PROTEZIONE CIVILE |
19-20 settembre 1998
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La Protezione Civile ANA è il fiore
all'occhiello della nostra Associazione, avendo ricevuto importanti
riconoscimenti dal Dipartimento della PC nazionale e dal ministero dell'Interno.
E' stato da più parti rilevato come risulti essere la più accreditata sotto il
profilo organizzativo, sia per la gestione delle emergenze, sia per il supporto
logistico nelle fasi di addestramento e di formazione dei volontari, i quali
sono in grado di coprire l'eventuale emergenza garantendo delle squadre
necessarie entro 24 ore dalla richiesta.
Questa macchina ben "rodata", questo esempio di capacità ed
efficienza non viene dal nulla: sotto c'è l'impegno per il volontariato e lo
spirito di iniziativa dei responsabili sezionali.
La nostra PC è attiva non solo in
situazioni di emergenza, ma anche in manifestazioni organizzate per migliorare
l'efficienza operativa e la professionalità dei volontari.
In tale ottica si inquadrano i raduni intersezionali, l'ultimo dei quali si è
svolto a Bassano, sabato 19 e domenica 20 settembre.
Folto come al solito il nucleo
volontari della Sezione Conegliano: Zanin G., Giusti S., Campodall'Orto M.,
Menghin P.L., Danieli B., Coletti D., Borsoi V., Speranza A., Rossi Z., Mazzero
G., Frare G.D., Frassinelli U., Benedosso G. e Cisotto P.. Partiti sabato alle 5
con il furgone della PC e tre vetture private, sono stati successivamente
raggiunti dal presidente Gai, da Maretto e Mirko Cadorin.
Anche questa volta l'impegno delle
Penne Nere ha lasciato segni tangibili. Spalleggiati da amici degli Alpini e da
specialisti sub, i volontari della nostra PC hanno portato a termine una
complessa esercitazione, articolata in quattro cantieri nei pressi del Brenta.
Si è trattato di risistemare le rive del fiume e di ripristinare alcuni
sentieri sulle due sponde. In particolare i volontari in tuta arancione del
nucleo della nostra Sezione sono stati impegnati a cementare la discesa
dell'acqua del vecchio macello al Brenta.
Bassano è una città molto cara alle
Penne Nere, sia per i segni indelebili che queste vi hanno lasciato, sia per
quel simulacro a loro tanto caro, e che ne rappresenta uno dei simboli: il ponte
degli Alpini. La fiaccolata notturna dal castello al ponte ha rappresentato la
parte "religiosa" di tutta la manifestazione. A rendere la coreografia
ancora più suggestiva hanno contribuito le note dalla fanfara sezionale di
Bassano, che precedeva il corteo. La lunga scia luminosa che scendeva lenta
lungo il Brenta ha dato alla sponda sinistra del fiume una aspetto irreale.
La manifestazione ha avuto il suo
epilogo domenica a Rosà: cade infatti quest'anno l'ottantesimo anniversario
della prima esecuzione della canzone del Grappa. Alla sfilata è seguita
l'orazione ufficiale del nuovo Presidente nazionale, Parazzini.
Maretto Luigi