ASSEMBLEA SEZIONALE DEI DELEGATI


Giugno 2002

Il nuovo presidente: ANTONIO DAMINATO

Il giorno 3 marzo 2002, presso l'Auditorium Dina Orsi, alle ore 9,00 si riunisce, in seconda convocazione, l'assemblea dei delegati.

1. Verifica Poteri. Viene data lettura del verbale della riunione della Commissione Verifica Poteri, svoltasi il 25 febbraio 2002. Il numero dei soci dell'anno 2001 è di n. 4849 e il numero dei delegati è di 193. Gli amici iscritti sono 732. I delegati ammessi e che costituiranno l’assemblea sono 193.

2. Nomina del presidente dell’assemblea, segretario, scrutatori.
Viene proposto quale presidente dell’assemblea il sindaco Floriano Zambon, che viene confermato con votazione palese.
Viene nominato segretario dell’assemblea Claudio Lorenzet.
Dopo una breve introduzione da parte del presidente dell’assemblea si procede quindi alla nomina degli scrutatori: Fabio Martinelli, Andrea Todeschini, Silvano Miraval, Giuliano Tardivel.

3. Lettura ed approvazione verbale assemblea precedente.
Si dà per letto il verbale della precedente assemblea, già pubblicato sul giornale sezionale Fiamme Verdi di giugno 2001, che viene approvato all'unanimità.

4. Relazione morale per l'anno 2001 a cura del presidente comm. Paolo Gai.
Come di consueto apriamo questa Assemblea con i saluti e, per tradizione, il primo saluto è rivolto al Tricolore, la nostra Bandiera. Ricordiamo tutti i caduti in guerra e per cause di servizio, tutti i nostri soci alpini che, purtroppo, ci hanno lasciato per raggiungere il Paradiso di Cantore.
Vi chiedo un attimo di raccoglimento.
Porgo un saluto cordiale di benvenuto alle Autorità qui presenti che ci onorano della loro graditissima presenza, ai Signori Sindaci. Un caloroso saluto al nostro Presidente Nazionale dott. Parazzini e a tutto il Direttivo Nazionale. Un saluto al Generale Comandante le Truppe Alpine, a tutti gli ufficiali, sottufficiali e Alpini in armi, e a tutti quelli che si trovano in missione di pace all'estero, e in particolare a quelli che sono partiti per l’Afganistan. Voglio fare un saluto anche al Comandante del contingente italiano a Kabul, il colonnello degli Alpini Giorgio Battisti. E, non da ultimo, al Signor Presidente dell’Assemblea, ai Signori Consiglieri Sezionali, Capigruppo e Delegati.
Le attività svolte nell’anno 2001 dalla Sezione di Conegliano sono state parecchie, vorrei citarne alcune, le più importanti:
Le riunioni del Consiglio Direttivo.
Le riunioni del Consiglio con Capigruppo.
27 gennaio Il giuramento a San Zenone degli Ezzelini
24 febbraio: Riunione dei Presidenti del Triveneto a Marostica,
25 febbraio: Assemblea della sezione di Feltre
21 aprile: Giuramento a Montebelluna
28 e 29 aprile: Inaugurazione della sede del Gruppo Maset di Conegliano
19 e 20 Maggio: abbiamo partecipato all’Adunata Nazionale a Genova. La nostra Sezione come sempre, si è distinta, compatta e ordinata, proprio come Dio comanda, naturalmente accompagnati dalla nostra Fanfara Alpina e dall’impegno di tutti partecipanti alla sfilata; mi auguro che anche alla prossima Adunata Nazionale di Catania si faccia altrettanto bene.
27 maggio: Raduno sezionale a Farra di Soligo con l’inaugurazione della nuova sede del Gruppo. E’ stata una bellissima festa e una cerimonia altrettanto bella. Complimenti al Gruppo di Farra della Sezione di Valdobbiadene.
10 giugno: Raduno Triveneto a Bolzano.
17 giugno: Sezione di Belluno per l’80° di fondazione.
Subito dopo l’Adunata di Genova, abbiamo aderito alla raccolta degli zaini alpini per i bambini dell’Africa, contenenti alimentari a lunga conservazione, giocattoli e cancelleria varia.
9 agosto: in Kossovo è successa quella grave tragedia con la morte di due alpini che sono saltati dall’elicottero all'altezza di circa 50 metri, forse per errore o per un comando sbagliato.
11 agosto: a Cison di Valmarino, su invito dell’Amministrazione comunale, presso la sede municipale, è stato conferito un riconoscimento alla memoria ai famigliari dei fondatori del Bosco delle Penne Mozze, a Mario Altarui, Giulio Salvadoretti, Marino dal Moro e Marcello De Rosso.
2 settembre: L'annuale pellegrinaggio al Bosco delle Penne Mozze, con la commemorazione ufficiale fatta da Beppino Prisco, Medaglia d’argento al valor militare e reduce di Russia, che purtroppo a dicembre è andato avanti per raggiungere il Paradiso di Cantore.
L’11 settembre è una data che resterà nella storia e nella memoria di tutti noi. Condanniamo profondamente questi terroristi e sequestratori senza scrupoli, che si sono abbattuti sulle torri gemelle di Nuova York e sul Pentagono, seminando morte e distruzione, facendo migliaia di vittime tra le quali anche tanti nostri concittadini e alpini.
30 settembre: Sezione Cadore a Calalo: Inaugurazione della nuova sede sezionale.
6 Ottobre: Riunione dei Presidenti a Soave, Verona.
13 Ottobre: Giuramento a Vittorio Veneto.
14 Ottobre: Treviso 800 di fondazione della Sezione.
24 Novembre: Banco Alimentare. Raccolta presso supermercati di generi alimentari a lunga conservazione da destinare ai poveri e alla gente bisognosa. Questa iniziativa ha avuto un'ottima riuscita.
1° Dicembre: Feltre. Rientro dalla Bosnia dei volontari Reggimento Alpini e cambio Comandante del 7°
20 Gennaio: Anniversario della battaglia di Nikolajewka a Solighetto.
26 Gennaio: Valdobbiadene. In Piazza Marconi hanno giurato volontari di ferma annuale del 7° reggimento Alpini di Feltre e 1'8° Reggimento Alpini Cividale. Questo giuramento è stata una grande soddisfazione per tutti noi Alpini.
Sono stato presente a tantissime altre manifestazioni che qui non ho nominato solo per motivi di tempo, tutte importanti e alle quali ho portato la partecipazione di tutta la Sezione.

