MARIO DE MARCHI |
Giugno 2001 |
La nostra sede sezionale è come un porto di mare: chi va, chi viene, chi arriva e
chi parte e non si rivede più, secondo gli avvicendamenti cui ognuno è
costretto dalle proprie vicissitudini, dalla propria storia, tutti impegnati a
rincorre inconsapevolmente il proprio destino.
Ma può anche accadere che uno in sede ci arrivi e vi rimanga… 35 anni.
Come Sante Mario De Marchi, il taverniere. Sì, perché rimanere in una
taverna per 35 anni significa che uno si è guadagnato il titolo di
"taverniere" per l'eternità. Lo ha fatto per due volta al giorno
dedicandosi con passione, meritandosi il rispetto di tutti e la grande stima dei
Presidenti Curto, Vallomy, Basso e Gai. Il suo costante impegno e la sua
disinteressata dedizione gli sono valsi anche l'onorificenza di "Cavaliere
al merito della Repubblica", conferitogli dal Presidente Pertini nel
1985.
Mario De Marchi va ad
ingrossare la schiera di quegli alpini (e sono tanti, una miriade nella Sezione
e nei nostri Gruppi, una miriade corposa e silenziosa) che costituiscono la
grande ricchezza della nostra Associazione: una schiera di uomini che ci
consente di affermare che tra i valori dell'alpinità c'è anche quello, quanto
mai prezioso in questa nostra particolare epoca, della gratuità.
Mario è stato ringraziato dai suoi Alpini nel corso dell'ultima cena sezionale.
Un po' di malcelata commozione nel ricordare che quello era il suo terzo
"congedo", dopo quello di naia nel 1954, dalla Cadore, e quello della
pensione. I ricordi di tanti anni di presenza in sede sono riaffiorati vivi e si
sono velati anche di malinconia al pensiero di tutti coloro che il tempo si è
portato con sé. Le vicende sezionali degli ultimi sette lustri Mario De Marchi
le ha vissute tutte e di alpini ne ha visti passare per Via Beccaruzzi. Ragion
per cui la sua testimonianza è di quelle che contano. E la testimonianza più
interessante è che anni fa la nostra sede era frequentata solo da veci, mentre
ora è affollata anche da tanti giovani. Sarà anche destinata a scomparire…
ma intanto possiamo dire che con gli anni l'Associazione Alpini si è
ringiovanita.
E con questo messaggio di speranza i ringraziamenti a Mario De Marchi da parte
di tutta le Sezione.
Dal Mas Gianfranco