Riuscito raduno della “terribile” dell'8° alpini |
Agosto 1997 |
Gli appartenenti all'8a compagnia mortai “la terribile” dell’8° Alpini, degli
scaglioni 2° e 3° del ‘33, 1°, 2° e 3° del ‘34, e i “gamei” del 1°
e 2° del ‘35, si sono ritrovati recentemente per ricordare il 40°
anniversario del congedo. L’incontro è stato organizzato da Angelo Canton,
Giuseppe Paganotto, Alessandro Agrimi, Silla Favero e Attilio Novello.
Dopo la Messa celebrata da
don Tiziano, cappellano del 3° nella cappella Linussio, i radunisti oltre un
centinaio, hanno ricordato i mortaisti scomparsi.
Dopo interventi di Angelo
Canton, del sindaco Brollo e del Gen. Bruno Stefanutti, che da capitano ha
comandato “la terribile”, c’é stata la
deposizione di corone d’alloro alla lapide che ricorda gli alpini caduti,
all’interno della cappella e quindi al monumento ai caduti, raggiunto in
corteo.
(dal Messaggero Veneto,
domenica 11 maggio 1997)
Aria di grande rimpatriata
il 27 aprile scorso nel capoluogo carnico per gli appartenenti all’8a
compagnia mortai “la terribile” dell’8° Alpini. Si erano dati
appuntamento nella ricorrenza del 40° anniversario del loro congedo gli
scaglioni del 2° e 3°/33, 1°, 2é e 3°/34 ed i “gamei” del 1° e 2°/35.
L’incontro, almeno sulla
carta, aveva preso le mosse già due anni fa. Per la sua concreta
realizzazione sono stati necessari sei mesi di infaticabile lavoro dello staff
organizzativo composta da Angelo Canton quale coordinatore, Giuseppe Paganotto
segretario coadiuvati da Alessandro Agrimi, Silla Favero ed Attilio Novello.
Ora il progetto ha preso le ali. Una precisazione è d'obbligo: l’iniziativa
è autofinanziata ed è stata curata fin nei minimi particolari.
La manifestazione
prevedeva per sabato, 26 l'arrivo dei partecipanti al posto di tappa al
Ristorante “Al Benvenuto” di Tolmezzo e la sistemazione per le cena e la
notte. Il giorno successivo, domenica 27, la celebrazione di una Santa Messa
nei cortile della caserma “M.O. Renato Del Din” allora sede del reparto ma
l'inclemenza dei tempo ha costretto gli organizzatori a spostare la
celebrazione dei sacro rito - officiante don Tiziano cappellano dei 3° -
presso la cappella Linussio, adiacente la Caserma “Cantore”.
I radunisti, oltre un
centinaio (diversi erano accompagnati dai familiari) e Autorità tra le quali
il Sindaco di Tolmezzo Ilario Brollo, il Comandante del 3° A. mon. Col. Paolo Donnini, il
Comandante la Compagnia Carabinieri di Tolmezzo Ten. Osvaldo Jannacone ed il Comandante la stazione Carabinieri M.llo Asups
Raffaele Corona, nonché il rappresentante della Gruppo “Tita Copetti”
Ezio Agarinis, si sono riuniti per ricordare i mortaisti che sono andati
avanti. Presenza d'eccezione il gen. Bruno
Stefanutti che da Capitano, ha comandato “la terribile”.
Dopo la Santa Messa,
Angelo Canton ha rivolto agli intervenuti un breve saluto seguito dalla
prolusione di benvenuto del Sindaco Brollo e dall’intervento del vecchio
Comandante gen. Stefanutti che
con una chiara esposizione ha rammentato i tempi passati ed ha ricordato
coloro che “sono andati avanti”. E’ seguita la cerimonia della
deposizione di una corona di alloro alla lapide che ricorda gli Alpini caduti
all'interno della Cappella e quindi in corteo, si sono recati alla Caserma
“Del Din” per apporre due corone d’alloro al monumento ai Caduti.
Questo quello che riguarda
la parte ufficiale della cerimonia. Ma non ci fermeremo qui.
I partecipanti si sono
quindi recati ai Ristorante “Al Benvenuto” per consumare in allegra
compagnia un rancio.
La maggior parte dei
convenuti proveniva dal Friuli, dal Veneto e dall'Emilia, ma c'era anche chi
proveniva da ben più lontano: Francesco Di Bernardo e Casimiro Monastier
dalla Svizzera, Riccardo D'Auro dall'Abruzzo, Pietro Di Nardo da Roma e
Domenico Pichilli da San Benedetto del Tronto, solo per citarne qualcuno.
Tutti si erano fatti punto d'onore di partecipare a questa bella rimpatriata.
Al loro comandante di un
tempo i radunisti hanno offerto una significava targa con una toccante dedica
che ha commosso visibilmente il Generale.
Un artistico boccale e vassoio in ceramica di Bassano con motivo
ricordante l'8° mortai sono stati inoltre offerti al gen. Stefanutti ed al
sindaco Brollo, che tanta disponibilità e tanta sensibilità ha dimostrato
nei confronti di organizzatori e radunisti. Ai partecipanti è stata
consegnata una cartellina con stampati riguardanti la Carnia, la
medaglia-ricordo ed il distintivo del reparto coniato dall’originale.
Rose rosse sono state
offerte alle signore che con tanta abnegazione hanno accompagnato i mariti in
un clima di serena allegria e di schietto cameratismo si è quindi giunti alla
frutta, per usare una frase che in politica è molto ricorrente (noi invece
intendiamo che il rancio era giunto alla fine).
Tanti addii anche perché
qualcuno doveva recarsi a votare ma una sola promessa: “Dobbiamo ritrovarci
ogni anno”; c'è già chi mormora che la nuova località per il raduno sarà
L'Aquila. Staremo a vedere.