Adesso vorrei ringraziare tutte quelle persone che mi sono state vicine, non solo durante il 2001. ma in tutti sei anni della mia Presidenza. Ringrazio vice Presidenti e tutto il Consiglio Sezionale.
Grazie ai Responsabili dello sport e della Protezione civile, al Direttore delle Fiamme Verdi e suoi collaboratori, alla Fanfara Alpina e a quanti si sono resi disponibili. Un doveroso grazie all'Ufficio di Segreteria per il lavoro che svolge con attenzione e precisione. Un particolare ringraziamento lo faccio ai Capigruppo che sono la colonna portante della nostra Associazione.
Voglio ancora aggiungere che di questi sei anni della mia Presidenza, il primo periodo è stato un po’ duro per me, perché c’erano alcune cose che non andavano per il verso giusto, ma pian piano, superate le prime difficoltà ho ingranato la marcia giusta; tanto per fare un esempio: ho trovato la cassa della Sezione in deficit, mentre ora la consegno in attivo.
Il secondo periodo è stato molto più proficuo e sono stati realizzati importanti e splendidi lavori. Lavori fatti con la collaborazione del Consiglio e di tanti Gruppi, mettendo anche in ballo la mia responsabilità personale: Assisi, Gubbio, Mareno di Piave, le Mura del Castello di Conegliano, la Nostra Sede, sono tutti fiori all'occhiello della nostra Sezione. Devo dire però che un po’ di amaro mi rimane in bocca a causa del comportamento di alcune persone che non hanno capito lo spirito delle mie iniziative. Ma. nonostante questo, io mi ricandido.
Grazie a chi mi dà ancora fiducia e grazie due volte a quelli che non mi vogliono più. !!!
Concludo questa mia breve relazione salutandovi tutti e ringraziandovi nuovamente per avermi aiutato e nel frattempo anche sopportato.
VIVA L'ITALIA … VIVA GLI ALPINI

5. Relazione finanziaria 2001.
Battista Bozzoli: “Il risultato dell’anno appena concluso, si può definire, dal punto di vista finanziario, sicuramente positivo.
C’è qualche grossa differenza, su alcune voci, tra il consuntivo e quanto era stato previsto, ma di fronte ad un Bilancio di previsione che, utilizzando il fondo cassa degli anni precedenti, era a pareggio, ci troviamo invece con un non trascurabile avanzo costituito dal saldo dei CCB e dalla cassa. Analizzando le varie voci troviamo: Tesseramento circa 1 mln in più; Materiale istituzionale meno 220.000; Taverna, incasso meno 320.000; Fiamme Verdi spesa di 820.000 in più; Protezione civile, 7.200.000 in meno; G.S.A 1.000.000 in meno: Attività sezionali 5 mln in meno; Utenze 200.000 in più; Tasse e assicurazioni 1 mln in più; Spese postali 700.000 in più; Manutenzione sede 5.400.000 in meno; Acquisto e manutenzione macchine ufficio 800.000 in meno; Fondo spese straordinarie (Catania) 600.000 in più.
Allo Stato Patrimoniale troviamo: sulle “Attività” le somme dei depositi bancari, il saldo cassa ed i crediti verso i Gruppi riguardanti le quote stabilite per sostenere la spesa della Fanfara a Catania; in “Passività” troviamo il debito verso la Sezione di Belluno per saldo quote Catania ed il Fondo spese istituzionali che in sostanza è il Patrimonio netto della Sezione al 31/12/2001.
Come avrete notato, non troviamo più la voce “crediti verso istituzioni” né “debiti verso terzi per lavori mura”. La cifra era di 40 mln in attivo e di 40 mln in passivo. I revisori dei conti hanno giudicato irrilevante per la stesura del Bilancio 2001 che la cifra sia diventata 30 e 30, perché il risultato è sempre il pareggio. In realtà abbiamo ricevuto dal Comune 29.975.000, ne abbiamo spesi 24. I 6 restanti sono stati messi in bilancio consuntivo 2001 come elargizione, pareggiando la cifra.
Sento il dovere di ringraziare il geom. Giordan che ha tenuto sempre sotto pressione il comune, per chiudere questa storia infinita.
Poi ‘è l'inventario di tutto ciò che appartiene alla Sezione, acquistato (tessere, distintivi,
bicchieri, presepio, ecc) o ricevuto in donazione al quale è stato un valore simbolico.
Le cifre, aride e nude, cospicue od irrisorie, rappresentano il lavoro continuo e costante, durante l’anno, di Claudio, Mirko e mio.
Sono state controllate dai Revisori dei Conti e mi sembrano chiare e comprensibili.

6. Bilancio di previsione per il 2002.
Bozzoli: su incarico del presidente vi espongo il bilancio preventivo. ...

7. Relazione dei Revisori dei Conti.
Massimo Battistuzzi: “Il giorno 9 Gennaio 2002, si è riunito il Collegio dei Revisori dei Conti, presso la sede della Sezione ANA di Conegliano, per i controlli contabili di fine esercizio.
E’ stato eseguito un controllo accurato di molteplici voci attive e passive e relative pezze giustificative.
Il controllo ha evidenziato la corrispondenza esatta tra le stesse.
E’ stato adottato il metodo del campione rappresentativo.
Alla luce di quanto esposto
DICHIARA che
- i movimenti contabili analizzati corrispondono alla documentazione
- non sono state rilevate anomalie contabili.
- il Bilancio Consuntivo rileva un miglioramento della disponibilità finanziaria di Lire 1.948.474.
DELIBERA di approvare il Bilancio al 31/12/2001, così come redatto dal Tesoriere.
I Revisori dei Conti: Antonio Daminato, Paolo Da Ruos, Massimo Battistuzzi”.

