ASSEMBLEA SEZIONALE


Maggio 1999

Si è tenuta il 7 marzo, presso l'Auditorium Dina Orsi, l'annuale assemblea dei delegati, chiamata quest'anno ad eleggere oltre ad un terzo dei consiglieri, anche il presidente sezionale. Riportiamo di seguito il verbale della stessa, come previsto dal Regolamento Sezionale.

1. Verifica Poteri. Claudio Bernardi dà lettura del verbale della riunione della Commissione Verifica Poteri, svoltasi il 3/03/99, dalla quale si rileva che il numero dei soci dell'anno 1997 è di n. 4917 e il numero dei delegati è di 195. Gli amici iscritti sono 644. "Il giorno 3 marzo 1999, presso la sede della sezione A.N.A. di Conegliano, si riunisce la commissione verifica poteri. Presenti MASCHIETTO EMILIO, DA RUOS PAOLO, CAIS ANTONIO e BERNARDI CLAUDIO, ZANARDO FRANCO. Presiede la riunione ZANARDO FRANCO. Si procede alla verifica delle nomine dei delegati, pervenute in segreteria dai Gruppi della Sezione. L'esame dei verbali delle Assemblee Ordinarie dei soci dei Gruppi, evidenziano quanto segue: 1.  che la sezione conta di 4917 soci, pertanto i delegati in rappresentanza sono 195; 2.  tutti i gruppi hanno presentato i nomi dei delegati. Si decide che le schede per il voto possono essere ritirate sia singolarmente sia da parte di un responsabile del gruppo. La commissione ha inoltre accertato che: 1- La convocazione di questa assemblea è stata fatta in rispetto delle norme dello Statuto dell'Associazione e del Regolamento della Sezione; 2 - Il numero dei delegati ammessi e che costituiranno l'Assemblea è di n° 195. Prende visione della lista dei candidati proposta dai capigruppo nella riunione del giorno 27.1.99, prende atto che i candidati a presidente della sezione sono, al momento, due: Comm. Paolo Gai e l'associato Walter Piovesan".

2. Nomina del presidente dell'assemblea, segretario, scrutatori. Claudio Bernardi Propone quale presidente di codesta assemblea il Sig. Floriano Zambon (sindaco della Città di Conegliano) ed invita l'assemblea a confermare con una votazione palese per alzata di mano.

Zambon ringrazia e ricorda che è in programma per quest'anno il conferimento della cittadinanza onoraria al 6° e 7° Alpini, nelle cui fila molti di voi hanno militato. "E' per me motivo di grande gioia essere qui oggi a testimoniare l'apprezzamento della città nei vostri confronti e l'apprezzamento mio personale nei confronti di chi riesce a guardare al futuro tenendo in considerazione quelle che sono le proprie radici, la propria storia ed avendo la capacità di evidenziare non le miserie bensì i grandi pregi ed il prestigio del passato. Con un grazie di cuore, diamo inizio alle attività."

L'assemblea procede quindi alla nomina quali scrutatori degli alpini: Gianni Lot, Armando Perencin, Dino Boscariol, Mario Maschietto, Tarcisio Bottecchia. Nomina Mirko Cadorin quale segretario.

Vengono riconfermati, per alzata di mano, i membri della Verifica Poteri: Claudio Bernardi, Antonio Cais, Paolo Da Ruos, Emilio Maschietto, Franco Zanardo.

3. Lettura ed approvazione verbale assemblea precedente. Si dà per letto il verbale della precedente assemblea, già pubblicato sul giornale sezionale Fiamme Verdi, che viene approvato all'unanimità.

Dopo il saluto alla bandiera, viene ricordato con un minuto di silenzio il prof. Giacomo Vallomy, nostro presidente onorario, il comm. Giovanni Daccò fautore dei lavori di restauro della nostra sede, il capogruppo del gruppo Città Piero De Zan e tutti i soci che sono "andati avanti"

