio del genere comporta, la inesauribile forza di volontà del personale e la gioia con cui ogni incombenza viene affrontata.
Tale spirito di servizio fa scaturire anche in me, non più tanto giovane, la forza di spingere la carrozzina di qualche infermo su per le erte salite di Lourdes, a qualsiasi ora e con qualsiasi tempo e mi da, soprattutto, la certezza che nel mondo c’è ancora la Speranza.
Mi fa anche capire con quale spirito alcuni Alpini della nostra Sezione, nonostante la stanchezza dell’Adunata Nazionale, raggiungano immediatamente e senza far ritorno prima a casa, la “tradotta” della Nostra Famiglia che da Conegliano è diretta a Lourdes.
Mi pare di vedere il sorriso dipinto sul volto di quei bambini e ragazzi che, purtroppo, conoscono molta sofferenza e tristezza, all’arrivo dei nostri Alpini con la penna nera sul cappello.
Nel mondo non tutto è negativo, non tutto è male, ma c’è una forza sana nel cuore di ogni uomo. Quella forza che mi fa compiere grandi cose, ma anche piccoli gesti che portano solo un po’ di sollievo, ma che messi uno assieme all’altro formano una grande catena di solidarietà che abbraccia tutta l’umanità.
L’invito quindi per tutti noi a voler mettere da parte la pigrizia e quel senso di egoismo che contraddistingue larghi settori della nostra società, per dare libero “sfogo” a quella forza sana che ci rende esseri umani.
Ringrazio tutti coloro che in quest’anno hanno collaborato con i Gruppi e la Sezione, con la certezza e l’auspicio di ritrovarci tutti uniti con entusiasmo per un nuovo anno di attività nell’Associazione.
A Voi Alpini e alle Vostre Famiglie i più sinceri Auguri di Buon Natale e di ogni bene per il 1998 dal Vostro Presidente.

Paolo Gai