PROTEZIONE CIVILE


Settembre 1998

GIORNATA DI PROTEZIONE CIVILE

L’amore per la terra fa parte del DNA dell’Alpino.

Nel suo bagaglio genetico c’è prima di tutto la montagna, dove, si sa, la terra scarseggia e si fatica a renderla produttiva; la si ama di più dovendola conquistare con maggior sacrificio. La terra quindi come bene degno del massimo rispetto, che porta l’Alpino ad identificarsi  con la propria, magari minuscola, comunità, sublimata poi in una fedeltà alla nazione anche nei momenti più oscuri o tormentati della storia.
Da oltre 120 anni il DNA alpino sforna esemplari di questa umanità, di cui ora c’è bisogno più che mai, anche se, causa il progressivo spopolamento, la montagna ha perso l’importanza di un tempo. Si sa infatti che il futuro della nostra civiltà si giocherà sull’ambiente, cioè sul rispetto e la difesa di questa nostro pianeta. E quando c’è da dare testimonianza di senso civico le Penne Nere vogliono essere in prima fila.
Ecco giustificato l’intervento degli Alpini nell’annuale giornata di Protezione Civile che ha visto quest’anno la nostra Sezione impegnata in lavori di monitoraggio e pulizia di alcuni torrenti. Coordinati dai responsabili del settore, Zanin e Maretto, ed in collaborazione con le Amministrazioni locali, sabato 28 marzo i volontari dei vari Gruppi si sono mossi con perizia e competenza, armati di motoseghe, falci e falcetti, trattori, camion, senza indugiare tra una operazione e l’altra, con la consueta disciplina ed operosità con cui sanno lavorare gli Alpini.
L’intervento dei Gruppi di Refrontolo, Pieve di Soligo, Soligo, Solighetto e Barbisano ha riguardato l’alveo del torrente Lierza. Un secondo cantiere era formato dai Gruppi di San Vendemiano, San Fior, Bibano Godega, Pianzano, Codognè e Gaiarine, che hanno provveduto alla pulizia e monitoraggio del torrente Fossadella. Di un lungo tratto della Crevada si sono occupati, divisi in tre settori, i Gruppi San Pietro, Santa Maria, Maset, Città, Parè, Collalbrigo, Susegana, Colfosco, Collalto, Corbanese, Sernaglia, Fontigo, Falzè, Santa Lucia, Mareno, Vazzola, Ponte D. Priula e Ogliano. Oltre alla pulizia del letto dei torrenti le operazioni hanno riguardato anche il taglio e la rimozione di piante ed arbusti, la pulizia delle sponde e l’asportazione di notevoli quantità di rifiuti di vario genere. La giornata di protezione civile ha visto impegnati anche gli Alpini del Gruppo Orsago, che quest’anno hanno messo a disposizione la loro opera per interventi nell’ambito del territorio comunale.
Come da tradizione (c’è anche questo nel DNA delle Penne Nere), alla fine dei lavori rancio alpino presso le sedi di alcuni Gruppi.

Luigi Maretto