PROTEZIONE CIVILE |
Dicembre 2000 |
14-15-16 APRILE 2000
Nell’autunno dello scorso anno, a San Vendemiano, è stata presentata all’intera Sezione, la
nuova struttura sezionale di protezione civile. Ai convenuti erano state
illustrate quali attività sarebbero state intraprese nel corso del 2000. Tra le
priorità: l’esercitazione triveneta,programmata in primavera a Feltre e
denominata “Feltria 2000 Via Claudia Augusta una strada antica alle origini
dell’Europa”.
Ci eravamo proposti
che per l’ appuntamento, dovevamo essere presenti con il maggior numero di
volontari, e con le squadre già costituite,sulla base delle disposizioni
impartite dalla sezione organizzatrice.
Con contatti
periodici con la Sezione di Feltre, sono stati curati attentamente tutti i
particolari, niente è stato lasciato al caso.
La nostra Sezione,
a Feltre, si è presentata per l’esercitazione con 62 volontari, suddivisi per
esperienza professionale in quattro squadre operative, ognuna delle quali
composta da 11 volontari. Ad ogni squadra sono state affiancate da due
componenti della squadra sanitaria, cinque uomini e tre donne, con al seguito il
necessario per il primo pronto soccorso.
Per Feltre, sono
state organizzate tre partenze: la prima nel primo pomeriggio di venerdì 14
aprile, con il compito di montare anche le tende per il ricovero dei volontari e
preparare logisticamente il campo. Operazione portata a termine sotto un furioso
temporale estivo.
La seconda colonna
partiva nel tardo pomeriggio di venerdì, infine la terza partiva sabato 15
aprile all’alba da Pieve di Soligo, in tempo per essere presenti all’alza
bandiera delle sette.
Hanno voluto essere
presenti anche volontari con più di settanta anni, animati da un profondo
spirito alpino, pur consapevoli di non avere alcuna copertura assicurativa.
Con loro c’era
anche un volontario ancora convalescente dai postumi di una operazione
chirurgica: a loro è stato assegnato il compito di “piantoni” al campobase.
L’esercitazione
è iniziata alle ore 15.00 di venerdì 14 aprile, con l’arrivo all’area
d’Amico dei nuclei sezionali. Alle 21.00, presso la sede della Comunità
Montana Feltrina, con un “briefing” (anche gli alpini si sono inglesizzati),dei
responsabili sezionali di protezione civile. Nel corso della quale sono state
impartite le ultime disposizioni.
Nel corso
dell’incontro il relatore ha dichiarato che solo due sezioni del triveneto
erano presenti con le squadre già composte: Vicenza e Conegliano. Una piccola
soddisfazione per il nucleo, in quanto, uno degli obbiettivi posti è stato
centrato.
Sabato, sveglia
alle sei seguita dall’alzabandiera alle sette. Subito dopo sono state formate
le colonne per numero di cantiere, accompagnate nei posti di intervento da
alpini della sezione di Feltre.
Due squadre, una
con specialità boschiva e l’altra con attitudine edile, nel comune di Santa
Giustina (cantieri 6 e 7);altre due con le stesse caratteristiche, nel comune di
San Gregorio, a quasi 750 metri su livello del mare (cantieri 21b e 22).
Nonostante la fitta
nebbia che ci ha fatto compagnia per tutto il giorno e con frequenti piovaschi,
sono state ripulite da rovi e sterpaglie, stradine,ora percorribili per
passeggiare nel verde intenso della vegetazione alpina.
Sono stati rifatti
muretti di contenimento a secco,posti ai bordi delle strade,e sono stati
liberati i piastri di ponti da ramaglie di alberi e da rifiuti,accumulati nel
tempo che ostruivano naturale deflusso dell’acqua.
Sono stati
ripristinati i caratteristici lavatoi in pietra alimentati da acqua di sorgente
,tipici delle zone montane,e lasciati all’abbandono. Nel passato venivano
utilizzati per dissetarsi, o per far bere il bestiame. Dalle donne come
“lavatrice” o, per attingere l’acqua per i fabbisogni della casa.
Una breve pausa a
mezzogiorno per il pranzo, chi in cantiere,altri presso accoglienti sedi di
gruppo. Poi tutti al lavoro fino a sera.
In programma nella
giornata di sabato anche prove specifiche di interventi di protezione civile.
Alle scuole medie
di Santa Giustina,si è svolta la simulazione della evacuazione di una scuola,
alla quale hanno partecipato tutti gli alunni.
L’esercitazione
consisteva nel far uscire tutti gli studenti, raggrupparli per classi di
appartenenza in una zona sicura,quindi,verificare che tutti fossero presenti.
Alla prova è stata
ipotizzata la scomparsa di persone,per la ricerca sono entrare in azione le unità
cinofile,che in breve tempo, hanno individuato i dispersi.
La prova è
riuscita perfettamente nonostante la pioggia. Ha assistito alla prova anche il
nostro Coordinatore Nazionale Antonio Sarti, che ha, inoltre, fatto visita ai
volontari impegnati nei cantieri, intrattenendosi come è sua consuetudine per
scambiare due parole con loro.
Sempre in
calendario per sabato a Lentiai, la prova di antincendio boschivo, coordinata
dal Corpo Forestale Dello Stato.
Gradita la visita
al campo base del Presidente Nazionale Parazzini, sabato sera, il quale era
dispiaciuto per non poter essere presente domenica alla conclusione della
manifestazione per impegni assunti in precedenza.
Nel pomeriggio, il
Presidente della Sezione Gai, che, nella mattinata di sabato ha presenziato a
Udine al cambio del comandante della Brigata Julia, è venuto a trovarci. Accompagnato dalla
signora Afra, si è trattenuto con i volontari fino a tarda sera. Il Presidente
inoltre, ha accompagnato a casa un volontario che nel pomeriggio di sabato è
stato colto da un leggero malore,con molta probabilità causato da una
congestione, il volontario ha lamentato, inoltre un dolore ad una gamba, e,
quindi è stato prontamente accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale
locale, per gli accertamenti. Fortunatamente non è stato rilevato nessun
trauma, è stato trattenuto in osservazione per alcune ore, e successivamente in
serata è stato dimesso.
Domenica di buon
ora è stato smantellato il campo, questa volta senza pioggia: per fortuna era
uscito il sole. Sono stati caricati
i mezzi, alle 9 l’alzabandiera, poi la messa delle palme celebrata al campo. Al termine della
cerimonia religiosa, tutti i 2000 partecipanti alla esercitazione si sono
spostati nella zona della stazione ferroviaria per l’ammassamento.
Quindi la
tradizionale sfilata per le vie di Feltre, una sosta in una piazza ,dove le
autorità locali, si sono alternate al microfono per i tradizionali saluti.
Per alcuni
volontari l’esercitazione di Feltre, non era finita, ma è continuata nei
giorni successivi, per lavare tende,gli automezzi e per sistemare le
attrezzature utilizzate.
Andrea Danieli