VOGLIAMO VIVERE I NOSTRI VALORI |
Dicembre 2000 |
Che strano, sarà per via di Internet, di queste nuove vie che si aprono sul mondo
per tutti con poca spesa e in pochi secondi, ma io comincio, a volte, a sentirmi
un po' vecchio.
Tuttavia, sia beninteso, un po' per carattere, un po' per ottimismo, un po' per l'amore
della mia famiglia, non sento crescere in me alcuna paura. Certo si fatica a
correre come i tempi, e io che ho la barba bianca (si vede che il bianco mi va
per in giù perché i capelli li ho ancora neri), fatico forse di più, ma
almeno ci provo a star dietro alla rapidità di tante mutazioni sociali.
Ricordate? ... sembra ieri che il telefonino fosse un lusso irraggiungibile,
oggi lo regaliamo a Natale ai nipotini, nostra moglie ce l'ha già.
Tutto ciò innesca i miei pensieri. Non saranno mutamenti troppo rapidi? Non andranno
a scapito di qualcosa? Non saranno guidati? E se sono guidati, sono guidati dal
progresso o dal denaro?
Questa spirale così veloce non ci allontana però dai valori più cari che da
sempre nutriamo, dai sentimenti vissuti nella nostra gioventù, dal godere ancor
oggi di quelle tradizioni che, io ho 48 anni, da sempre ci riempiono il cuore.
Chissà ... talvolta penso a che cosa sono oggi gli Alpini, e se viviamo davvero
ancora quella “alpinità” che è uno stile di vita che tanto mi ha dato, e
che a qualcuno dà noia.
E sì, via, non nascondiamocelo, a qualcuno dà noia. E sono anni, non è
che sia una novità.
Non ricordate che le adunate di 340.000 alpini vengono relegate da tanto tempo
ormai a 10 secondi sui telegiornali televisivi, come fossimo solo “tanti ma
scontati” personaggi che camminano insieme?
E non avete mai notato che da qualche anno nei programmi leggeri ci raffigurano,
per tentativo di spregio, sempre col fiasco in mano?
No, Cari, non ci stiamo proprio ... che valori ci propongono in cambio dei nostri
che non sono solo amicizia e Fratellanza, ma anche il concetto di identità
nazionale e di quel “sacro dovere” che l'articolo 52 della Costituzione ci
suggerisce di svolgere prima di divenire sani capifamiglia e lavoratori?
Io credo invece che facciamo un po' di timore, perché siamo tanti e ci vogliamo
bene, ma abbiamo anche la coscienza di aver fatto molto spesso, per il sociale e
per l'altrui, più di un Governo nazionale, qualsiasi sia il colore di quel
Governo.
E allora non ci stiamo proprio alle proposte che mirano a farci credere che senza
il senso di Patria e di identità nazionale saremo ugualmente prestigiosi; noi
Alpini apriremo, lo so già, i cuori alla globalizzazione, non guarderemo certo
noi i colori della pelle o gli idiomi diversi, ma desideriamo, anzi pretendiamo,
che ci vengano ancora lasciati vivere i nostri valori.
Di essi siamo, da un'infinità di anni, tutori convinti e sinceri.
E se non ci fossero più quel valori, ci mancherebbero come un amico che non c'è
più, come un figlio che lascia la casa. Vivremmo con un vuoto dentro.
La naia, la leva, la vogliono togliere.
Ma che bell' “avvio” che era, con le sue fatiche dure ma vissute sempre tra
amici, con i suoi sudori giustificati da speranze e sentimenti positivi, che
bell’ “avvio” entrare già “allenati” e più maturi e più consci di
farcela, a vent’anno, nel mondo del lavoro!
Io credo che sia così, cosa volete ... e sarà difficile farmi cambiare idea.
Almeno per altri 48 anni. Che fa 96.
Poi .... vedremo!.
Renzo Frusi