I VENT'ANNI DEL CENTRO DI MARENO | 
    
	![]() Giugno 2002  | 
  
![]() La Direttrice Gigliola Gasati porge gli auguri  | 
  
![]() Il sindaco Floriano Zambon (di profilo) ricambia gli auguri  | 
  
![]() Alcuni ospiti dell’Istituto  | 
  
![]() L’emblematico Endrin dirige un spontaneo coro  | 
  
![]() Il presidente Antonio Daminato ricambia gli auguri  | 
  
![]() Il cap. Giacomo Soravia, dopo la benedizione impartita dal vescovo Eugenio Ravignani, taglia in nastro inaugurale  | 
  
![]() La folla assiste all’inaugurazione dei locali del laboratorio  | 
  
![]() Il presidente Giacomo Vallomy porge il saluto della Sezione e consegna ufficialmente il fabbricato all’Istituto  | 
  
Il 18 dicembre 2002, appuntamento al Centro di
Lavoro Guidato de “La Nostra Famiglia a Mareno di Piave, per il tradizionale
scambio degli auguri natalizi.zi.
La numerosa delegazione degli Alpini era guidata da Antonio Daminato, presidente
della sezione di Conegliano e vedeva la presenza di numerosi rappresentanti dei
gruppi, di “veci” e “bocia”. Era presente anche il presidente della
conferenza dei sindaci dell’Ulss 7 l’alpino Floriano Zambon.
Ad accogliere gli Alpini – molti dei quali attivi nel volontariato presso lo
stesso centro – Gigliola Casati, responsabile de “La Nostra Famiglia”,
Eros Donadi, coordinatore del centro, ed i 40 utenti della vivace realtà di
Mareno di Piave.
Gigliola Casati ha ricordato come il 2002 veda Mareno fare memoria dei
vent’anni dalle origini e l’incontro – quasi immediato – con gli Alpini
che si fecero poi carico dell’ampliamento del centro inaugurato in occasione
del 60° della sezione Ana di Conegliano.
“Il nostro grazie agli Alpini è iniziato allora ed è continuato in tutti
questi anni – ha detto Gigliola Casati – e spero continui ancora per i
valori che condividiamo e per l’attenzione alle persone più indifese”.
La struttura – inaugurata nella sua dimensione attuale nel 1985 – ospita
oggi 40 utenti e, in attesa dell’avvio del progetto di ampliamento per il
quale si stanno cercando risorse ed opportunità, vede anche la parziale
utilizzazione di una palazzina adiacente.
Antonio Daminato ha voluto ricambiare gli auguri sottolineando come sono gli
Alpini a ringraziare gli utenti, gli operatori, i volontari del Centro di Lavoro
Guidato per ciò che fanno e ciò che sanno essere dentro la nostra società.
“Noi ci sentiamo di casa in questa realtà 
e non mancheremo, nell’anno europeo per le persone disabili che si
celebra nel 2003 ed in vista dell’80° della sezione in programma nel 2005 –
ha detto Daminato – di considerare con attenzione come intervenire perché
l’impronta alpina caratterizzi anche il futuro di questo Centro per persone
diversamente abili che qui conducono esperienze di vita e di serenità”.
Floriano Zambon, presidente della conferenza dei sindaci ha voluto segnalare
come aveva vissuto la nascita di Mareno, secondo centro per disabili adulti dopo
quello di Conegliano, ed il suo ampliamento ad opera degli Alpini, quale risorsa
per la comunità e per le persone che frequentano queste strutture.
“Lo scorso anno abbiamo dato una sede nuova al primo di questi centri in via
Piovesana a Conegliano, nel 2003 che si caratterizza per essere un anno di
attenzioni alle persone disabili – ha sottolineato Zambon – potremmo
valutare come dare una migliore struttura a questa realtà di Mareno di Piave
per la quale i sindaci hanno sempre avuto una attenzione particolare”.
Stefano, a nome degli utenti del centro ha poi voluto ringraziare gli Alpini per
“fare famiglia” con gli utenti di Mareno di Piave. Ha poi consegnato a tutti
gli Alpini un calendario che ricorda le tappe di vita del Centro “Angelo e
Teresa Vendrame” lungo vent’anni di presenza nel territorio.
Un brindisi ed una cantata alpina in compagnia ha concluso l’incontro.
In precedenza al presidente della sezione Ana ed al sindaco Floriano Zambon era
stato brevemente illustrato il progetto di ampliamento che si vorrebbe poter
cantierare entro il 2003 quale anno europeo dedicato alle persone disabili e
magari inaugurare in occasione dell’80° della sezione Ana di Conegliano.
Tale iniziativa verrà portata dal presidente alla attenzione della sezione
Alpini per le opportune valutazioni.
Il Centro di Lavoro Guidato di Mareno di Piave< viene costituito per decisione
  dell’Associazione “La Nostra Famiglia” il 10 gennaio 1982, ed entra in
  funzione nelle settimane successive, ospitando i primi dieci utenti in regime
  di convenzione con la locale ULSS. Dopo il centro di Casa Fenzi è la seconda
  struttura diurna per disabili adulti nel territorio.
  
