GIOVANNI DACCO' CI HA LASCIATI


Settembre 1998

Personaggio ed Alpino emblematico

Il comm. GIOVANNI DACCO’, classe 1920, del 71 Reggimento Alpini ci ha lasciati.
La Sua dipartita ha suscitato sconcerto e profondo cordoglio tra le Penne Nere coneglianesi e in tutti coloro che Lo conobbero. Egli fu un personaggio emblematico, noto in Città, in tutto il Comprensorio coneglianese e del Quartier del Piave.
Fu uno dei principali artefici della ricostituzione della Sezione Alpini e di molti Gruppi, assieme al compianto avv. Francesco Travaini. La sua esuberante disponibilità lo portava ad intervenire in svariate attività associative. Fu dal 1945 al 1970 consigliere e poi vice presidente della Sezione.
Fino a pochi anni fa si interessò attivamente alla nostra sede. A Lui la Sezione deve le diverse ristrutturazioni della stessa: pertanto determinante fu il Suo apporto a renderla più garante, funzionante e più bella.
Ricordiamo che Giovanni fu Presidente della locale Pro Loco, Presidente della Banda Musicale - per alcuni anni sotto l’egida della Sezione Alpini - e per quasi tre anni Presidente dell'Associazione Filarmonica Coneglianese.
Giovanni aveva un carattere particolare, caparbio nelle Sue decisioni, dal cuore generoso, singolarmente sensitivo, che Lo portava alla commozione, specialmente durante avvenimenti di particolare entità: l'abbiamo visto più di una volta con le lacrime agli occhi.
Diversi anni fa fu colpito da un grave lutto: la perdita dell'unico figlio maschio Andrea, tragicamente perito con altri amici in montagna, durante una cordata sul “Velo della Madonna”: l’evento doloroso lasciò in Lui e in tutti i Suoi cari un segno profondo.
Con forza d'animo continuò il lavoro nella Sua Azienda ed a operare nei sodalizi.
Il sottoscritto deve anche a Lui i diversi incarichi nelle medesime associazioni in cui Egli operò.
Alla sua cara moglie Tecla, alla figlia e ai fratelli, gli Alpini della Sezione e gli Amici rinnovano le più sentite condoglianze.

R.B.

Sig. Presidente,
ringrazio Lei e la Sezione A.N.A. per la vostra presenza al funerale di mio marito.
Per me e per mia figlia è stato motivo di conforto per la stima e l’affetto disinteressato in questa dolorosa circostanza.
Vorrei pregarla di esternare questo sentimento di gratitudine a tutti gli alpini presenti.
Sinceramente
Tecla Daccò