8. Relazione sul periodico FIAMME VERDI.
Renato Brunello: Confrontando, il consuntivo economico del 2001 con quello dell'anno 2000, appuriamo un costo maggiore per la Sezione di lire 2.645.160. Ciò è stato determinato dai seguenti motivi:
Primo, dal maggior costo della stampa (L. 3.450.000) causa il maggior numero di pagine del periodico. Secondo: l’obbligo di spedizione dei giornali chiusi nel cellofan (costo circa 400.000 lire). Più soddisfacenti le entrate. Abbiamo avuto un introito maggiore di offerte (1.220.000 lire ), mentre abbiamo avuto un calo di 300.000 lire sulla pubblicità. Tra l’altro voglio ricordare che la spedizione all’estero in busta chiusa costa 3.300 lire.
Non possiamo fare che ipotesi per il futuro. Se le cose andranno come in passato, e cioè se la pubblicità e le offerte saranno le stesse il costo di Fiamme Verdi per la Sezione rimarrà quasi invariato. Praticamente il giornale è venuto a costare alla Sezione per la stampa e spedizione di 12.000 copie circa (2 numeri) lire 1.150, contro le 930 lire del 2000. Viceversa, togliendo le entrate, sarebbe venuto a costare ogni giornale lire 2.040 nel 2001 e lire 1.735 nel 2000. Questo per quanto riguarda la parte economica. Per quanto concerne la parte redazionale, in contenuti appaiono ricchi, corretti, e le argomentazioni buone. E se vogliamo fare dei paragoni con altri periodici alpini, possiamo affermare, senza presunzione o immodestia, che Fiamme Verdi è senza dubbio uno dei migliori periodici alpini.
Probabilmente, a mio avviso, bisognerà essere più pratici, meno prolissi, nella ricerca di argomenti che interessino tutti Soci, stampando anche con un corpo più grande.
E’ doveroso da parte mia, e da parte della Sezione, ringraziare tutti color che hanno operato per la buona riuscita del periodico. Un particolare riconoscimento a Gianfranco Dal Mas, straordinario sotto tutti gli aspetti, impeccabile nel redigere gli articoli, sempre più ne è protagonista, come il compianto Mario Altarui ”sa fare di conto e scrivere”. Quindi Claudio Lorenzet, il mago del computer, Steno Bellotto, Enzo Faidutti, Renzo Sossai, Giorgio Visentin e tutti coloro che ci hanno mandato materiale utile. Non bisogna mai ritenersi completamente appagati, ma cercare di migliorare o quantomeno conservare il prestigio acquisito. Pertanto abbiamo bisogno della collaborazione di tutti i soci ed anche degli amici, della Protezione Civile e del G.S.A. Do. Dobbiamo rivelare le nostre opere di solidarietà, le nostre iniziative che coinvolgono la comunità in cui viviamo. Siamo disponibili a raccogliere suggerimenti, critiche soprattutto se costruttive. Prima di chiudere permettete che io ricordi, per chi non lo sapesse, che quest’anno festeggio le nozze d’argento con Fiamme Verdi: infatti sono trascorsi 25 anni da quando presi in mano il periodico, che compie 41 anni. Facciamo, infine, gli auguri a FIAMME VERDI, che sia il portavoce dei propri soci, che sia l’organo informativo e formativo della nostra Sezione, e viva finché vi sarà un Alpino.

Presidente: Relazione sempre puntuale. Mi unisco a quanti apprezzano questo giornale, perché ricco di contenuti con un’impostazione grafica gradevole; vero portavoce dell’attività e della vita sezionale di Conegliano.
 
9. Relazione sul G.S.A.
Michele Pilla per voce del segretario: “Non è facile predisporre la relazione del G.S.A. per quest’anno, non tanto per le attività svolte (molto poche) ma soprattutto per quello che riguarda il futuro.
Dopo aver a lungo pensato (qualche anno) sia io (Michele) che Silvano abbiamo deciso di chiudere la nostra attività e questo a causa di altri impegni che entrambi ci siamo presi.
Abbiamo anche creduto che non valesse la pena riaffiliarsi alla Federazione di corsa orientamento sostenendo un costo superiore alle 500 mila lire per partecipare a due o tre gare in una stagione.
Quest’anno, per quanto riguarda l’attività' sportiva sono stati fatti i Giochi della Gioventù in collaborazione con l’Ufficio Sport del Comune, un ringraziamento a quanti come al solito ci hanno dato una mano (gr. Parè, gr. Città, gr. Maset ed altri) ed il Trofeo Sezionale di Bocce organizzato da Egidio MORBIN come sempre molto bravo e attivo e dal Gruppo MASET. Buona la riuscita grazie anche alla castagnata offerta dal Gruppo, un plauso a loro ed un ringraziamento anche a Mario BATTISTELLA per la sensibilità che dimostra ogni anno nell’onorare la memoria dell’indimenticabile comm. ALFREDO, sostenendo il torneo. Altro non si è fatto.
Anche in campo nazionale, dopo un avvio stentato alla fine degli anni ‘80 il G.S.A. è sparito, lasciando in giro per l’Italia qualche gruppo che difende i colori delle varie Sezioni nelle più svariate discipline, ma non è una cosa capillare, si tratta per lo più di compagnie di amici marciatori, sciatori, tiratori e quant'altro. Un po' come era nato nel lontano 1989 il nostro G.S.A. formato grazie ad un gruppo di ragazzi dai 20 ai 30 anni che si sono fusi insieme con lo scopo di svolgere e far svolgere attività sportiva; purtroppo con il passare degli anni, uno dopo l’altro, come succede in tutte le compagnie questi si sono dileguati e si è giunti alla situazione odierna.
La ricetta per il futuro, a nostro avviso, non è molto semplice, bisognerebbe innanzitutto trovare una persona con disponibilità di tempo che si occupi a largo raggio dell’attività sportiva in seno alla Sezione e non il solito consigliere delegato allo sport (serve a ben poco); ricercare gruppi di persone che pratichino la stessa disciplina (per esempio il gruppo bocce Morbin & c.) per formare dei gruppi omogenei che possano partecipare alle varie discipline e che siano possibilmente anche in grado di gestirsi. Come detto sopra non è cosa semplice”.
 
