INIZIATIVE UMANITARIE
Banco Alimentare 2003: ancora una raccolta record

da l'Alpino

In una grande gara di generosità donate 5638 tonnellate di viveri, un successo al quale hanno contribuito anche i nostri alpini in migliaia di punti vendita.
La raccolta di generi di prima necessità organizzata  sabato 29 novembre dalla Fondazione Banco Alimentare è stata anche quest'anno un successo. Un successo al quale ha contribuito anche la nostra Associazione, con il concorso di centinaia di alpini delle sezioni e dei gruppi. Ancora una volta la presenza degli alpini davanti o nei supermercati è stata un punto di riferimento e di richiamo per migliaia di cittadini che, all'uscita, hanno consegnato la speciale borsa nella quale avevano riposto prodotti in scatola e altri generi alimentari non deperibili, compresi alimenti per bambini. Complessivamente, nei 3.300 punti vendita di 1.150 comuni sono state raccolte 5.638 tonnellate di generi alimentari, il 13 per cento in più della raccolta dell'anno scorso. Un grande evento di condivisione, come ha sottolineato don Mauro Inzoli, presidente della Fondazione, "realizzato da più di centomila volontari  e da oltre quattro milioni di italiani che hanno fatto la spesa per i più poveri del nostro Paese. Non solo è cresciuta la quantità del cibo donato - ha detto Don Inzoli - ma anche la qualità: prodotti che durante l'anno non riusciamo facilmente a recuperare".
Don Inzoli ha ringraziato tutti gli alpini che si sono prodigati con gli altri volontari della San Vincenzo, i titolari delle catene delle distribuzione alimentare che hanno donato prodotti ed effettuato versamenti in denaro, gli enti pubblici, la Banca Intesa, La Fondazione Vodafone Italia, le aziende che hanno fornito contributi, materiali e professionalità nonché le concessionarie di pubblicità che hanno consentito di acquisire spazi gratuiti sui giornali e televisioni.
I prodotti raccolti saranno stoccati nei magazzini che la Fondazione ha in tutta Italia, per essere distribuiti durante l'anno a comunità, enti di assistenza, nonché a singoli privati e famiglie (questi ultimi sono molto più numerosi di quanto si possa credere: spesso nascondono la loro assoluta indigenza dietro una facciata di dignitoso riserbo).
In un momento di difficoltà economiche diffuse, è stato bello constatare che c'è tanta solidarietà. Forse è questo il miglior messaggio che questa raccolta, grazie anche agli alpini, è andata a buon fine.