I VENT’ANNI DEL CENTRO DI MARENO |
Giugnio 2003 |
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Il 18 dicembre scorso, appuntamento al Centro di Lavoro
Guidato de “La Nostra Famiglia a Mareno di Piave, per il tradizionale
scambio degli auguri natalizi.
La numerosa delegazione degli Alpini era guidata da
Antonio Daminato, presidente della sezione di Conegliano e vedeva la presenza
di numerosi rappresentanti dei gruppi, di “veci” e “bocia”. Era
presente anche il presidente della conferenza dei sindaci dell’Ulss 7
l’alpino Floriano Zambon.
Ad accogliere gli Alpini – molti dei quali attivi nel
volontariato presso lo stesso centro – Gigliola Casati, responsabile de
“La Nostra Famiglia”, Eros Donadi, coordinatore del centro, ed i 40 utenti
della vivace realtà di Mareno di Piave.
Gigliola Casati ha ricordato come il 2002 veda Mareno
fare memoria dei vent’anni dalle origini e l’incontro – quasi immediato
– con gli Alpini che si fecero poi carico dell’ampliamento del centro
inaugurato in occasione del 60° della sezione Ana di Conegliano.
“Il nostro grazie agli Alpini è iniziato allora ed
è continuato in tutti questi anni – ha detto Gigliola Casati – e spero
continui ancora per i valori che condividiamo e per l’attenzione alle
persone più indifese”.
La struttura – inaugurata nella sua dimensione
attuale nel 1985 – ospita oggi 40 utenti e, in attesa dell’avvio del
progetto di ampliamento per il quale si stanno cercando risorse ed opportunità,
vede anche la parziale utilizzazione di una palazzina adiacente.
Antonio Daminato ha voluto ricambiare gli auguri
sottolineando come sono gli Alpini a ringraziare gli utenti, gli operatori, i
volontari del Centro di Lavoro Guidato per ciò che fanno e ciò che sanno
essere dentro la nostra società.
“Noi ci sentiamo di casa in questa realtà
e non mancheremo, nell’anno europeo per le persone disabili che si
celebra nel 2003 ed in vista dell’80° della sezione in programma nel 2005
– ha detto Daminato – di considerare con attenzione come intervenire perché
l’impronta alpina caratterizzi anche il futuro di questo Centro per persone
diversamente abili che qui conducono esperienze di vita e di serenità”.
Floriano Zambon, presidente della conferenza dei
sindaci ha voluto segnalare come aveva vissuto la nascita di Mareno, secondo
centro per disabili adulti dopo quello di Conegliano, ed il suo ampliamento ad
opera degli Alpini, quale risorsa per la comunità e per le persone che
frequentano queste strutture.
“Lo scorso anno abbiamo dato una sede nuova al primo
di questi centri in via Piovesana a Conegliano, nel 2003 che si caratterizza
per essere un anno di attenzioni alle persone disabili – ha sottolineato
Zambon – potremmo valutare come dare una migliore struttura a questa realtà
di Mareno di Piave per la quale i sindaci hanno sempre avuto una attenzione
particolare”.
Stefano, a nome degli utenti del centro ha poi voluto
ringraziare gli Alpini per “fare famiglia” con gli utenti di Mareno di
Piave. Ha poi consegnato a tutti gli Alpini un calendario che ricorda le tappe
di vita del Centro “Angelo e Teresa Vendrame” lungo vent’anni di
presenza nel territorio.
Un brindisi ed una cantata alpina in compagnia ha
concluso l’incontro.
In precedenza al presidente della sezione Ana ed al
sindaco Floriano Zambon era stato brevemente illustrato il progetto di
ampliamento che si vorrebbe poter cantierare entro il 2003 quale anno europeo
dedicato alle persone disabili e magari inaugurare in occasione dell’80°
della sezione Ana di Conegliano.
Tale iniziativa verrà portata dal presidente alla
attenzione della sezione Alpini per le opportune valutazioni.
Il Centro
di Lavoro Guidato di Mareno di Piave viene costituito per decisione
dell’Associazione “La Nostra Famiglia” il 10 gennaio 1982, ed entra in
funzione nelle settimane successive, ospitando i primi dieci utenti in regime
di convenzione con la locale ULSS. Dopo il centro di Casa Fenzi è la seconda
struttura diurna per disabili adulti nel territorio.
Nasce in un ex laboratorio artigianale ristrutturato,
grazie alla generosità dei signori Angelo e Teresa Vendrame, in località
Bocca di Strada, via Ungheresca 64, comune di Mareno di Piave. Il progetto si
realizza in una struttura – nata con caratteristiche di sperimentazione –
in analogia ad esperienze di comprovata validità all’epoca già
funzionanti a Como ed a San Vito al Tagliamento.
E’ rivolto a soggetti che, comunemente, non
appartengono alla fascia di coloro che sono preposti alla attività
lavorativa, ma che sono in grado, in base all’andamento rilevato in fase di
riabilitazione, di realizzare un sufficiente apprendimento lavorativo
nell’ambito dell’esercizio delle autonomie possibili.
Nel novembre del 1982 è già attivo anche il primo
gruppo di volontari che opera in stretta connessione con gli operatori del
centro e con gli utenti, facendo rete con il territorio.
Nel 1984 il Centro Sperimentale di Lavoro Guidato di
Mareno di Piave viene segnalato come esperienza significativa nell’ambito di
un progetto pilota della Regione Veneto in ordine ai problemi
dell’inserimento lavorativo dei disabili. Viene pubblicato uno studio,
redatto dalla dr.ssa Alda Pellegri, nel quale si precisano e si ridefiniscono
scopi e caratteristiche del Centro.
