FIAMME VERDI |
Maggio 2004 |
FIAMME VERDI SUL PODIOCarissimi Alpini, dopo 27 anni percorsi in vostra compagnia e nel lavoro e nelle belle serate trascorse
insieme, è giunto il momento che io lasci la direzione e la redazione del
periodico sezionale FIAMME VERDI. Ho avuto la grande soddisfazione, dopo il
serio impegno profuso, di vederlo salire sul "PODIO" del Concorso
nazionale della Stampa Alpina tra i primi tre su 140 testate. Questo a
conferma di un buon lavoro svolto in una realtà redazionale ampia e diversificata,
attenta ai quesiti, alle iniziative associative di avvenimenti importanti,
significativi nell'ambito nazionale, sezionale, dei vari Gruppi, della
Protezione Civile, nonché del notiziario anagrafico familiare. Renato Brunello |
FIAMME VERDI CONTINUITA' NELLA TRADIZIONE
Per la verità non ho risposto istantaneamente con il canonico "obbedisco"
al cortese invito del Presidente Daminato che mi proponeva di assumere la
direzione di Fiamme Verdi, ma poi, alla fine, ho detto sì ed è stato un sì
convinto. Doversi far carico di un lavoro così importante, portato avanti per
tanti anni con bravura e passione dall'amico Renato Brunello, non è un'impresa
da prendere sottogamba e allora ti vengono in mente tutte le scuse per dire di
no. Poi il Direttore Brunello mi conferma che vorrebbe lavorare con meno
responsabilità, ma che comunque non gli è passata la voglia di scrivere. E
allora basta un sera in sede per una chiacchierata con la redazione, capire a pelle che hai a
che fare con persone motivate e avere subito la sensazione che ci sono le
condizioni per poter continuare ad offrire un servizio bello, utile e doveroso
verso tutti i Soci della nostra Sezione. Nella stessa sera in via Beccaruzzi i
discorsi continuano, emergono nuove idee grafiche, ritornano le lamentele sul
fatto che dai Gruppi arrivano poche notizie, che le foto trasmesse a volte sono
di scarsa qualità, che bisognerebbe fare così o fare colà. Insomma il clima
giusto per cominciare a lavorare.
Antonio Menegon |
Caro RenatoTi ho visto fotoreporter |
Non hai mai lesinato Santa Lucia
di Piave |
CAMBIO DI TESTIMONE |
Ottobre 2004 |
La breve cerimonia è avvenuta presso la sede sezionale sabato 12 giugno. Presenti per l’importante avvenimento: Giorgio Visentin Vice Presidente, in rappresentanza del Presidente Daminato assente per impegni professionali, il Comitato di Redazione di Fiamme Verdi al completo, le colleghe giornaliste de “Il Gazzettino” e “Radioconegliano” Angela Pederiva e de “La Tribuna di Treviso” Elisa Giraud.
Da sinistra: Menegon, Visentin, Brunello e Tuan |
Renato Brunello, un’istituzione per
la Sezione ANA di Conegliano, per ben 27 anni è rimasto alla guida della Redazione raccogliendo l’eredità del prof.
Mario Altarui nel lontano 1977, ha passato il testimone ad Antonio Menegon, giornalista di provata esperienza, fede
alpina e concreta volontà operativa.
Per il giornale, l’avvento della
direzione Brunello, ha rappresentato un cambiamento radicale in quanto ha assunto una veste di periodico qualificato con
una copertina che per noi è diventata famigliare: è stata un’idea brillante quella di condensare l’essenza dei simboli
di Conegliano quali il Castello e la Gradinata degli Alpini con lo sfondo delle nostre montagne e le mostrine tanto care
a noi Alpini: le Fiamme Verdi appunto. Spesso è uscito con 64 pagine e per molti di noi ha rappresentato e rappresenta
un filo diretto con la vita della Comunità alpina sezionale, con i Gruppi, con i compagni d’arme, con i ricordi di
gioventù, con le speranze e i progetti per il futuro.
E’ noto che il periodico ad ogni uscita
è stato inviato alla sede centrale dell’ANA a Milano a quasi tutte le Sezioni italiane, a tutte le Sezioni europee ma
anche a quelle del Canada, Stati Uniti e Australia; questa attività divulgativa oltre al pregio di mantenere vivi e
vitali i collegamenti con le altre Sezioni italiane , ha anche il merito di portare la freschezza e la genuinità del
pensiero alpino e un messaggio socio culturale attraverso notizie quasi sempre positive. Questo dimostra che per noi
Alpini anche le notizie positive fanno notizia!
E’ Certo che per tutti gli Emigranti e
Alpini, l’unione con la Madre Patria, passa anche attraverso i mezzi di comunicazione in grado di trasferire il calore
dell’amicizia di chi è rimasto a casa e la consapevolezza del non essere mai soli in terra straniera, per coloro che
hanno avuto il coraggio della scelta: lasciare il certo per l’ignoto.
Per Renato sono stati 27 anni vissuti
con grande intensità, con grande impegno, ma anche con grandi risultati: 5000 copie per uscita, per tre uscite all’anno.