4. Relazione morale per l'anno 1998 a cura del presidente comm. Paolo Gai. Riepilogo di tre anni di presidenza e lavoro a favore degli alpini della sezione di Conegliano. Signor Presidente dell'Assemblea, Signori Capigruppo, Signori Consiglieri, mi ritrovo oggi dopo tre anni di presidenza della Sezione a tracciare il bilancio sintetico delle nostre fatiche. A sire il vero non mi rendo conto che tre anni sono trascorsi da quando nel marzo del 1996 mi avete voluto come vostro presidente, e mi avete lusingato con una carica che io ho cercato di interpretare al meglio in ogni situazione. Certamente mi si possono addebitare difetti, ma altrettanto credo di avere dato il massimo di me stesso. Alla fine delle celebrazioni del 70° anniversario di fondazione ho trovato una sezione che mi chiedeva volontà e spirito di abnegazione per ricreare il clima di armonia e serenità necessario all'espletamento di tutti i compiti istituzionali cui essa è deputata. Nel corso dei mesi ho potuto apprezzare la collaborazione e la sempre maggiore disponibilità dei soci, dei gruppi e della amministrazione comunale di Conegliano che ci ha affidato l'impegnativo lavoro di sistemazione del piazzale del convento di San Francesco. Tale operazione ci ha consentito di recuperare e pareggiare i nostri bilanci permettendoci di guardare con fiducia al futuro delle successive manifestazioni sezionali. Il dialogo così instaurato con la nuova amministrazione cittadina ci ha consentito successivamente di completare il recupero delle spese affrontate per l'organizzazione del giuramento solenne svoltosi nell'ambito del 70:, risolvendo definitivamente il contrasto. Grande è stato l'impegno profuso per dotare di mezzi e strumenti operativi idonei il nostro gruppo di protezione civile e grazie alla generosità dei contributi concessi dal credito cooperativo delle prealpi e dall'alpino Egidio Viezzer, oggi questo nucleo può contare su una buona strumentazione generale e su un furgone attrezzato, dimostratosi prezioso durante l'Operazione S. Quirico. Ancora debbo riportare con orgoglio a tutti voi il senso di soddisfazione generale che si è apprezzato ovunque per il buon esito dell'Operazione S. Quirico: migliaia di ore di lavoro senza un incidente, un lavoro eseguito a regola d'arte, un'opera che dà lustro alle sezioni di Conegliano e Vittorio Veneto e che indirettamente qualifica l'intera associazione come ha testimoniato la visita in cantiere del nostro presidente nazionale, e la sua promessa di essere presente per l'inaugurazione. Naturalmente il merito deve essere bene attribuito a coloro che hanno lavorato per tale realizzazione e che hanno sostenuto economicamente l'iniziativa o contribuendo in denaro, o offrendo disinteressatamente il materiale necessario. Ringrazio pubblicamente il comitato col suo presidente e responsabile di cantiere geom. Lino Chies e tutti gli alpini volontari e amici degli alpini che con encomiabile spirito hanno lavorato. Sono fiero di aver sfilato alla testa degli alpini di Conegliano nelle adunate di Udine, Reggio Emilia e Padova, che per noi hanno avuto sempre esito felice. Ho presenziato alla tristissima cerimonia di scioglimento della Brigata Cadore, portando nel mio cuore il lutto per tutti gli alpini rimasti orfani della loro sacra istituzione e altrettanto non sono mancato alle cerimonie di avvicendamento nei comandi di reggimento e brigata, portando sempre il festoso saluto ed abbraccio della sezione. Ho testimoniato la fedeltà e l'attaccamento alle istituzioni militari presenziando ai giuramenti dei nostri bocia e alle varie cerimonie di commemorazioni nelle sezioni limitrofe. Tutti voi sapete quanto io abbia sacrificato in termini personali, per essere sempre vicino ai gruppi nelle loro varie manifestazioni e con quanto orgoglio abbia rappresentato la sezione. Ringrazio il Consiglio, i Vice presidenti, i Segretari e quanti mi hanno aiutato in questi tre anni di mia presidenza. Lascio alle relazioni dei responsabili della protezione civile, e del GSA, illustrare più approfonditamente quanto è stato sviluppato nel corso di questo ultimo anno e al geom. Lino Chies illustrare i lavori di San Quirico. Viva gli Alpini, Viva l'Italia.

Zambon: L'intervento di S. Quirico è la dimostrazione che forti delle nostre radici abbiamo superato il campanilismo e siamo riusciti a fare qualcosa fuori dal nostro territorio e con di più in collaborazione con la Sezione di Vittorio Veneto. Questo va a merito degli alpini che desiderano lasciare del loro passaggio questa impronta e questa testimonianza delle volontà che le radici siano rispettate e mantenute. Al di là dell'intervento in favore della popolazione terremotata c'è anche quest'altro aspetto che è enormemente qualificante.

