SULL'ORTIGARA |
Dicembre 2003 |
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Di buon’ora, salendo le pendici del Monte Lozze, si ha la sensazione di essere accompagnati, quasi spinti da
infinite braccia invisibili, così profondamente energiche.
Calpestando le pietre aguzze, sentendosi quasi nudi in una desolata vegetazione,
ci coglie tutto il disagio e la mestizia del sacrificio di una gioventù.
Fiori semplici di montagna, accanto a resti di gavette e reticolati arrugginiti,
nei pressi di trincee scavate con orgogliosa disperazione, costellano i sentieri
che portano a quota Ortigara m. 2105. Lassù la “Colonna Mozza” domina il
panorama, tra la Valsugana e l’Altopiano di Asiago, lassù essa è il simbolo
del grande Cimitero degli Alpini e dei Kaiserjager austriaci della Prima Guerra
Mondiale.
In piena estate, quest’anno domenica 13 luglio si svolge l’annuale
commemorazione. Alle ore 8.00, attorno alla piazzola in cui sorge la “Colonna
Mozza”, alcune migliaia di penne nere si assiepano per partecipare alla Sacra
Funzione celebrata dal Cappellano Alpino della Sezione di Verona, Don Rino
Massella.
Dopo la benedizione e la deposizione delle corone di alloro presso la “Colonna
Mozza” e al vicino Saccello edificato in onore dei caduti austriaci, c’è il
ritorno verso la Cima Lozze m. 1920 ove una altra S. Messa con tutte le autorità
presenti con il Presidente Parazzini in primis, conclude la Commemorazione.
Le parole vibranti di Don Rino Massella, rimangono nell'animo assieme alla
accorata lettera testamento del giovanissimo Ten. Ferrero, ritrovata
cinquant'anni dopo la morte dello stesso, che lascia intendere quali fossero le
sensazioni di quei giorni di morte e distruzione.
Sull’Ortigara è salito il Vessillo di Conegliano ad onorare oltre
venticinquemila caduti.
Sull’Ortigara assieme a Renzo, Claudio, Marco, Rino, Dino, Romano quasi
neofiti, i soliti noti Lino Chies, Tonino Cais, Giampaolo De Biasio che da
sempre onorano questi luoghi sacri, in cui il silenzio e la pace regnano sovrani
nel rispetto di così tante giovani vite spezzate.
Sarebbe bello partecipare più numerosi a questi appuntamenti.
Perché non sia dimenticato, chi
per la Patria, il suo sangue ha versato.
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