Nel 1985 grazie all’intervento ed alla partecipazione
attiva dell’Associazione Nazionale Alpini, sezione di Conegliano, il Centro
viene ampliato e dotato di due ampi fabbricati comunicanti che permettono di
aumentare gli spazi a disposizione degli utenti sia per le attività
produttive che per le attività di socializzazione e di relazione con il
territorio. Il carattere sperimentale si conclude e l’esperienza è
considerata consolidata.
Si arriva così fino ai giorni nostri, operando in
regime di convenzione con la locale ULSS che contempla, fino al 1998, la
presenza di n. 30 utenti, ampliata a 41 nel 2000
nell’ambito di un programma specifico.
Il Centro è aperto a giovani con disabilità di varia
natura e grado che non possiedono i requisiti comunemente richiesti per
l’inserimento in corsi professionali comuni o che da questi sono stati
esclusi perché non idonei, dopo un periodo di frequenza, o da altri giovani
che, pur avendo frequentato corsi professionali speciali o comuni, non hanno
potuto raggiungere una qualifica o un grado sufficiente di professionalità
per un inserimento diretto nel mondo del lavoro.
Il Centro rappresenta anche un “intervento ponte”
tra la formazione professionale e l’inserimento lavorativo diretto nel mondo
del lavoro. Si tratta pertanto di un particolare tipo di “formazione in
situazione” ai fini dell’inserimento dei disabili nel mondo del lavoro in
ambiente comune.
Il Centro ha un’utenza che continua ad essere seguita
costantemente dall’equipe pluridisciplinare e multispecialistica del
Presidio di riabilitazione “La Nostra Famiglia” di Conegliano sia sotto
l’aspetto medico-riabilitativo che psicologico e sociale, al fine di
mantenere e potenziare i livelli di autonomia raggiunti.
L’equipe di Conegliano in stretta connessione con il
team degli operatori del Centro di Mareno di Piave, definisce ed aggiorna le
linee del progetto individuale, ne persegue l’attuazione e lo sottopone a
valutazione e verifica. Tutto questo avviene in uno scambio costante con
l’utente e la sua famiglia, dei cui bisogni, orientamenti, richieste,
attese, si tiene conto così come se ne valorizzano proposte e disponibilità.
L’attività del Centro – che si svolge dal lunedì
al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00 per 45 ore settimanali – avviene
in concertazione con la Direzione dei Servizi Sociali, settore handicap età
adulta, dell’ULSS 7.
Con il lascito testamentario dei signori Angelo e
Teresa Vendrame – 1998, perfezionato a fine 1999, – oltre al laboratorio
artigianale del 1982, ampliato nel 1985, e spazi annessi, che già
costituivano il Centro di Lavoro Guidato di Mareno di Piave, sono arrivati in
dotazione patrimoniale: il complesso residenziale costituito da una palazzina
con tre appartamenti e gli spazi scoperti annessi, ed un ulteriore ampio
terreno.
E’ in tale contesto che si ipotizza il progetto
complessivo: ampliamento del Centro di Lavoro Guidato, trasformazione della
palazzina con i tre appartamenti lasciati liberi dagli inquilini in comunità
alloggio per disabili adulti per il “dopo di noi, durante noi” a cura
dell’associazione dei genitori, sistemazione del terreno circostante.
Il progetto complessivo del centro “Angelo e Teresa
Vendrame” si colloca in via Ungheresca 64, località Bocca di Strada, comune
di Mareno di Piave.
Si tratta oggi di un’area di 9.971 metri quadrati.
Attualmente mq. 644 sono coperti dagli edifici
esistenti, mentre 9.327 mq. costituiscono l’area scoperta, adibita per circa
800 mq. alla viabilità interna ed ai parcheggi.
L’edificio che ospita il Centro di Lavoro Guidato (già
attivo, come si è visto prima, per l’accoglienza diurna) è su una
superficie attuale coperta di 474 mq. per un volume di 1.845 metri cubi.
L’edificio con tre appartamenti, insiste su una
superficie di 170 mq. Gli appartamenti sviluppano una superficie complessiva
di 415 mq ed un volume di 1.328 metri cubi.
Attualmente due dei tre appartamenti sono utilizzati
provvisoriamente dalle attività del Centro di Lavoro Guidato in attesa
dell’ampliamento di quest’ultimo.
Il progetto di intervento – sul quale si sta
lavorando – nel suo insieme, prevede una realtà sociale innovativa,
polifunzionale ed integrata, con le seguenti realizzazioni:
a) primo intervento cantierabile possibilmente nel
2003: l’ampliamento del Centro di Lavoro Guidato finalizzato ad un adeguato
accoglimento degli attuali utenti, superando le provvisorietà attuali e
valutando anche altre esigenza della Conferenza dei Sindaci e della stessa
Ulss;
b) sistemazione dell’area scoperta frazionando la
parte di competenza del Centro di Lavoro e quella che resterà alle pertinenze
della palazzina: verde attrezzato, viabilità, parcheggi;
c) successivamente, a cura dell’associazione dei
genitori “Angelo e Teresa Vendrame”: la manutenzione straordinaria,
ristrutturazione e adeguamento alle normative vigenti dell’edificio con i
tre appartamenti, che, opportunamente arredati ed attrezzati, vengono
destinati alla residenzialità per l’accoglienza, in gruppi appartamento
organizzati, di un adeguato numero di utenti e la possibilità di ampliare
tali gruppi anche a presenze di tipo diurno oltre che a limitati spazi di
ospitalità di emergenza.
Con tale assetto l’area del Centro “Vendrame “ di
Bocca di Strada farà di Mareno di Piave uno dei punti di riferimento per una
progettazione integrata e polifunzionale per i disabili adulti.
Sergio Dugone