Da "L'ALPINO" di marzo 2002.
Tra Regione Veneto e
  Associazione Nazionale Alpini è operativo un protocollo che perfezione
  l’intesa di collaborazione esistente dal ‘95: all’ANA viene riconosciuto
  un ruolo di primo piano negli interventi in caso di emergenze o calamità.
  Il protocollo è stato firmato dal nostro presidente nazionale Beppe Parazzini
  e dall’assessore regionale alla Protezione civile Massimo Giorgetti, alpino.
  Erano presenti anche l’ex presidente Leonardo Caprioli, il coordinatore
  nazionale della commissione della P.C. Antonio Sarti, il coordinatore del 3°
  Raggruppamento (per il Veneto ed il Trentino Alto Adige) gen. Maurizio Gorza e
  i presidenti di 14 Sezioni venete. La convenzione definisce il rapporto tra
  l’ANA e la struttura regionale di Protezione civile per quanto riguarda le
  attività di previsione, prevenzione, organizzazione e gli interventi sia di
  emergenza che per superare l’emergenza, per i quali sarà richiesto
  l’impiego dei nostri volontari e delle attrezzature della nostra Protezione
  civile. “Con questa firma abbiamo ritoccato il vecchio protocollo già in
  essere – ha sottolineato Maurizio Gorza - per rendere più efficaci i nostri
  interventi”.
  L’intesa prevede che la Regione conceda all’A.N.A. “direttamente o
  tramite gli Enti Locali, contributi annuali per la ricostruzione di scorte di
  materiali e di attrezzature deperibili, per l’acquisto di equipaggiamento
  personale, di mezzi e attrezzature idonei alle attività di protezione
  civile”, oltre che per “attività di formazione, addestramento e relativi
  costi logistici”.
  “È la conferma del rapporto profondo tra il Veneto e gli alpini che
  costituiscono una delle componenti migliori della regione - ha detto
  l’assessore Giorgetti -. Ma soprattutto ci permette di ottimizzare risorse
  umane, materiali, organizzazione e interventi finanziari in funzione del
  miglioramento del sistema regionale di protezione civile”. E ha lanciato un
  grido di allarme per la cessazione della leva obbligatoria, con conseguente
  riduzione di truppe alpine e quindi di alpini in congedo. “Significa un
  impoverimento di risorse umane in un segmento che è importante anche per la
  vita civile”, ha concluso. Il presidente Parazzini, rilevata l’importanza
  dell’accordo appena firmato, ha rimarcato la rigida linea che l’ANA va
  sostenendo ormai da tempo in tutte le sedi, soprattutto quelle istituzionali,
  in difesa dei valori appresi dagli alpini durante il servizio di leva, valori
  che si traducono in un impegno di solidarietà per tutta la vita. “Si tende
  a eliminare una sorgente di acqua fresca – ha concluso Beppe Parazzini – e
  questo porterà a dover creare pozzi artificiali…”.
Andrea Moschin