5. Relazione finanziaria 1998 e Bilancio di previsione per il 1999. Gianfranco Da Dalt: per cominciare permettetemi di rivolgere un ringraziamento al Presidente comm. Paolo Gai, al Consiglio Sezionale ed in particolare alla Segreteria per la loro disponibilità e fattiva collaborazione in quanto mi hanno di fatto sostituito dato che per motivi di lavoro da diversi mesi mi sono dovuto trasferire da Conegliano. Passando alla trattazione del bilancio consuntivo 98, approvato dal Consiglio Sezionale e dai Revisori dei Conti, direi che sostanzialmente rispecchia quello di previsione approvato nel corso dell'Assemblea dello scorso anno. Scostamenti peraltro modesti si rilevano: · nel tesseramento che ha avuto una differenza positiva di 33 mln contro i 31,8 preventivati, · nel costo, per la Sezione del periodico "FIAMME VERDI" che ammonta a 15,6 mln invece dei 20 preventivati; il risparmio è frutto dei maggiori introiti pubblicitari caldamente raccomandati sia nel corso dell'Assemblea dello scorso anno che dal Consiglio Sezionale, · negli introiti netti della taverna che risultano pari a 5.7 mln contro i 6.8 preventivati. L'unica posta non considerata nel bilancio di previsione dell'anno scorso è relativa a "San Quirico" per i lavori di ristrutturazione dell'omonimo Convento; al 31/12 il costo sostenuto ammonto a Lire 51.396.000 peraltro finanziati dai Gruppi della Sezione di Conegliano , da Istituti di Credito, Associazioni varie, privati e dalla Sezione di Vittorio Veneto che collabora all'iniziativa. Entrate ed uscite pertanto pareggiano senza nessun onere per la nostra Sezione. Il residuo di cassa che lo scorso anno è andato a costituire il fondo manutenzione straordinari sede, non è stato utilizzato ed è stato sommato con il saldo/residuo di cassa del 98 che ora ammonta complessivamente a Lire 22.939.897.

Programma anno sociale 1999, a cura dal presidente GAI. Siamo alle soglie del 2000, e alle sollecitazioni che provengono dal mondo esterno, ritengo che l'associazione sia in grado di rispondere con le forze che in questi anni ha sviluppato, Noi operiamo attraverso la protezione civile e il gruppo sportivo e pertanto il 1999 deve essere caratterizzato dal rilancio e dallo sviluppo di queste attività che ci tengono vicini alla gente ed in particolare ai giovani. Il 18 aprile avrà luogo la cerimonia di inaugurazione del restaurato convento delle suore clarisse si San Quirico in Assisi, operazione brillantemente condotta dagli alpini delle sezioni di Conegliano e Vittorio Veneto. Una dimostrazione di forza e capacità che nessuna altra associazione di volontariato è stata in grado di ipotizzare e portare a termine. Ciò deve servire da sprone per continuare a battere la via della solidarietà e a convincere anche i gruppi più scettici che il futuro dell'associazione è anche nella protezione civile. La seconda uscita sarà l'adunata nazionale a Cremona il 15 e 16 maggio e ricordo a tutti il tema di quest'anno che siamo stati tutti invitati a sviluppare con uno striscione incentrato sull'esaltazione dei principi morali e giuridici che ci fanno preferire il servizio di leva a mezzo della coscrizione obbligatoria piuttosto che il servizio militare volontario. Ancora, ritengo fondamentale che si arrivi al giuramento solenne, che si terrà in Conegliano il giorno 22 maggio, dopo un'attenta opera di sensibilizzazione a favore degli alpini e di ciò che essi rappresentano, fatta nelle scuole di tutti i nostri paesi e che tale opera continui poi con la funzione di risvegliare nelle coscienze della gente i valori fondamentali di una società che si esprime anche attraverso il sistema della coscrizione e non solo della leva volontaria. L'attribuzione delle cittadinanza onoraria al 6° e al 7° Reggimento alpino sono un fatto molto importante e va preparato con la dovuta serietà. Ricordo a tutti che è in programma di suggellare l'evento con la realizzazione di una targa da apporre nei pressi del Piazzale San Martino ovvero sulla facciata della ex caserma Marras. Per questo cerimonia, come del resto anche per il giuramento, dovremo fare affidamento anche nella collaborazione della amministrazione della Città di Conegliano, che ci auguriamo ricambi la sensibilità che da oltre 70 anni la nostra sezione le dimostra. Nel corso dei mesi di giugno, luglio ed agosto, faremo il possibile perché una nutrita rappresentanza sezionale partecipi alle commemorazioni della Medaglia d'oro Maset in Piancavallo, presso Cima Vallona in Comelico, sull'Ortigara e al Rifugio Contrin. Il 5 settembre, come ogni anno, saliremo ad onorare le Penne Mozze della Marca Trevigiana al Bosco in Cison, assieme alle altre tre sezioni della provincia. In questa stessa data, la nostra sezione sarà impegnata con i giovani del GSA nella importante iniziativa assunta dalla Associazione Nazionale Alpini in collaborazione con il Club Alpino Italiano, per celebrare degnamente l'ottantesimo anniversario di fondazione, che va sotto il nome di Camminaitalia. Un percorso di 6500 km attraverso gli Appennini e le alpi che prenderà il via il 28 marzo da Santa Teresa di Gallura in Sardegna per concludersi il 9 ottobre a Trieste. Nei mesi scorsi anche la nostra sezione ha voluto assumere l'impegno di essere protagonista di una tappa, ricevendo in assegnazione quella che dal Rifugio Oltradige porta a Bolzano e che prevede una grande cerimonia di stile alpino in collaborazione con il Comando Truppe Alpine e le sezioni del CAI tedesco e sudtirolese. Per il mese di ottobre vi confermo che si celebrerà la tradizionale funzione religiosa per commemorare il 127° anniversario di fondazione del Corpo degli Alpini. Segnalo che ritengo sia preciso dovere della sezione assumersi il carico di una degna commemorazione del 4 novembre e auspico che nei prossimi mesi il consiglio sezionale provveda ad una adeguata programmazione. Così anche dovrebbe essere fatto per l'ormai vicinissimo 25 aprile. Seguiranno gli appuntamenti classici con l'incontro conviviale della cena sezionale e gli anniversari e le celebrazioni dei nostri gruppi, ai quali confermo che la sezione darà sempre la massima collaborazione. Infine ritengo che quest'anno si debba concludere con due ambiziosi progetti. Il primo dovrebbe essere la realizzazione di un calendario che con poche ma significative immagini ricordi il passaggio da questo secolo al futuro. Sta in noi conservare le immagini e le tradizioni della nostra gente affinché ci guidino e guidino i nostri giovani all'interno del mondo sofisticato e tecnologico che ci riserva tante incertezze. Il secondo dovrebbe portare ad una celebrazione collettiva del capodanno 1999/2000. Dovremo trovare il modo di festeggiare tutti insieme, accomunati dai nostri ideali e valori, magari con una meravigliosa festa di piazza. Quanto vi ho letto è la sintesi di un programma ideale che aspetta solo di essere arricchito dal contributo di tutti voi e in particolare dai capigruppo. Certo che l'aiuto e la buona volontà dei membri del consiglio sezionale e dei capigruppo superano qualsiasi ostacolo e convinto che nella chiarezza e nell'unità ci sia la forza della sezione, mi auguro che questo programma possa essere brillantemente portato a termine.

