NIKOLAJEWKA NEL RICORDO |
Aprile 1998 |
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A Solighetto, come di tradizione, Domenica 18 Gennaio la nostra sezione si è
ritrovata compatta attorno ai Reduci di quella tremenda epopea per commemorare
il 55° anniversario dello sfondamento dell'accerchiamento stretto dalla armate
sovietiche alle colonne in ritirata dell'ARMIR costrette al ripiegamento dopo
gli inutili sforzi compiuti per tenere la linea del Don, ricordando quanti
non hanno fatto ritorno a "baita" unitamente alle gesta eroiche
dei sopravvissuti che in quei giorni seppero tenere alto il valore delle armi
italiane e indomata la fierezza degli alpini.
Alla presenza della Signora Sindaco di Pieve di Soligo, del nostro Presidente
comm. Paolo Gai, del consiglio direttivo e di una larghissima schiera di Alpini
in rappresentanza di tutti i 30 Gruppi della Sezione secondo il collaudato
cerimoniale si è celebrata la S. Messa a suffragio di tutti i caduti di quei
fatti d'arme del gennaio 1943 e, dopo la deposizione della corona d'alloro al
monumento anche a loro dedicato, sono state pronunciate le rituali allocuzioni
ufficiali da parte del Capogruppo Giovanni Mazzero, del Sindaco e del Presidente
Gai.
Particolarmente significativo il richiamo fatto da tutti gli oratori
all'importanza del ricordo, al valore della Storia e alla grandezza degli
Alpini.
Da 55 anni pensiero e sguardo si alzano commossi e riverenti verso quella scabra
facciata dell'Asilo e le due lapidi che elencano i figli di Solighetto caduti
nel corso delle guerre mondiali e delle imprese militari di quest'inizio secolo,
poi iniziano a scivolare tra i gagliardetti dei gruppi e il vessillo sezionale,
si fanno largo fra i cappelli alpini per raggiungere e avvolgere il gruppo dei
Reduci stretti stretti tra loro immobili sotto i loro austeri immacolati
cappelli; svaniscono, infine attratti dall'urnetta che contiene la terra di
Russia generando un brivido lungo la schiena che si allenta solo quando le mani
si incollano sul goto di brulé che da anni funziona da scaccia mestizia.
Immutabile, senza enfasi e pubblicità Solighetto ogni anno ritorna, e nella
quieta dimensione del ricordo riemergono le figure grandi dei nostri padri e dei
nostri nonni, delle nostre madri, di color che hanno fatto di ogni loro giornata
un gesto eroico, hanno voluto tenacemente e caparbiamente scrivere una pagina di
vita vera come quella che hanno scritto i nostri Alpini che mandati per ogni
contrada hanno sempre saputo difendere l'onore e conservare la dignità di Uomo
N.S.