SCRIVONO DI NOI |
Dicembre 1997 |
La sede è un magazzino nell’ex caserma S. Marco, dove conservano le loro attrezzature e sono coordinati da Giuliano Zanin. e Luigi Maretto: Questa mattina una prima squadra di otto penne nere, guidate da Vittorio Borsoi, è partita alla volta di Verchiano e Rasilia, due frazioni di Foligno, sull’Appennino Umbro, sconvolto dal terremoto. Si fermeranno una settimana, quando riceveranno il cambio da un’altra squadra e si continuerà così fino a che non cesserà l’emergenza. Hanno lascio Conegliano con un furgone carico di rende, letti, cucine da campo, attrezzi da lavoro. Insomma con tutto ciò che permette loro di essere autosufficienti. Raggiungeranno i paesini sulla montagna di Foligno, a cui sono stati assegnati, prima di mezzogiorno, e solo allora scopriranno i compiti che dovranno svolgere. Molto probabilmente si tratterà di contribuire a ripristinare le linee elettriche e l’acquedotto, oltre che di occuparsi di vari servizi logistici. C’è un rammarico di questi volontari. E’ quello di non possedere un furgone proprio: ne hanno preso uno a noleggio. In futuro sperano nel contributo di qualche sponsor. Negli anni più recenti la protezione civile degli alpini di Conegliano era intervenuta in occasione delle alluvioni ad Asti e Canelli, in Val Brembana e in Valtellina.
Pochi giorni dopo
terremoto, gli Alpini della città avevano gi avviato la loro risposta in
termini di solidarietà attivando il proprio nucleo di protezione civile che
è insediato nei pressi Foligno e che mantiene stretti legami con il campo
base, collocato in via Beccaruzzi, storica sede alpina in città.
Mentre il gruppo degli
otto alpini, attrezzati tutto punto, che vivono in Umbria, valuta quale
progetto dare al proprio intervento in collegamento con le altre forze
presenti, gli Alpini in città non stanno con le mani in mano.
Domenica scorsa, lungo la
salita della Madonna della Neve - chiesetta e porta Castagnera restaurate
dagli Alpini - si è svolta la tradizionale “porchetta in calle”, un modo
per fare comunità attorno ad un'esperienza, quella della cura e della
fruizione di uno dei più bei percorsi pedonali del centro storico.
Nel frattempo il gruppo
Alpini di Parè sta dedicando i fine settimana alla sistemazione dei cortili e
delle ringhiere della scuola elementare di via Einaudi a Parè.
Quasi trecento metri
ringhiere scrostate e bisognose di manutenzione da tempo, oltre agli spazi
attrezzati del cortile della scuola, diventano centro di interesse per la
razza alpina locale che in questi giorni sta grattando, ripulendo,
riverniciando, sistemando recinzione, verde, cortili.
Si consolida così un
legame, perché nel, cortile della scuola elementare di Parè c'è un piccolo
monumento con un palo alzabandiera dedicato fin dal 1973, agli alpini.
Il gruppo Maset di via Lourdes invece ha ormai pronto il progetto per la realizzazione della
propria sede sociale che verrà costruita, in località Colnù, su terreno
messo a disposizione dal comune di Conegliano.
Il cantiere verrà avviato
appena sarà concessa la licenza edilizia da parte del Comune. Dovrebbe
trattarsi di un edificio a due piani con una parte destinata a magazzino e
ricovero attrezzature e un’altra a sede sociale, sala riunioni, sala
caminetto e ritrovo.
La struttura sarà aperta
anche per attività sociali e culturali della zona.
Il gruppo Maset e gli
alpini del gruppo città nono stati interessati anche da Monsignor Romano
Nardin, arciprete del Duomo, per un intervento di restauro della chiesetta
della Madonna delle Vittorie, in Via Cavallotti. La chiesetta avrebbe bisogno
di rifacimento del tetto e delle grondaie, di ristrutturazione dell’impianto
elettrico e di tinteggiatura.
La proposta sta facendo
discutere, ma gli alpini, si sa, non si tirano indietro.
Sono una forza della
comunità e sanno di essere amati per questo servizio che svolgono con
dedizione totale.