NASCE A SAN VENDEMIANO IL PRIMO NUCLEO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE ANA
Grazie ad un progetto pilota, il primo nella Provincia
di Treviso, San Vendemiano dispone di un Nucleo di Protezione civile. Il nuovo
Nucleo, nato dall’accordo sottoscritto tra il Comune, la Provincia e la
nostra Sezione, è stato ufficialmente costituito sabato 18 maggio 2002 nel
corso di un apposito consiglio comunale che il sindaco, On. Dussin, ha
definito speciale.
Il Nucleo, costituito da 18 unità e guidato da Antonio
Speranza, avrà momentaneamente sede presso il municipio: interverrà in tutti
i casi di emergenza pubblica e sarà inoltre impegnato, come ha precisato
l’assessore Gardenal, in una serie di attività che verranno annualmente
concordate con l’amministrazione comunale.
Al battesimo del nuovo Nucleo erano presenti, in una
sala consiliare gremita, l’assessore provinciale alla Protezione Civile
Giorgio Napetti, il presidente della Sezione Antonio Daminato e il presidente
della Provincia Luca Zaia.
Nel corso del consiglio, dai banchi della maggioranza e
della opposizione si sono levate parole di plauso per l’iniziativa e di
elogio per la passione e lo spirito di solidarietà che anima l’operato
degli alpini. In particolare, il sindaco li ha ringraziati per l’intervento
nel territorio comunale nel corso dell’esercitazione del 6 aprile, che li ha
visti impegnati in una vasta operazione di bonifica della zona a ridosso del
cavalcavia della Pontebbana ed in prove tecniche di evacuazione, che hanno
coinvolto gli alunni delle Medie e delle Elementari. Ne ha elogiato lo spirito
ma anche l’organizzazione, la professionalità e l’efficienza.
Gli interventi si sono conclusi con un voto favorevole
unanime e la firma dell’accordo tra i tre soggetti interessati. E a chi
frequenta i consigli comunali non è sfuggito che l’atmosfera era vagamente
surreale: non capita spesso, infatti, di assistere ad una così perfetta
unanimità di vedute. Ma quando ci sono gli alpini di mezzo…
Prendendo la parola, il
nostro Toni Speranza, dopo essersi dichiarato spaesato da tanti elogi (“gli
alpini non sono abituati”) ha auspicato che si uniscano al gruppo nuovi
giovani, ed in particolare personale medico e infermieristico, in modo da
affiancare al Nucleo una squadra sanitaria.
Il Presidente Daminato ha ricordato come gli Alpini
abbiano sempre dato il loro contributo nelle diverse situazioni in cui si sono
ritrovati, e questo impegno si ripeta ancor oggi. Tutta la loro storia
dimostra come siano maestri nell’arte dell’arrangiarsi, e la Protezione
Civile nasce in questo spirito: invece che aspettarsi interventi dall’alto,
le penne nere si rimboccano le maniche e fanno. «Come gli alpini,
associazione d’arma, vivono ed operiamo in pace - si è augurato infine il
nostro presidente - così possa la nostra Protezione Civile essere sempre
impegnata solo in belle esercitazioni».
Il presidente della Provincia, ha sottolineato come i
volontari che operano nella Protezione Civile siano importantissimi, perché
le emergenze, a cominciare dal terremoto e dalla piena del Piave, arriveranno
e bisognerà essere pronti. In tale ottica le prove di simulazioni, come
quelle organizzate dalla Protezione Civile alpina, non devono essere
considerate dalla popolazione sterili esercitazioni, perché arriverà il
giorno, e non è stupida profezia, in cui le tute arancione dovranno bagnarsi
dell’acqua del nostro fiume.
Zaia ha colto l’occasione per dare in numeri del
volontariato, ricordando che nella nostra Provincia ogni giorno una persona su
cinque è impegnata in qualche azione di volontariato. Associazioni come gli
alpini rappresentano il valore aggiunto di questo ricco Nord Est, e sono la
vera ricchezza di questa nostra terra.
dlmgfr
Foto del neonato Nucleo, davanti al municipio di San Vendemiano
|