6.Relazione dei Revisori dei Conti. Antonio Daminato dà lettura della RELAZIONE DEL COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI esercizio 1998. L'anno 1999 addì 1 del mese di Marzo presso la sede della Sezione A.N.A. di Conegliano, in Via Beccaruzzi, si è riunito il Collegio dei Revisori dei Conti, per il controllo contabile di fine esercizio ed approvazione del bilancio al 31.12.1998.Il Collegio dei Revisori dei Conti, riunitosi a norma dell'articolo 17 del Regolamento sezionale, per il controllo contabile di fine esercizio rileva una disponibilità finanziaria di Lit. 23.481.897, necessaria per far fronte agli impegni di spesa di competenza del 1998 da liquidare nel 1999 per un importo di 540.000 ed il rimanente per far fronte a alle spese straordinarie per la manutenzione della sede. Il Collegio analizza a campione la corrispondenza delle registrazioni contabili con le pezze giustificative DICHIARA  che i movimenti contabili analizzati corrispondono alle registrazioni contabili - che non ha rilevato alcuna anomalia contabile - il bilancio consuntivo rispecchia sostanzialmente il preventivo, fatta eccezione per la spesa straordinaria di S. Quirico, peraltro coperta da altrettante entrate - si sollecita il consiglio a provvedere alla nomina di un nuovo tesoriere, vista l'indisponibilità da tempo manifestata, seppur verbalmente, da quello in carica - si invita a migliorare il rapporto con gli istituiti di credito allo scopo di ridurre gli oneri bancari DELIBERA di approvare il bilancio al 31 dicembre 1998 così come redatto dal Tesoriere. I Revisori dei Conti Breda Carlo, Daminato Antonio, Battistuzzi Massimo.