Presidente: credo che l’attività della Sezione per il 2002 debba essere incentrata anche sulla riattivazione di questo gruppo che ha saputo nel tempo non soltanto essere appagante per i soci.
Le gare di orienteering sono estremamente importanti per i bambini delle scuole. Sarebbe un peccato che questa esperienza si concludesse. Dovrà essere un impegno forte del nuovo consiglio dare impulso e nuova linfa affinché anche questa parte dell’attività associativa abbia la sua dignità.

10. Relazione sulla Protezione Civile.
Andrea Danieli: Esercitazione Triveneta di protezione civile del 6/7 aprile 2002. Comincio con il complimentarmi con tutti componenti del nucleo sezionale per il modo con il quale stanno svolgendo i compiti assegnati, dal logistico al sanitario, alla squadra radio. Un ringraziamento per la collaborazione al presidente sezionale, ai consiglieri sezionali, alla segreteria, ai capigruppo, a tutti componenti il comitato organizzatore e al gruppo di lavoro che sta curando la parte pubblicitaria e a tutti gli alpini di supporto che parteciperanno attivamente all’esercitazione.
Ricordo che a questa esercitazione sarà impegnata l’intera sezione: molti alpini che non sono inseriti nei ranghi della protezione avranno l’opportunità di vedere all’opera e lavorare assieme alle tute arancioni; nel contempo contribuiranno concretamente in attività sociali di pubblica utilità per le comunità del coneglianese. Gli alpini dei nostri gruppi, lavorando con i volontari e ospitandoli nelle proprie sedi avranno l’opportunità di stringere nuove amicizie con alpini provenienti da altre sezioni.
Nel futuro, credo, non sarà facile ripeterla. Pertanto vi chiediamo il dovere e l’interesse per il buon nome e l’immagine della sezione far tutto il possibile perché riesca al meglio. Questa avventura, iniziata ufficialmente nel gennaio dell’anno scorso, con la consegna i comuni del programma e dell’invito a partecipare, se non ci fosse stato l’intervento del sindaco alpino di Conegliano Floriano Zambon che ha riunito in municipio a Conegliano i sindaci, nel luglio scorso, ora non staremo qui a parlarne.
Dei 17 comuni invitati, 16 hanno aderito, ad esclusione di Godega per cause di forza maggiore, in quanto il comune è commissariato. Ai comuni si è aggiunta la provincia di Treviso che ha aderito favorevolmente patrocinando e finanziando l’opera: proprio ieri l’assessore Napetti ha ufficializzato la cifra di 30987 Euro. I contributi che verseranno i comuni variano dai 2 ai 20 mln di Lire. Anche la Regione Veneto è intenzionata a dare il suo contributo.
Proprio ieri nella sala concessa dalla Dama Castellana si è riunita la commissione tecnica dei responsabili dei nuclei sezionali della protezione civile del Triveneto. Erano presenti anche persone della sede nazionale, Bergamaschi, Labuniani e altri, i quali si sono complimentati per il sito internet, che è davvero interessante. L’incontro è servito a definire i particolari.
Per il momento sono più di 1200 i volontari, 20 da Bolzano, 250 Belluno, 170 Feltre, ecc. Oltre alle sezioni del Triveneto, con molta probabilità parteciperà anche la sezione di Roma con 10 volontari. A questi si aggiungono circa un centinaio di volontari tra ex carabinieri e i radioamatori che nella giornata di sabato cercheranno di fare i collegamenti nelle strade.
Alcune sezioni arriveranno con squadre di volontari specializzati: Belluno e Feltre con unità antincendio, Vicenza con unità sanitarie e di pronto soccorso, composta da medici, paramedici e da 2 ambulanze, più la squadra di soccorritori di Carmignano di Brenta. Treviso arriverà con i cinofili, Verona con tre ambulanze e le unità anfibie, i sommozzatori, i cinofili; dalla Lombardia arriverà Lampugnani che con Baldovin di Belluno e Felice Dal Bo attiveranno la maglia radio. Sempre dalla Lombardia arriverà una squadra di antincendio boschivo. Dal Piemonte una squadra di rocciatori che effettuerà una delle due prove tecniche in programma domenica.
Come tradizione vuole, la riunione si è conclusa con il rancio alpino presso la sede del gruppo M.O. Maset. Grazie per l’ospitalità
Cantieri: un grosso lavoro e minuzioso lavoro è stato svolto dall’instancabile Toni Speranza, coadiuvato dal gruppo dei tecnici, ha seguito con grande professionalità tutta la fase della preparazione dei cantieri con il costante contatto con gli uffici tecnici dei vari comuni, ha redatto i rapporti, suddiviso le squadre di volontari sulla base delle esigenze riscontrate La più grossa concentrazione di volontari (circa 7-800) sarà sul fiume Monticano e suoi affluenti: infatti sarà ripulito l’alveo del fiume dalla vegetazione cresciuta in modo anomalo. Dal sopralluogo fatto con geom. Di Lelio del magistrato alle acque, a prima vista, non ci sono concentrazioni di immondizia, ma ci sono però alberi di grossa taglia cresciuti quasi a filo d’acqua, alcuni dei quali sul punto di cadere nel fiume, Per questo intervento saranno interessati 6 comuni: Tarzo, San Pietro di Feletto, Conegliano, S. Lucia di Piave, Mareno di Piave, Vazzola.
A San Fior e a San Vendemiano la pulizia dei due canali che attraversano il territorio dei due comuni. Per questi interventi, chiedo la collaborazione ai capigruppo, affinché avvertiate i frontisti.
Altri interventi su opere di pubblica utilità come recupero di fontane, muretti a secco, strade, recinzioni ed altro, saranno eseguiti a Conegliano, Refrontolo, Pieve di Soligo, Farra di Soligo, Susegana, Codognè, Gaiarine, Orsago e Sernaglia per un totale di 22 cantieri. Con questo intervento faremo qualcosa di utile e di significativo per le nostre comunità, motivo questo per partecipare attivamente in maniera numerosa all’esercitazione; inoltre sarà motivo di orgoglio per tutti gli alpini della sezione far bella figura con le altre 24 sezioni e la Presidenza nazionale.
Prove tecniche: nella giornata di sabato 6, ci saranno anche quattro prove tecniche: a San Vendemiano verrà simulata l’evacuazione di una scuola con la partecipazione attiva di insegnati e alunni. Interverranno la squadra sanitaria e le unità cinofile. La stessa prova sarà ripetuta a Refrontolo. A Pieve di Soligo la prova di antincendio boschivo, tempo permettendo anche l’elicottero dell’antincendio boschivo. Due prove a Conegliano dove vedremo all’opera le squadre di rocciatori. Al campo base in occasione della visita di una scolaresca di Godega, la squadra sanitaria e l’unità cinofila eseguiranno una prova di soccorso e ricerca persona.
Nel Piave tutte le unità cinofile effettueranno una prova di recupero persone onde testare le qualità dei cani.
Il campo base sarà a Godega presso l’area fieristica. All’interno del campo oltre alle tende dei volontari troveranno posto tutte le altre strutture: la tenda comando che ospiterà il centro coordinamento e gestirà ufficio informazioni, la postazione radio, l’unità di pronto soccorso
Per sabato sera è previsto il concerto degli ex coristi della Julia. Domenica, dopo la Messa e lo smontaggio del campo ci sarà il trasferimento a Conegliano per la sfilata, rientro a Godega per il rancio, consegna degli attestati per i volontari, discorsi ufficiali da parte delle autorità
Per ufficializzare la manifestazione, sabato 23 marzo, in sala consiliare a Conegliano, inviteremo i giornalisti della carta stampata e alcune emittenti televisive alla conferenza stampa.

