Eritrea: il Vessillo sezionale con alfiere Furio De Candido
rende onore alla tomba del gen. Alpino Orlando Lorenzini,
eroe di Cheren con i suoi soldati e ascari.
Cheren: cimitero degli Eroi. Italo De Candido
legge la “Preghiera dell’Alpino”
Il ponte di Dogati con la scritta: “Ca Custa Lon Ca Custa”
Massaua: Ingresso Cimitero Militare Italiano. |
In concomitanza di spirito col Ministero della
Difesa eritreo ed in fraterna collaborazione di intenti, una delegazione
nazionale di Alpini ha partecipato alle commemorazioni in memoria dei Caduti
Italiani ed Eritrei nell’ex colonia. In rappresentanza della Sezione ANA di
Conegliano, il ten.col. Italo De Candido, accompagnato dalla moglie e dal figlio
Furio ha partecipato a tutte le cerimonie tenendo ben alto il Vessillo
sezionale. Scortati da un reparto armato di Carabinieri con picchetto d’onore
(Forze dell’ONU in loco) e da pari rappresentanza eritrea sono state poste
corone e resi gli onori ai nostri Eroi in tutti i cimiteri militari:
DARO GHUNAT: Monumento ossario ai Caduti Italiani di Adua.
CHEREN: Cimitero militare italiano ed Ascaro degli Eroi e cimitero eritreo.
DOGALI: Monumento ai Caduti Italiani.
MASSAUA: Cimitero Italiano e cimitero eritreo.
ASMARA: Cimitero militare italiano e cimitero eritreo.
In particolare nel Cimitero di CHEREN (che ricorda la più grande battaglia mai
combattuta in Africa: gloria ed onore del gen. Alpino Lorenzini) De Candido ha
avuto l’onore di leggere la Preghiera dell’Alpino. Le cerimonie sono state
alquanto commoventi e significative con sincere e calorose dimostrazioni degli
eritrei nei confronti degli italiani che sono stati nel tempo coloniale
portatori di amicizia e di benessere: purtroppo ora versano in condizioni
precarie, aggravatesi dopo trent’anni di guerra di liberazione dell’Etiopia.
Molto signorilmente gli Alpini sono stati accolti dal Ministro della Difesa
eritreo, dal Sindaco di Asmara e Massaua e dall’Ambasciatore italiano, nonché
dal Generale Addetto militare italiano in Eritrea. Ricevimenti conviviali hanno
concluso, tra canti ed inni eseguiti dalla Fanfara, le giornate molto
commoventi, specie alla Casa degli Italiani in Asmara, ove si ritrovano i nostri
connazionali rimasti nella capitale.
Non sono mancate le benedizioni e la S. Messa concelebrata nella Cattedrale dal
vescovo di Massaua S.E. Mons. Protasio ed il Vicario Padre Luca.
I bravi Alpini hanno provveduto anche singolarmente a contattare la popolazione
per opere di fratellanza e solidarietà: particolare commovente l’incontro con
suor Anna Roncalli nipote di Papa Giovanni XXIII.
Italo De Candido, in quanto ufficiale con il più alto grado, è stato
intervistato dalla televisione eritrea e così nello schermo eritreo Della TV è
apparso il Vessillo della nostra Sezione, sorretto dal figlio, quale alfiere.
Italo è grato al Presidente per avergli permesso di rappresentare la Sezione di
Conegliano, e manifesta ancora il suo orgoglio e gioia di averlo potuto fare.
Gli Alpini della Sezione ringraziano Italo De Candido per la sua disponibilità
e per averli onorevolmente rappresentati.
R.B.
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