  Nasce in un ex laboratorio artigianale ristrutturato,
  grazie alla generosità dei signori Angelo e Teresa Vendrame, in località
  Bocca di Strada, via Ungheresca 64, comune di Mareno di Piave. Il progetto si
  realizza in una struttura – nata con caratteristiche di sperimentazione –
  in analogia ad esperienze di comprovata validità all’epoca già
  funzionanti a Como ed a San Vito al Tagliamento.
  
  E’ rivolto a soggetti che, comunemente, non
  appartengono alla fascia di coloro che sono preposti alla attività
  lavorativa, ma che sono in grado, in base all’andamento rilevato in fase di
  riabilitazione, di realizzare un sufficiente apprendimento lavorativo
  nell’ambito dell’esercizio delle autonomie possibili.li.
  Nel novembre del 1982 è già attivo anche il primo
  gruppo di volontari che opera in stretta connessione con gli operatori del
  centro e con gli utenti, facendo rete con il territorio.
  
Nel 1984 il Centro Sperimentale di Lavoro Guidato di
  Mareno di Piave viene segnalato come esperienza significativa nell’ambito di
  un progetto pilota della Regione Veneto in ordine ai problemi
  dell’inserimento lavorativo dei disabili. Viene pubblicato uno studio,
  redatto dalla dr.ssa Alda Pellegri, nel quale si precisano e si ridefiniscono
  scopi e caratteristiche del Centro.
  
  Nel 1985 grazie all’intervento ed alla partecipazione
  attiva dell’Associazione Nazionale Alpini, sezione di Conegliano, il Centro
  viene ampliato e dotato di due ampi fabbricati comunicanti che permettono di
  aumentare gli spazi a disposizione degli utenti sia per le attività
  produttive che per le attività di socializzazione e di relazione con il
  territorio. Il carattere sperimentale si conclude e l’esperienza è
  considerata consolidata.
  
Si arriva così fino ai giorni nostri, operando in
  regime di convenzione con la locale ULSS che contempla, fino al 1998, la
  presenza di n. 30 utenti, ampliata a 41 nel 2000 nell’ambito di un programma specifico.
  
  Il Centro è aperto a giovani con disabilità di varia
  natura e grado che non possiedono i requisiti comunemente richiesti per
  l’inserimento in corsi professionali comuni o che da questi sono stati
  esclusi perché non idonei, dopo un periodo di frequenza, o da altri giovani
  che, pur avendo frequentato corsi professionali speciali o comuni, non hanno
  potuto raggiungere una qualifica o un grado sufficiente di professionalità
  per un inserimento diretto nel mondo del lavoro.
  
  Il Centro rappresenta anche un “intervento ponte”
  tra la formazione professionale e l’inserimento lavorativo diretto nel mondo
  del lavoro. Si tratta pertanto di un particolare tipo di “formazione in
  situazione” ai fini dell’inserimento dei disabili nel mondo del lavoro in
  ambiente comune.
  
Il Centro ha un’utenza che continua ad essere seguita
  costantemente dall’equipe pluridisciplinare e multispecialistica del
  Presidio di riabilitazione “La Nostra Famiglia” di Conegliano sia sotto
  l’aspetto medico-riabilitativo che psicologico e sociale, al fine di
  mantenere e potenziare i livelli di autonomia raggiunti.
  
