GLI AUGURI DEL PRESIDENTE


dicembre 2003

Tra poco sarà il giorno in cui di norma tacciono le armi. Sarà ancora NATALE.
Natale di un anno scosso come sempre dagli scoppi delle granate e fronteggiato da inutili immani sofferenze.
Abbiamo visto partire per l’Afghanistan i ragazzi del Gruppo Conegliano e fortunatamente abbiamo potuto abbracciarli tutti al ritorno. E’ stato come accogliere un figlio di ritorno da un viaggio lungo e rischioso.
Il Gruppo Conegliano ha svolto sapientemente un incarico difficile in ambiente ostile, guadagnandosi la stima di colleghi stranieri e soprattutto la simpatia della popolazione locale. Si parla comunque e sempre di armi e di situazioni ad alto rischio.
Perché non chiediamo al Bambino che sta per nascere di regalarci un 2004 fatto solo di giorni di Natale? Proviamo a chiederlo e soprattutto proviamo noi stessi a vivere un anno di pace e di armonia con chi ci sta vicino.
Sperare non costa nulla, credere però può costare molto, applicare costa moltissimo. Si sa che le cose buone costano sempre moltissimo e non c’è “cosa” migliore della Pace.
Rinnoviamo quindi al Bambin Gesù la richiesta di un 2004 fatto di giorni di NATALE in un mondo dove “buongiorno vuol dire buon giorno”.
Un abbraccio a Voi tutti ed alle Vostre Famiglie.

Antonio Daminato