Cosa abbiamo fatto l’anno scorso:
Gran parte del tempo è stato destinato alla preparazione dell’esercitazione.
In aprile siamo stati presenti alla festa sezionale del Gruppo M.O. Maset.
A metà anno 15 volontari coordinati da Benedosso hanno partecipato alla manifestazione organizza dalla Provincia di Treviso.
Due squadre di protezione civile, senza le tute, sono state a Gubbio per la recinzione del monastero: anche in questo caso è stato determinante l’apporto di Toni.
Costituzione squadre comunali ANA: incontro con sindaci San Vendemiano, Susegana e Pieve di Soligo; siamo sul punto di arrivo. Non sarebbe male costituire anche a Conegliano costituire la squadra comunale ANA.
Giovedì 31 gennaio, in Regione ho rappresentato il presidente alla firma della Convenzione tra Regione e ANA. La nuova convenzione è stata firmata per l’ANA, dal Presidente Parazzini e, dall’Assessore Giorgetti per la Regione Veneto.

SITUAZIONE ATTUALE DEL NUCLEO:
Cosa dire del Nucleo Sezionale, intanto i numeri, su un totale di oltre 5.000 soci i volontari sono circa un centinaio, il 2 % dell’intera forza della Sezione. Se facciamo il confronto con altre Sezioni, i numeri sono diversi per esempio: Belluno dispone di 650 volontari, Feltre con meno di 4.500 soci ha oltre 500 volontari, senza contare altre Sezioni che con poco più di 2000 soci, hanno il proprio nucleo composto di oltre 100 unità: speriamo che l’esercitazione serva anche per incrementare le adesioni.
Il gruppo e’ molto affiatato, dove regna l’armonia, non esistono beghe o contraddizioni, composto da alpini con la a maiuscola, che sanno fare gruppo, l’espressione della vera alpinità.
I volontari dove hanno operato, si sono sempre distinti, mai hanno contestato un ordine, sempre rispettata la gerarchia e, altra cosa molto importante, tenendo sempre alto il nome della Sezione.
Da Milano sono sempre arrivati elogi per il comportamento dei nostri volontari, mai una volta è giunta segnalazione che qualcuno si sia comportato male o abbia protestato per il compito che gli veniva assegnato: l’intera Sezione deve andarne fiera.

CONCLUSIONI
In tutte le cose che si fanno, c’è sempre un inizio e una fine, non fa parte sicuramente del mio stile continuare a fare sempre le stesse cose, anche perché sono convinto che i cambiamenti rinnovino l’ambiente.
Persone nuove portano idee nuove e nuovi stimoli e, credetemi che in Sezione, ci sono delle persone che meritano sicuramente di essere premiate per profuso lavoro fatto.
Pertanto, sempre ammesso di essere rieletto, questo però spetta a voi deciderlo, alla prima riunione del Consiglio Sezionale, se mi sarà riproposto di continuare a condurre il nucleo di Protezione Civile non lo accetterò, dopo l’esercitazione credo sia giusto, che siano altri a guidare il gruppo, come ho detto prima io sono per i cambiamenti, non per la staticità.
Concludo con un ringraziamento e con un consiglio: per primo ringrazio tutti gli alpini della Protezione civile Sezionale per la stima e per la serietà con la quale hanno sempre lavorato, il consiglio: qualcuno dovrebbe prenderli d’esempio.