  L’equipe di Conegliano in stretta connessione con il
  team degli operatori del Centro di Mareno di Piave, definisce ed aggiorna le
  linee del progetto individuale, ne persegue l’attuazione e lo sottopone a
  valutazione e verifica. Tutto questo avviene in uno scambio costante con
  l’utente e la sua famiglia, dei cui bisogni, orientamenti, richieste,
  attese, si tiene conto così come se ne valorizzano proposte e disponibilità.à.
  
L’attività del Centro – che si svolge dal lunedì
  al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00 per 45 ore settimanali – avviene
  in concertazione con la Direzione dei Servizi Sociali, settore handicap età
  adulta, dell’ULSS 7.
Con il lascito testamentario dei signori Angelo e
  Teresa Vendrame – 1998, perfezionato a fine 1999, – oltre al laboratorio
  artigianale del 1982, ampliato nel 1985, e spazi annessi, che già
  costituivano il Centro di Lavoro Guidato di Mareno di Piave, sono arrivati in
  dotazione patrimoniale: il complesso residenziale costituito da una palazzina
  con tre appartamenti e gli spazi scoperti annessi, ed un ulteriore ampio
  terreno.
  E’ in tale contesto che si ipotizza il progetto
  complessivo: ampliamento del Centro di Lavoro Guidato, trasformazione della
  palazzina con i tre appartamenti lasciati liberi dagli inquilini in comunità
  alloggio per disabili adulti per il “dopo di noi, durante noi” a cura
  dell’associazione dei genitori, sistemazione del terreno circostante.e.
Il progetto complessivo del centro “Angelo e Teresa
  Vendrame” si colloca in via Ungheresca 64, località Bocca di Strada, comune
  di Mareno di Piave.
  Si tratta oggi di un’area di 9.971 metri quadrati.
  Attualmente mq. 644 sono coperti dagli edifici
  esistenti, mentre 9.327 mq. costituiscono l’area scoperta, adibita per circa
  800 mq. alla viabilità interna ed ai parcheggi.i.
  L’edificio che ospita il Centro di Lavoro Guidato (già
  attivo, come si è visto prima, per l’accoglienza diurna) è su una
  superficie attuale coperta di 474 mq. per un volume di 1.845 metri cubi.
  L’edificio con tre appartamenti, insiste su una
  superficie di 170 mq. Gli appartamenti sviluppano una superficie complessiva
  di 415 mq ed un volume di 1.328 metri cubi.
  Attualmente due dei tre appartamenti sono utilizzati
  provvisoriamente dalle attività del Centro di Lavoro Guidato in attesa
  dell’ampliamento di quest’ultimo.
Il progetto di intervento – sul quale si sta
  lavorando – nel suo insieme, prevede una realtà sociale innovativa,
  polifunzionale ed integrata, con le seguenti realizzazioni:
  a) primo intervento cantierabile possibilmente nel
  2003: l’ampliamento del Centro di Lavoro Guidato finalizzato ad un adeguato
  accoglimento degli attuali utenti, superando le provvisorietà attuali e
  valutando anche altre esigenza della Conferenza dei Sindaci e della stessa
  Ulss;
  b) sistemazione dell’area scoperta frazionando la
  parte di competenza del Centro di Lavoro e quella che resterà alle pertinenze
  della palazzina: verde attrezzato, viabilità, parcheggi;i;
c) successivamente, a cura dell’associazione dei
  genitori “Angelo e Teresa Vendrame”: la manutenzione straordinaria,
  ristrutturazione e adeguamento alle normative vigenti dell’edificio con i
  tre appartamenti, che, opportunamente arredati ed attrezzati, vengono
  destinati alla residenzialità per l’accoglienza, in gruppi appartamento
  organizzati, di un adeguato numero di utenti e la possibilità di ampliare
  tali gruppi anche a presenze di tipo diurno oltre che a limitati spazi di
  ospitalità di emergenza.
  Con tale assetto l’area del Centro “Vendrame “ di
  Bocca di Strada farà di Mareno di Piave uno dei punti di riferimento per una
  progettazione integrata e polifunzionale per i disabili adulti.
Sergio Dugone