RIFUGIO VAZZOLER |
Ottobre 2004 |
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Festa grande il 4 luglio ai piedi della Civetta
per i 75 anni del Rifugio Vazzoler.
Il Cai di Conegliano ha voluto celebrare in
modo solenne il 75º anniversario di costruzione del “suo” rifugio insieme alle penne nere del Gruppo
Città.
In tanti hanno partecipato alla cerimonia
promossa dal Cai e impreziosita dai canti del Corocastel. Una festa semplice con la messa celebrata
da Monsignor Romano Nardin, il concerto del Corocastel e la visita al giardino botanico intitolato
al Presidente della Repubblica Mario Segni.
Distribuita, in omaggio a tutti i presenti, una
stampa ricordo che raffigura fianco a fianco il Rifugio Vazzoler degli anni Trenta e il quello di
adesso.
Il "Vazzoler", che porta il nome del giovane
Mario, alpinista coneglianese di 23 anni, segretario e socio fondatore del Cai di Conegliano,
prematuramente scomparso a causa di un incidente stradale, fu fortemente voluto dalla sezione Cai di
Conegliano.
Già ufficiale degli Alpini, Mario Vazzoler era
un valente alpinista: insieme ad Alessio Alvazzi Delfrate aveva effettuato la "prima" sulla parete
nord-ovest del Cimon di Palantina.
A Mario Vazzoler, il Cai di Conegliano ha
dedicato il rifugio ai piedi della Civetta.
Per costruire il rifugio venne scelta la zona a
sud, nella Valle dei Cantoni, a 1750 metri di altitudine, tra la Torre Venezia e la Torre Trieste e
il progetto affidato all'ingegner Bernardo Carpenè.
Nell'ottobre del 1928 il rifugio era già
pressoché ultimato ed era già meta di una gita sociale del Cai di Conegliano.
A concorrere per la realizzazione della
struttura furono in tanti: innanzitutto la famiglia Vazzoler, poi i Favretti di Agordo, proprietari
del terreno e il 7º Alpini con muli e conducenti, nonché i volonterosi soci del Cai che vi
lavorarono alacremente.
L'inaugurazione avvenne il 30 giugno 1929, in
una giornata tanto piovosa che però non frenò la partecipazione di tante autorità e appassionati di
montagna.
L'allora presidente della sezione Cai era
Giuseppe Giordano e una messa fu celebrata dal parroco del Duomo di Conegliano monsignor Sartor.
Nella seconda guerra mondiale, a partire dal
1939-40 il Rifugio Vazzoler venne usato come accantonamento militare per all'addestramento degli
Alpini, soprattutto sulle pareti della Torre Venezia. Nel giugno del '44 il "Vazzoler", come tutti i
rifugi alpini, venne fatto chiudere dal Comando germanico.
Durante la sua lunga storia, il Vazzoler è
stato oggetto di tante migliorie e adeguamenti alle norme igienico-sanitarie ed ora è uno dei Rifugi
più accoglienti della Dolomiti.
L'esibizione del Corocastel
Il saluto delle Autorità