Presidente: la manifestazione di quest’anno, credo rappresenti il giusto l’epilogo di un percorso di crescita della protezione civile nell’ambito dell’associazione. Sono convinto che questa manifestazione lascerà il segno nella comunità. L’intervento fatto nel 95 nel Monticano è ancora ben presente nei cittadini di Conegliano, ma anche agli alpini che hanno partecipato. Ricordo che da una finestra sul Ponte di San Martino spuntò spontaneamente un lenzuolo con la scritta “grazie alpini”: è stata la cosa più bella di quella giornata. E’ la testimonianza che i cittadini si accorgono di quello che stiamo facendo. Sono certo che le amministrazioni che hanno accettato di partecipare a questa iniziativa tutte assieme abbiamo colto l’importanza di questa grossa manifestazione

11. Determinazione della quota associativa per il 2003.
Il Consiglio Direttivo si era espresso per lasciare invariata la quota. L’assemblea approva all’unanimità.

12. Nomina di 10 delegati all'Assemblea Nazionale. Oltre al presidente, membro di diritto, vengono nominati: Enzo Faidutti (Pieve di S.), Luigi Battistuzzi (Orsago), Giuliano Zanin (Vazzola), Antonio Viezzer (Soligo), Giuseppe Grosso (Collabrigo), Carlo Zoppas (Città), Paolo Da Ruos (Collalbrigo), Dino Boscariol (Mareno) Ferruccio Dorigo (Pieve di S.), Flavio Fregolent.
L’assemblea approva all’unanimità.

13. Discussione ed approvazione delle relazioni.
Lauro Piaia, per voce di Barro Silvestro: Anche quest’anno gli Alpini della Sezione A.N.A. di Conegliano, in particolare il Gruppo Città, il Gruppo m.o. Maset, quello di Collalbrigo, di Parè, di San Vendemiano, di Solighetto hanno dato la loro attiva collaborazione alla iniziativa “BANCO ALIMENTARE” nata in Italia nel 1989. E’ una Fondazione che sorta in America nel 1967 e sviluppatasi successivamente in Europa, opera allo scopo di raccogliere le eccedenze di produzione, agricole e dell’industria specialmente alimentare. Quanto raccolto viene ridistribuito ad Enti che si occupano di assistenza ed aiuto ai poveri, agli emarginati, secondo un preciso Statuto. Ed ancora, nella giornata dedicata nel corso dell’anno, al BANCO ALIMENTARE, chi si reca presso i Supermercati che aderiscono alla iniziativa, trova dei Volontari - nel caso nostro, Alpini - che gli consegnano delle borsette particolari per la raccolta della solidarietà e le può riempire con generi alimentari. Tutta la raccolta viene rigorosamente depositata successivamente presso i Centri di Raccolta Regionali che provvedono alla distribuzione sul territorio. Attualmente in Italia ce ne sono 17.
Il BANCO ALIMENTARE poggia tutta l’attività nel dono e nella condivisione. Tutto quello che è stato raccolto in quantità sorprendente dai nostri Alpini, (più di otto tonnellate di merce), cui hanno collaborato altre Associazioni, nella giornata di sabato 24 Novembre scorso, nei 9 Supermercati aderenti, in città e periferia, lo abbiamo consegnato al Centro di Distribuzione di Udine.
L’adesione dell’Associazione Nazionale Alpini, alla iniziativa della giornata della “COLLETTA ALIMENTARE” è stata approvata nella seduta del consiglio Nazionale del 18/09/1999, precisando che tale coinvolgimento, rappresentava il primo gesto di solidarietà nazionale, in cui ricorreva l’80° di fondazione dell’A.N.A. Nel dare comunicazione di tale particolare iniziativa il Consiglio Direttivo invitava noi Alpini, ad indossare il cappello alpino durante i lavori della giornata. Questa operazione di comune accordo si svolge unitamente alla Compagnia delle opere, (non-profit), ed alla Società di S. Vincenzo De Paoli.
Desidero sottolineare che l’incarico affidatomi di coordinare tale raccolta, mi ha tanto gratificato, non solo perché i nostri Amici Alpini si sono impegnati con generoso entusiasmo ma va anche sottolineato, che la nostra gente ha accolto di buon grado l’iniziativa e si è dimostrata veramente generosa e compiacente. Dato lo scopo benefico di questa COLLE1TA ALIMENTARE, è auspicabile che continui nel tempo, che altri Supermercati vi aderiscano, ma soprattutto che altri Gruppi della nostra Sezione, offrano la loro generosa disponibilità, a tale iniziativa.
Questo è l'invito che mi permetto di rivolgere a tutta l'assemblea.

Andrea Danieli: in merito a Fiamme Verdi, auspico che la Sezione si candidi ad ospitare i giornalisti alpini.