7. Relazione sul periodico FIAMME VERDI. Renato Brunello: come abbiamo potuto constatare dalla relazione economica, appena esposta, FIAMME VERDI, nel 1998, è costato alla sezione Lire 5,594,201 in meno rispetto all'anno precedente, pur conservando i tre numeri, e con più pagine. Ciò è stato determinato dai seguenti motivi. Primo: più offerte, lire 1 mln circa; secondo: maggiori entrate dalla pubblicità, lire 3,5 mln; terzo: minore spesa sulla spedizione in abbonamento lire 1,5 mln. Mentre il costo della stampa in tipografia è rimasto pressappoco lo stesso dell'anno precedente. Questo per quanto concerne la parte economica. Riferendoci invece alla stesura delle cronache, alla redazione, noi facciamo del nostro meglio, non facciamo commenti; lasciamo a voi e ai lettori giudicare. Mi permetto solo, con la nostra modesta presenza, di avere leggermente progredito la pubblicazione, e cercheremo di farlo anche in futuro: perché chi si ferma è perduto. Sono graditi eventuali suggerimenti ed osservazioni, nonché collaboratori, per migliorare il periodico. Ringrazio coloro che offrono la loro attiva collaborazione, in particolare Gianfranco Dal Mas, Claudio Lorenzet, Steno Bellotto, Roberto Zava, Renzo Sossai, Luigi Maretto. Colgo l'occasione per complimentarmi con due nostri soci per l'ottima figura fatta con i loro racconti "Parole attorno al fuoco" sul tema "La montagna; vita, storia e problemi di ieri e oggi" organizzazione fatta dalla Sezione di Treviso: Essi sono il maestro Giorgio Visentin, 2° classificato, e il prof. Gianfranco Dal Mas, segnalato. A loro un bel applauso. I due racconti saranno pubblicati su Fiamme Verdi. Non è stato facile, neppure l'anno scorso, seguire le disposizioni di nuove leggi, leggine, decreti e ... de...cretini. Facciamo gli auguri a Fiamme Verdi e agli alpini della sezione di Conegliano.

8. Relazione sul G.S.A. Non essendo presente alcun rappresentante del GSA sezionale, peraltro impegnati con le gare, viene data lettura dei dettagli del bilancio.

9. Relazione sulla Protezione Civile. Giuliano Zanin: Amici Alpini, nel 98 il nucleo di P.C. sezionale ha partecipato a più manifestazioni: la 7a giornata di P.C. nazionale in programma il 29 marzo ci ha impegnati in 3 interventi: il primo nel torrente Crevada, il secondo nel torrente Lierza, il terzo nel torrente Fossadella. Il lavoro fatto è stato si utile, ma scarso per la latitanza di molti gruppi con i loro alpini. La settimana prima dell'adunata nazionale siamo intervenuti a Padova dove assieme alle Sezioni del Triveneto abbiamo trasformato una discarica di inerti in un parco, piantato 2500 piante, costruito viali, posti ristoro e giochi per bambini. Il Parco sarà chiamato "Parco degli Alpini". Il 1920 settembre con una squadra abbiamo partecipato alla manifestazione triveneta organizzata dalla Sezione di Basano. Nel pomeriggio si sabato abbiamo avuto anche la visita del Presidente Nazionale Parazzini e del nostro presidente Paolo Gai. La prima domenica di settembre eravamo presenti al Bosco delle Penne Mozze con la squadra sanitaria con tenda ed ambulanza. Per la cena di fine anno siamo stati ospiti nella sede del gruppo alpini di San Vendemiano, non numerosi, ma sempre i meio. Ringrazio ancora il capogruppo Cadorin. Per la giornata della P.C. nazionale del 28 marzo prossimo, l'intervento sarà fatto solo dagli iscritti alla P.C. sezionale con il completamento del lavoro nel torrente Lierza, lasciato a metà lo scorso anno. La causa del non coinvolgimento dei gruppi è dovuta al fatto che siamo venuti a conoscenza del tema proposta dalla sede nazionale all'ultimo momento e pertanto siamo impossibilitati ad organizzare altri lavori. La manifestazione del Triveneto sarà organizzata dalla Regione Veneto con la Regione Lombardia verso la fine di settembre. Alla fine di dicembre siamo stati iscritti nel registro del Volontariato Regionale, pertanto speriamo di avere per il futuro una più sentita collaborazione e disponibilità. Grazie.

