NULLA SARA' COME PRIMA |
dicembre 2003 |
LE PENNE NERE DELLA SEZIONE DI CONEGLIANO COSTERNATE PER IL VILE, CRIMINALE ATTENTATO, PERPETRATO NELL'IRAQ. AI VOLONTARI DELLA PACE DELL'ARMA DEI CARABINIERI, DELL'ESERCITO E DEI CIVILI ANCHE IRACHENI, ESPRIMO I SETIMENTI PIU' PROFONDI ED AFFETTUOSI DI CORDOGLIO AI FAMILIARI DELLE VITTIME. |
Dopo la
tragedia di Nassiriya molte cose sono cambiate in Italia e nel mondo. Non sempre
la generosità. il desiderio di donare, il sacrificio di chi dona sono compresi
e accettati.
Il sacrificio dei nostri Carabinieri, che ha toccato nel profondo dell'anima
tutti gli Italiani di buona volontà, ha sicuramente ottenuto anche il risultato
di riunire il paese attorno ai protagonisti di una tragedia, ai loro familiari e
certamente a tutti noi che dopo molto tempo ci siamo sentiti appartenenti a una
stessa grande famiglia.
La nostra Bandiera ha assunto un significato nuovo, coinvolgente, ci ha fatto
ricordare le passate glorie, frutto dei sacrifici di tutti quelli che hanno
donato la propria vita per il bene della Patria, della comunità italiana, del
prossimo: quel prossimo che talvolta non si trova fuori dalla porta di casa ma
si ritrova a migliaia di chilometri di distanza, parla una lingua diversa, ha la
pelle di un altro colore, ha un altro Dio con diversi comandamenti.
Loro però hanno pensato solamente a fare il proprio dovere senza distinguo, in
nome dei valori propri della nostra civiltà e di tutti noi italiani.
E' indispensabile che questo sacrificio non sia dimenticato, è necessario che
il sacrificio di tutti coloro che hanno donato la propria esistenza per un
migliore avvenire del proprio prossimo e farci sentire migliori, vengano
ricordati perennemente ai giovani perché possano trarre esempio ed insegnamento
nel plasmare la propria vita.
Anche noi Alpini sentiamo il dovere di tramandare ai giovani un segno forte
della testimonianza dell'alpinità, una memoria storica della cultura dei valori
attraverso il ricupero dei nostri concetti culturali.
Concetti culturali che rischiano di essere ricoperti dalla polvere del tempo
dopo la scomparsa dei Protagonisti che noi ora conosciamo, ma che inesorabile il
trascorrere del tempo, il modificarsi delle situazioni socio-culturali,
l'affacciarsi nel nostro mondo di nuove culture con esigenze imperative, possono
cancellare dal presente e dal futuro delle nostre giovani generazioni.
Se Omero non avesse scritto l'Iliade, se Senofonte non avesse scritto l'Anabasi
e se Giulio Cesare non avesse scritto il De Bello Gallico, noi oggi non saremmo
a conoscenza degli eventi dell'antichità che pur hanno segnato la nostra
cultura italica e certamente anche quella europea.
Ecco perché il Presidente Parazzini ha fermamente voluto il Centro Studi
dell'Associazione Nazionale Alpini. L'A.N.A. non trova la sua ragione d'essere
in fatti e motivazioni materiali, ma nei valori morali che ci coinvolgono
profondamente fino al punto di dare vita a una delle più grandi associazioni di
compagni d'arme del mondo, le cui gesta, in guerra e in pace, sono talvolta
diventate leggenda: dalle steppe della Russia a Timor Est, dal Mozambico
all'Afganistan.
Gli aspetti più salienti dei nostri valori sono certamente l'attaccamento al
Corpo degli Alpini, l'onore di portare la Penna nera, l'amore per la nostra
Patria anche se talvolta aspra e matrigna e forse per questo più cara, l'amore
per la fedeltà e l'amicizia, il bisogno di condividere le sofferenze altrui ma
anche la gioia di fare festa con gli amici di sempre. Tutto questo ci permette
di restare giovani, diversi e migliori, non membri di un gregge amorfo e
incolore.
E' doveroso quindi che tutti noi ci facciamo carico di perpetuare le memorie del
passato, perché i nostri valori non vadano perduti ma restino patrimonio delle
future generazioni.
Il Centro Studi ha il compito di registrare e tramandare la Storia degli Alpini
anche attraverso la vita e la storia delle Sezioni e dei Gruppi, la Storia dell'Italia
vista e narrata attraverso la storia degli Alpini: è una motivazione certamente
emozionante che richiede la partecipazione corale di tutti noi, narrando le
nostre vicende e quelle dei nostri vecchi per rendere testimonianza della nostra
vita di Alpini, di cittadini italiani, di emigranti che hanno onorato il nome
dell'Italia nel Mondo.
Tutto questo dovrà essere realizzato con l'aiuto e l'intervento di tutti gli
associati senza escludere nessuno con l'attenzione a comunicare in modo
immediato, scorrevole, sincero e fruibile, con lo scopo di contribuire a
produrre cultura e tramandare il patrimonio delle memorie.
Il Centro Studi dell'A.N.A. ve ne sarà grato. L 'Italia e la Storia ve ne
saranno grate.
E. Faidutti