Enzo Faidutti: Desidero esprimere il mio apprezzamento per la relazione di Danieli in merito alle attività della Protezione civile. Ha messo in evidenza lo spirito di collaborazione che è proprio di coloro che operano in quella sezione. Dico questo perché negli ultimi tre anni in cui io ho partecipato alle vita di questa sezione ho assistito a molti episodi, a battaglie per le cariche, ad aspirazioni frustrate, attività per la gestione del potere, mentre lì abbiamo visto una attività improntata a uno spirito di collaborazione. Credo che sia necessario riproporsi in termini di coscienza e di responsabilità, nel rispetto delle coscienze e dei diritti di tutti; è necessario trovare gli uomini per il superamento delle divisioni e per riproporre l’arte di stare insieme e il pudore dei sentimenti; è necessario ritrovare la fede nei valori perduti e nel senso della gioia della vita di ogni giorno. Il nostro statuto al punto 2 recita: Art. 2. - Associazione apartitica, l’Associazione Nazionale Alpini si propone di: tenere vive e tramandare le tradizioni degli Alpini, difenderne le caratteristiche, illustrarne le glorie e le gesta; rafforzare tra gli Alpini di qualsiasi grado e condizione i vincoli di fratellanza nati dall’adempimento del comune dovere verso la Patria e curarne, entro i limiti di competenza, gli interessi e l’assistenza; favorire i rapporti con i Reparti e con gli Alpini in armi; promuovere e favorire lo studio dei problemi della montagna e del rispetto dell’ambiente naturale, anche ai fini della formazione spirituale e intellettuale delle nuove generazioni; concorrere, quale Associazione volontaria, al conseguimento dei fini dello Stato e delle pubbliche amministrazioni in materia di protezione civile in occasione di catastrofi e di calamità naturali. Per il conseguimento degli scopi associativi l’Associazione Nazionale Alpini si avvale in modo determinante e prevalente delle prestazioni personali, volontarie e gratuite dei propri soci.
Abbiamo fatto molto per aiutare i vivi e onorare i morti. Non sempre ci ricordiamo però dei nomi dei morti. L’onore che dobbiamo dare a quelli che ci hanno preceduto con il loro esempio nelle attività in armi è stato forse stato leggermente dimenticato a favore delle attività operative. Sono oggi a proporvi i nomi delle medaglie d’oro che sono onorate nella sezione di Conegliano: magg. Sante Dorigo, serg. Luigi Spellanzon, serg. Giovanni Bortolotto, cap. Pietro Maset, che mi è particolarmente caro perché ha compiuto la sua attività terrena combattendo sulle montagne del Friuli. Vorrei leggervi anche i nomi delle medaglie d’oro della Julia: molti sono figli di questa terra. Vorrei raccomandarvi il concetto di fedeltà, è la fedeltà che indica il valore delle cose e il prezzo che ci costano. Lo stesso si dica nei confronti della libertà.
Se una libertà non costa non ha neanche valore.
Non c’è prezzo che paghi la libertà e quando la libertà non costa tu non solo non la sai apprezzare, ma non la sai neppure usare e subito la perderai.
Tu credi di essere libero e invece …
E’ la fedeltà che mi inserisce dentro il fiume della tradizione.
Ora più si è tradizionali più si è rivoluzionari.
E’ come vivere nel giardino della memoria e non tagliare con le proprie radici ma sentirsi scorrere nelle vene la linfa delle fonti.
Più si risale alla fonte più si scorge la continuità della storia. il fiorire sempre fresco della speranza. Per questo non bisogna mai essere astorici.
Chi non è fedele rischia di inaridirsi e di essere senza futuro
Concludo con le parole di Padre David Maria Turoldo: l’ideale di tutta la mia vita fu quello di scrivere e testimoniare, tanto da fratello di chi crede, quanto fratello di chi cerca, consapevole che il Signore fu buttato fuori dalla sinagoga perché laico, ma portato a morte dalla sua stessa fede.

Silvano Armellin: A seguito del compito svolto nel collegio dei probiviri, voglio rendere nota l’esperienza fatta. Credo che nello statuto ci siano piccole o grosse carenze sul modo in cui sono convocate, verbalizzate le assemblee dei gruppi. Ci vuole un aiuto della segreteria per ricondurre tutto in egual modo. Il rispetto delle formalità fa si che non ci siano poi successive discussioni.
Il 1° maggio c’è la Marcia di primavera. Regaliamo una bella giornata ai bambini de “La nostra famiglia”. Invito tutti i gruppi a partecipare.
Decennale della Madonna della neve: ammirazione per il lavoro che fanno gli alpini con l’apertura domenicale, apprezzamento dei visitatori per il restauro operato.

Egidio Morbin: Ringrazio per gli apprezzamenti al comitato bocce. Ricordo che bisogna organizzare il 12° Trofeo Bocce 2002 se possibile con la partecipazione di altre sezioni limitrofe. I gruppi richiedano per tempo la gara. Il comitato bocce è a disposizione. Bisogna incrementare la partecipazione, non tutti i gruppi sono presenti.

Valter Piovesan: Mi è difficile leggere quei pochi appunti che mi ero scritto dopo aver sentito parlare il Sig. Faidutti. Sono passati tre anni dall’ultima elezione del Presidente e noto con amarezza che nulla è cambiato. Le richieste ed i consigli avuti dall’assemblea sono rimasti lettera morta. Sempre a distanza di tre anni ho sentito parlare di schieramenti pro o contro l’attuale presidente e di gente disposta a rinunciare o ad accettare incarichi, in funzione del risultato di queste elezioni. Perché sig. Presidente la sua candidatura è così chiacchierata? E quanto conta per Lei questa poltrona? Sono domande che nascono spontanee a qualsiasi alpino qui presente, anche a quelli schierati a suo favore, e alle quali, credo, difficilmente avremo una riposta chiara.
Credo sia giunto perciò il momento di dare una “virata brusca”. Credo che altra gente, forse più umile, ma certamente più disposta, sia pronta a prendere per mano la sezione e riportarla “tutta unita” ad essere d’esempio prima di tutto a se stessa. Credo di interpretare il pensiero di molti di voi quando dico che la presenza del titolare in mezzo agli operai crea un rapporto, che lavorando gomito a gomito, non può che essere costruttivo. Il mio Presidente iol’ho visto alle Penne Mozze, l’ho letto su qualche giornale, l’ho visto all’Adunata Nazionale, l’ho ascoltato ai Forti di Osoppo.
Poi ho sentito dire dal mio capogruppo che si ricandidava ed allora come tre anni fa ho deciso di rifarlo anch’io. Vi assicuro che mi sono chiesto il perché, mi sono chiesto per chi, e mi sono chiesto per cosa e l’unica risposta che mi ha soddisfatto fino in fondo era racchiusa in una sola parola “disponibilità”, voglia di coinvolgere tante Penne nere in opere di bene senza sbandierarlo ai quattro venti o a farlo scrivere su tutti i giornali. Voglia di fare per gli altri, usando del sano antagonismo esistente fra i gruppi in maniera da ottenere sempre il risultato migliore.
Oggi, purtroppo, e l’ho sentito nelle parole di alcuni di voi, questo è pura utopia, per i motivi che i capigruppo qui presenti conoscono certamente meglio di me. Però se un lumicino di speranza si vede ancora, farò di tutto per tenerlo vivo ed alimentarlo fino a quando essere alpini avrà ancora un valore, e fino a quando una penna sarà piantata su un cappello. Vorrei che questa piccola luce potesse ancora indicare la via giusta, potesse dare serenità e tranquillità nelle scelte che andremo a fare, che possa ricordare ai capigruppo di Soligo e di Gaiarine, di San Fior e Susegana, di Fontigo e di Mareno che fanno parte della stessa Sezione e che solo questo è importante per loro. Che il volto che andranno a dare a questo o a quel candidato varrà per quel momento, poi quello che avrà più voti sarà il Presidente di tutti e non di una sola vallata o fazione di questa associazione.
Ieri sera, scrivendo questi appunti, ho pensato che a volte noi usiamo la penna per scrivere frasi sciocche, inutili, a volte piene di egoismo, a volte da essa scendono invece frasi dolci, d’amore e di rispetto, ma ritengo che una Penna sola possa scrivere “Storia – solidarietà – altruismo” e lo possa scrivere per anni senza mai fermarsi: e questa è la penna che ho sul cappello, perché attinge l’inchiostro da un serbatoio senza fine che voglio chiamare “cuore alpino”. Si!!! Cuore alpino che batte vigoroso nei nostri petti come una sinfonia le cui note sono state scritte da chi è andato avanti, con naturalezza e semplicità e si aspetta da noi un’esecuzione sempre all’altezza. “Tasi e tira”, “Mai daur”, “O là o rompi” non sono slogan di qualche battaglione appesi nella nostra taverna alpina, ma oggi più che mai, sono moniti da seguire e sui quali riflettere attentamente.
Questa città, che ha avuto l’onore di veder nascere tra le sue mura il 3° rgt artiglieria, il 6° ed il 7° rgt alpini, ha oggi l’onere di dimostrare ancora una volta che essere alpini è essere umili, schivi e semplici, ma soprattutto uniti nel dare.
Io chiedo di esprimere un voto di maggioranza affinché da questa assemblea esca una nuova persona con tutti i poteri possibili per far sì che la nostra sezione sia un fiore all’occhiello per la sede nazionale.