Lino Chies: I lavori di Assisi sono stati portati a termine in 5 mesi. Ci siamo trovati ad operare in un monastero di clausura a contatto con delle persone che da anni non abbracciavano altre persone, se non le loro consorelle. Abbiamo familiarizzato molto bene con le sorelle. Gli alpini hanno dimostrato un savoir faire che non conoscevo. Sembravano cambiati, nessuno osava dire i soliti sproloqui, non c'erano discussioni fuori luogo, nessuna discussione di quelle che si sentono in osteria. Un grande elogio ai volontari per il loro modo di comportarsi e di vivere durante queste settimane. Chi verrà ad Assisi, all'inaugurazione, si potrà rendere conto con quale professionalità sia stato fatto l'intervento. Non abbiamo fatto i soliti getti, abbiamo recuperato qualcosa di stupendo che era assolutamente abbandonato, abbiamo ristrutturato dei locali che sono senz'altro il fiore all'occhiello del volontariato. Abiterei volentieri in queste stanze. Ringrazio pubblicamente quanti sono venuti a lavorare. Le ore non si contano, è stato fatto tutto a mano. Ringrazio anche quelli che sono stati a casa, perché comunque si sono dati da fare nelle retrovie durante tutta la settimana, per far trovare tutto quanto necessitava ai volontari. Grazie a tutti quanti hanno elargito contributi. La situazione finanziaria non preoccupa. Voglio ringraziare il Padre Eterno che ci ha aiutato, che ci ha protetto, ci ha dato la possibilità di fare i lavori senza avere infortuni in cantiere.

10. Determinazione della quota associativa per il 1999. All'unanimità si decide di lasciare invariata la quota associativa spettante alla sezione, fermo restando quanto deciso dalla sede nazionale.

11. Nomina di 10 delegati all'Assemblea Nazionale. Oltre al presidente di diritto, vengono nominati i seguenti alpini: Lino Chies, Enzo Faidutti, Dino Boscariol, Giovanni Mazzero, Pietro Masutti, Antonio Viezzer, Guido Martin, Antonio Mazzero, Tarcisio Bottecchia, Enzo Marchioni riserva.

12. Discussione ed approvazione delle relazioni.

Nicola Stefani: Ho constatato con dispiacere che nonostante i punti di riferimento della nostra sezione siano la protezione civile ed il gruppo sportivo alpini è mancata qualsiasi forma di relazione sull'attività del gruppo sportivo alpini. Credo che questo sia un sintomo molto preoccupante, è una delle cose che ci dovrebbe caratterizzare che ci dovrebbe aiutare a stare vicino ai giovani che dopo gli slanci iniziali è venuta meno. Ha perso la sua capacità e lo slancio che aveva acquisito nel corso dei primi anni di iniziativa. Sicuramente è una attività che deve essere recuperata a tutti i costi perché attraverso l'attività sportiva possiamo essere presenti nel territorio e possiamo fare opera di proselitismo con i nostri giovani, possiamo avvicinarli a quello che è il mondo, seppure a noi collaterale, delle forze armate, possiamo fargli apprezzare quello che è un aspetto che la nostra società sta eliminando delle sua costituzione mentale e dalla sua costituzione ovvero la disciplina ed il senso del dovere acquisito attraverso la fatica, acquisito anche l'obbedienza, un allenamento, una preparazione mentale, fisica psicologica che porti a rispettare il nostro prossimo come noi, attraverso anche il servizio militare, abbiamo imparato, seppur in minima parte, a fare. Il mio è un richiamo molto forte, affinché tutti i capigruppo, tutti i delegati si mettano una mano sulla coscienza e capiscano che quando arrivano gli stimoli o le richieste da parte della sezione di maggior unità e di maggiore disponibilità a lavorare anche sotto il profilo dell'avvicinamento dei giovani attraverso lo sport è necessario rispondere pena il nostro isolamento nei confronti di una classe essenziale per la nostra sopravvivenza. Per la protezione civile ha già fatto una relazione piuttosto precisa e puntuale sullo stato morale della protezione civile, il nostro delegato, e anche qui è fondamentale che tutti si operi non perché la NU.VOL.A. non sia passeggera, ma perché sia una NU.VOL.A. carica, disponibile e pronto in ogni situazioni, soprattutto presente all'interno territorio. La terza riflessione che vorrei fare è quella relativa al tema operativo che è stato lanciato quest'anno dall'associazione nazionale ovvero la riproposizione a tutti i livelli dei valori della leva non a discapito delle richieste che vengono dal nostro governo di potenziare il servizio militare volontario, non in antagonismo, ma solo per riaffermare che gli alpini hanno una loro matrice ben precisa. Noi abbiamo un radicamento nel territorio e nelle tradizione che è la nostra forza ed il nostro spirito. I nostri giovani devono sapere che non esiste solo il servizio volontario, che non esistono solo le alternative del servizio civile o dell'obiezione di coscienza ma devono sapere che esiste un modo efficace per acquisire quel centimetro in più che ti metta all'interno della società con serietà e con disciplina, ovvero esiste anche un servizio di leva fatto con coerenza, con onestà con serietà all'interno delle nostre brigate. Se sono quelle alpine, meglio, se per esigenze operative non potranno andare negli alpini vadano negli altri reparti, ma vadano a fare il servizio militare. E' un punto d'orgoglio per noi, è la necessità di riaffermare principi fondamentali che con l'andare degli anni tendono a sparire. Io mi sono fatto quest'idea: la nostra associazione, andando avanti, nel prossimo futuro, rimarrà forse uno pochi punti scoglio di quelle che erano le vecchie difese, in termini tecnico militari, che hanno salvato la nostra patria sul Grappa, sul Montello, sul Piave. Questi posti scoglio hanno avuto la funzione di non farsi travolgere dalla corrente impetuosa del nemico che avanzava e di rimanere una spina nel fianco al suo interno e nelle sue retrovie, per poi consentire al resto delle nostre forze di poter riguadagnare terreno. La nostra associazione ha questa funzione in un mare dove la calma è piatta e dove non c'è più la possibilità di emergere in nessuna forma, in nessuna maniera, dove i nostri nonni, i nostri genitori sono vituperati, dove si piange di più la morte di Lady Diana d'Inghilterra piuttosto che per i nostri veci o per i nostri cari, noi dobbiamo ribellarci. Dobbiamo costituire quel punto di riferimento per tutta la società, per la salvaguardia delle nostre tradizioni, della nostra gente e della purezza del nostro modo di comportarci.

