ITALO DE CANDIDO |
Giugno 2003 |
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Il 12 dicembre u.s., presso il palazzo Sarcinelli è
avvenuta la presentazione del libro dell’ufficiale alpino Italo De Candido
“Canyon” di Conegliano: Comelico - Sappada - Ladini - Germanofoni
“Storia e Leggende”.
All’esposizione-commento del volume, fatta
dall’autore hanno preso parte il sindaco Floriano Zambon e il presidente
della Sezione Alpini Antonio Daminato.
Portando il saluto della Città e dell’ANA , Zambon e
Daminato hanno fatto gli elogi a De Candido per aver saputo narrare con
dovizia ed accuratezza quei luoghi che l’hanno visto nascere e trascorrere
parte della sua giovinezza, e che conserva gelosamente nel cuore e nella
mente, e raccontare una realtà storica di queste genti, di questi costumi, di
queste culture e di queste tradizioni con una coerente testimonianza ed una
puntigliosa ricerca.
D’altronde non può esser diversamente, conoscendo
l’autore, amante della sua terra nativa, in una visione piacevole di una
incontaminata natura tra verdi prati, tra folti boschi, tra rocce candide e
silenziosi ruscelli, tutti incorniciati nella bellezza dolomitica.
Mi permetto riportare con semplicità e brevità
l’etimologia e la toponomastica dei quattro temi trattati dall’autore.
COMELICO: Regione montuosa del Veneto. comprendente una
piccola parte delle Alpi di Sesto e l’estremità sud-occidentale della
catena Carnica, formato da terreni “scistosi” (da Sisti: tipi di
roccia metamorfiche, caratterizzate da una struttura scistosa, dovuta alla
disposizione piano parallela di alcuni componenti mineralogici a facile
sfaldatura, lamellari, e “arenaci-arenarie”:
terreni di natura sabbiosa, rocce clastiche costituite da sabbie di varia
natura, i cui granuli furono riuniti da cemento calcareo, gessoso, ecc.
SAPPADA: Comune del Veneto (capoluogo Granvilla), posto
a m. 1211 s.l.m., in una conca percorsa da una ramo sorgentizio del Piave: nel
sec. XI si stanziò una Colonia tirolese per sfruttare giacimenti di ferro.
Gli abitanti parlano ancora un dialetto tedesco.
LADINI: popolo che parla una lingua dialettale
neolatina, diffusa nel cantone dei Grigioni (Svizzera), nel Friuli e in alcune
valli dolomitiche.
GERMANOFONI - Germanofilia: sentimento di simpatia per
il popolo, per il costume e la cultura tedesca, e quindi gente che parla pure
un dialetto tedesco.
In riferimento alla pubblicazione, Athos Tassi ha
scritto: “Si potrebbe definire un vero e proprio trattato di etnografia
questo bel libro di Italo De Candido “Canyon”, dedicato al Comelico. Terra
ladina, in gran parte, con l’eccezione dell’isola germanofona di Sappada.
L’autore, usando uno stile limpido ed asciutto, racconta storia e leggende
spiega gli elementi linguistici e culturali più tipici, ricorda i personaggi
più illustri di queste valli poste nella zona nord-occidentale della
provincia di Belluno. Il tutto affinché non venga dispersa la memoria delle
origini di queste genti orgogliose, e soprattutto non sia dimenticata la loro
lingua, il ladino, un idioma neolatino (come l’italiano) a rischio di
estinzione (anche se tutelato da una recente legge).
L’autore, nativo di Santo Stefano di Cadore,
basandosi su fonti storiche, etnografiche e linguistiche di indubbia
scientificità, dimostra come il Comelico, mai raggiunto dalle legioni romane,
ebbe come primi abitanti le popolazioni romanizzate dell’attuale Alto Adige,
che per sfuggire alle invasioni barbariche si rifugiarono, nel VI secolo, in
queste valli fino ad allora inaccessibili. Qui esse portarono anche la loro
lingua: un latino volgare con qualche sostrato retico, che più tardi diventerà,
appunto, il ladino.”
A Italo De Candido, Penna Bianca, rinnoviamo, a nome
della Città e degli Alpini, i complimenti per la realizzazione dell’opera
con la “penna nera”, e per aver dato loro lustro.
Renato Brunello