Nino Geronazzo: Ho pensato che era doveroso prendere la parola come vicepresidente uscente. Mi sento un po’ tirato per i capelli dai due interventi che mi hanno preceduto, anche se di questi interventi condividiamo i contenuti. Una cosa non posso condividere, visto che da 20 anni, e molti di voi da molti più anni, vivo la vita associativa: in questa sezione non ho mai colto particolari litigiosità, particolari arrivismi, particolari voglie e sete di potere; ci possono dei problemi che sono problemi di ogni associazione sana. La nostra è una sana, bella sezione e sempre lo sarà.
Ma che mi si venga a dire da parte di chi non partecipa alla vita associativa e che non ha mai partecipato, che all’interno della nostra compagine ci sono delle corse alla poltrona, permettetemi di dire che da alpino questo non lo accetto. Ringrazio il presidente Gai. Tre anni fa ci siamo forse ritrovati in una situazione di tensione. Io sono convinto che l'impegno del presidente Gai sia stato innegabile, come è stato innegabile l’apporto di noi tutti alla sua persona nell’interesse superiore della sezione. Ringrazio il presidente Gai per tutto quello che lui ha saputo e voluto dare. E’ chiaro che lo ha fatto sulla base di quelle che erano le sue possibilità, ha tirato il carro nel migliore dei modi. Vi invito a fare un applauso al presidente Gai.
C’è sempre in una associazione il momento passare il testimone. So che questo costa al presidente Gai. Se questo è il momento di passare il testimone, cerchiamo di farlo come associazione nazionale alpini nel migliore dei modi. Non dobbiamo arrivare ad elezioni che siano sinonimo di spaccatura. L’elezione è un momento altamente democratico. L’invito che io faccio è quello di arrivare ad un eventuale passaggio di testimone all’alpina. Devo ringraziare i 30 capigruppo che a settembre 2001 mi chiedevano di prendere questo pesante zaino della presidenza; non trovavo però giusto prendere sulle spalle uno zaino sapendo poi di doverlo passare continuamente ad altri.

Conclusa la fase di dibattimento si passa all’approvazione delle relazioni che sono approvate all'unanimità

14. Elezione Presidente Sezionale
Risultato scrutinio: aventi diritto 193, votanti 192, maggioranza assoluta 97.
Schede valide 191, bianche 1.
Hanno ricevuto voti: Antonio Daminato 97, Paolo Gai 87, Nino Geronazzo 6, Valter Piovesan 1.
Viene proclamato Presidente Antonio Daminato.

15. Elezione di n. 7 consiglieri
Si procede alla votazione per la sostituzione di 7 consiglieri scaduti: Nino Geronazzo, Iginio Pizzinato, Andrea Danieli, Lauro Piaia, Sergio Saccon, Carlo Sala, Giuseppe Benedosso, tutti rieleggibili.
Risultato della votazione a scrutinio segreto.
Aventi diritto 193, votanti 189, schede valide 188, bianche 1.
Hanno ricevuto voti:
Nino Geronazzo 182, Andrea Danieli 169, Carlo Sala 165, G.Battista Bozzoli 136, Sergio Saccon 133, Giuseppe Benedosso 111, Iginio Pizzinato 110, Silvano De Luca 106, Lauro Piaia 89, Valter Piovesan 4, Carlo Breda 3, Paolo Gai 1.

16. Elezione di n. 5 membri dei Revisori dei conti:
Paolo Da Ruos, Massimo Battistuzzi, Carlo Breda, Mirko De Nardi, Michele Pilla, sono eletti con voto palese unanime.

17. Elezione di 3 Probiviri
Fiorenzo Carniel, Lamberto Pillonetto, Silvano Armellin, sono eletti con voto palese unanime.

18. Elezione di 5 membri della Giunta di Scrutinio
Valerio Bortolotto, Luciano Camerotto, Bruno Danieli, Guido Martin, Antonio Oliana, sono eletti con voto palese unanime.

19. Elezione di 5 membri della Commissione Verifica Poteri Claudio Bernardi, Antonino Cais, Paolo Da Ruos, Emilio Maschietto, Franco Zanardo, sono eletti con voto palese unanime.
L'assemblea è sciolta alle ore 12,00
Conegliano, 3 marzo 2002