Mario Luca: Io non volevo intervenire, però l'ultimo intervento mi ha sollecitato, nel senso che le problematiche a livello sezionale si calano sempre sui capigruppo. Io vorrei fare però oggi una considerazione proprio in questo senso. All'interno dei capigruppo, le considerazioni che oggi si richiedono sono state fatte, penso che tutti i gruppi all'interno loro cerchino di fare il massimo possibile in tutti questi frangenti. C'è però un qualcosa, che secondo me, manca all'interno della sezione e mi riferisco alla mancanza di collegamento tra consiglio e gruppi. Mi arrivano qualche volta delle lamentele: come mai i capigruppo hanno preso il sopravvento nei confronti del consiglio, vi assicuro che questo non è vero, anzi quelle riunioni dei capigruppo che sono state fatte fino ad adesso penso siano state delle riunioni costruttive nel risolvere tanti problemi sezionali. L'invito mio è che il consiglio sia punto di riferimento, per noi gruppi ma anche per la Protezione civile, il Gruppo Sportivo, perché se non c'è una programmazione, è chiaro che tutti noi siamo impegnati, e dopodiché cerchiamo di stare a casa il più possibile, però se esiste una programmazione vi assicuro che gli alpini, e questo lo ha dimostrato prima Lino Chies, che a sentirlo quasi mi cadeva una lacrima, Noi abbiamo delle potenzialità e lo abbiamo dimostrato in tutti i casi dove andiamo a fare delle cose che non si possono descrivere all'esterno, non siamo di risolvere problematiche o creare aggregazione tra i nostri gruppi, anche a livello coneglianese. Allora io chiedo un impegno alle persone che andremo oggi ad eleggere in modo che facciano una svolta, che facciano dei programmi seri, vedrete che le cose cambiano

Piovesan Walter: non ho alcun incarico in seno al mio gruppo che possa giustificare la mia candidatura, però sul mio cappello porto una nappina rossa del Battaglione Tolmezzo, della quale vado fiero, che mi permette di fare alcune considerazioni. Quel cappello che mi hanno appoggiato in testa anni or sono mi ha trasferito un insieme di regole ed insegnamenti che ancor oggi segnano il mio essere alpino. Credo fermamente che il rappresentante massimo della sezione cittadina debba essere un "collante" che unisce in uno solo tutti i gruppi facenti parte della sezione, con una presenza stimolante, costruttiva, e al bisogno anche critica, per far sì che quel cappello e quella penna siano sempre al primo posto nei pensieri di chi ci stima. L'intervento a San Quirico, fortemente voluto dalla presidenza e svolto nel migliore dei modi da un gruppo di alpini magistralmente coordinati dal geometra Lino Chies, ci deve far riflettere. Giustamente il sindaco della nostra città ha avuto parole di elogio per questa iniziativa ma, se un terremoto ha scosso la nostra proverbiale indole di disponibilità nei confronti dei fratelli meno fortunati, un altro terremoto sta scuotendo il mio animo alpino. La sezione conta circa 5000 soci divisi in vari gruppi, che fra loro difficilmente comunicano, abbiamo fatto di quella che era una sana competizione tra gruppi, un confine a volte difficile da superare. IL tradizionale silenzio che stendevamo sulle iniziative di volontariato, quasi a voler avvolgere in una leggera nebbia il nostro operare, improvvisamente è diventato una cassa di risonanza che ci fa sventolare ai quattro venti qualsiasi cosa venga fatta da un alpino o da un gruppo di alpini. Perché? Perché il presidente della sezione deve essere eletto in base al mantenimento di certi equilibri in seno alla sezione, perché ci nascondiamo dietro il paravento di un applauso per coprire cose che son certo scuotono anche le vostre coscienze alpine? La mia candidatura è stata posta per far sì che si vada alle urne per non nascondere ancora una volta il grande bisogno di aiuto che noi stessi abbiamo e per capire che solo da una sezione veramente unita possiamo attingere linfa vitale. Tutto qui. Grazie

Tutte le relazioni e i relativi bilanci sono stati approvati all'unanimità nel corso dell'assemblea.

13. Elezione del Presidente Sezionale Sono state avanzate le seguenti candidature: Comm. Paolo Gai, Walter Piovesan. Dallo spoglio delle schede risulta: Paolo Gai 116 voti, Nino Geronazzo 76 voti, Walter Piovesan 2 voti, bianche 1. Il presidente della Sezione è Paolo Gai.

14. Elezione di n. 7 consiglieri Si procede alla votazione per la sostituzione di 7 consiglieri scaduti: Martino Bertuol, Stefano Stefani, Gianfranco Da Dalt, Davide Tardivel rieleggibili, Silvano Armellin, Giuliano Zanin, Gilberto Loschi non rieleggibili. Risultato della votazione a scrutinio segreto. Aventi diritto 195, votanti 195, schede valide 187, bianche 8. Nino Geronazzo 169 voti, Andrea Danieli 155 voti, Giuseppe Cadorin 140 voti, Lauro Piaia 139 voti, Stefano Stefani 132 voti, Sergio Saccon 131 voti, Carlo Sala 130 voti, eletti. Francesco Tuan 95 voti, Igino Pizzinato 67 voti.

15. Elezione di n. 3 Revisori dei Conti effettivi e 2 supplenti. Vengono eletti per alzata di mano: Breda Carlo - M.O. Maset, Mirko De Nardi - Bibano, Massimo Battistuzzi - Orsago, Antonio Daminato - S. Maria, Paolo Da Ruos - Collalbrigo.

16. Elezione di n. 3 Probiviri. Vengono eletti per alzata di mano: Fiorenzo Carniel - San Fior, Lamberto Pillonetto - Sernaglia, Silvano Armellin - Città.

17. Elezione di n. 5 membri della Giunta di Scrutinio Vengono eletti per alzata di mano: Guido Martin - S. Fior, Antonio Oliana - Maset, Danieli Bruno - Susegana, Valerio Bortolotto - Città, Luciano Camerotto - Vazzola.

L'assemblea è sciolta alle ore 11,30, mentre lo spoglio delle schede votate per l'elezione dei consiglieri prosegue in separata sede.


LA FORZA DEI GRUPPI

GRUPPO SOCI AMICI   16 PIANZANO 128 11
1 BARBISANO 85 1   17 REFRONTOLO 151 10
2 BIBANO-GODEGA 213 46   18 SANTA LUCIA 231 57
3 CITTÀ 248 53   19SAN FI0R 265 47
4 COLLALBRIGO 133 18   20 SANTA MARIA 94 22
5 COLFOSCO 119 28   21 SAN PIETRO 83 7
6 COLFOSCO 68 19   22 SAN VENDEMIANO 279 23
7 CORBANESE 129 20   23 SERNAGLIA 258 39
8 FALZE' 153 7   24 SOLIGO 225 14
9 FONTIGO 71 7   25 SOLIGHETTO 132 5
10 GAIARINE 251 6   26 SUSEGANA 151 17
11 MARENO 227 4   27 VAZZOLA 137 15
12 OGLIANO 128 6   28 M. O. MASET 196 49
13 ORSAGO 111 8   29 CODOGNÉ 150 22
14 PARE' 175 18   30 PONTEDELLAPRIULA 104 42
15 PIEVE DI SOLIGO 222 20   Totale 4.917 641