Trovare il materiale, correggere le bozze, impaginare, le fotografie, la tipografia e….
Forse qualche volta era solo e il lavoro
da fare veramente tanto, ma la meta è stata raggiunta con onore e con merito!
La nostra Testata è ritenuta dai
dirigenti ANA di Milano, una fra le migliori testate sezionali e di essa se ne è parlato ai Convegni Itineranti della
Stampa Alpina degli ultimi anni per i contenuti culturali, soggetti trattati, capacità di divulgazione dei principi e
della cultura alpina e, non ultima, la veste tipografica.
Per eccesso di riservatezza e forse per
eccesso di modestia, non sono stati presentati alla commissione giudicatrice del Premio biennale nazionale “Vittorio
Piotti”, le edizioni “ 60 anni di vita alpina a Conegliano” del 1985 e “Vita Alpina – Conegliano Decennio 1985 – 1995”
stampato in occasione del 70° di fondazione della Sezione, opere che hanno visto protagonista principale, senza nulla
togliere ai generosi collaboratori di sempre, Renato Brunello e che certamente se esaminate, con le copie del nostro
periodico, ci avrebbero ottenuto l’aggiudicazione del Premio 2004. Un’occasione solamente rinviata.
Il Sindaco di Conegliano Floriano Zambon,
intervenuto a sorpresa, sottolineando l’importanza dell’evento e la sensibilità per l’attività della Sezione, ha voluto
testimoniare la sua presenza parlando al telefono in viva voce dall’ospedale. Ha avuto espressioni di sentito
apprezzamento per l’opera del direttore uscente Renato Brunello e di caldi auguri per il nuovo direttore Antonio Menegon;
ha inoltre auspicato che il nostro periodico diventi un organo di informazione anche per la Comunità del coneglianese,
cominciando magari dalle scuole.
Il Comitato di direzione, del quale
Brunello continuerà a far parte, ha accolto la proposta del Sindaco, ribadita dall’intervento di Menegon che ha
confermato una direzione nella continuità ma all’insegna del cambiamento; tra l’altro sarà oggetto di considerazione
l’apertura verso coloro che condividono i principi e i valori alpini anche senza aver svolto il servizio militare.
Il linguaggio, l’impaginazione e la
veste tipografica della testata, saranno adeguati alle esigenze di una nuova immagine per una costante uscita
quadrimestrale con una tiratura di 6000 copie.
Una nuova sfida anche per la Sezione che
nel 2005 festeggerà l’80° di fondazione con la realizzazione della passerella tra il ponte di San Martino e il ponte
della Madonna e di un Museo alpino nell’ex caserma Marras, come sottolineato dal vice presidente Giorgio Visentin.
Enzo. Faidutti
L’intervento del Sindaco ZambonAlla presentazione alla stampa del nuovo Direttore di Fiamme Verdi, è intervenuto in
audioconferenza il Sindaco di Conegliano Floriano Zambon. |
Presentato il nuovo responsabile di "Fiamme verdi" Menegon. Intervento telefonico del sindaco: «Coinvolgete coloro che condividono gli ideali delle penne nere» |
L'appello di Zambon: «Alpini, aprite le porte» |
Il grazie a Renato Brunello, direttore per 27 anni. Mobilitazione per celebrare nel 2005 gli "80" della sezione |
Chi l'ha detto che per sentirsi un alpini bisogna per forza aver indossato il cappello? L'annuncio del cambio al vertice di "Fiamme verdi", il periodico della sezione Ana di Conegliano che dopo 27 anni ha cambiato direttore, ha dato ieri l'opportunità di affrontare anche in chiave locale le conseguenze dell'abolizione della leva per il futuro del corpo. Una svolta a cui pure le Penne Nere comprensoriali devono prepararsi aprendosi all'esterno, secondo il sindaco (e socio) Floriano Zambon, intervenuto alla presentazione in teleconferenza. Parlando al telefono in vivavoce dall'ospedale, il primo cittadino ha salutato con favore il nuovo numero della pubblicazione ultraquarantennale, firmata a due mani dall'uscente Renato Brunello e dal nuovo responsabile Antonio Menegon. «Mi piacerebbe - spiega Zambon - che questa rivista non rimanesse un organo di informazione interna, ma venisse diffusa anche al di fuori dell'associazione, cominciando magari dalle scuole». Una proposta subito accolta dal nuovo comitato di redazione, del quale Brunello continuerà a far parte come collaboratore di punta. «La mia sarà una direzione nella continuità ma al tempo stesso all'insegna del cambiamento - ha affermato Menegon - perché la nostra forza consisterà nel far entrare nei nostri ranghi anche chi non ha svolto o non svolgerà il servizio militare nelle nostre file, eppure condivide i nostri ideali. Per questo ci sforzeremo di ammodernare il linguaggio e l'impaginazione, facendo diventare "Fiamme verdi" un quadrimestrale e aumentando le attuali 6mila copie». Una nuova sfida dunque per la sezione, che nel 2005 festeggerà l'80° di fondazione con la realizzazione di una passerella fra i ponti di San Martino e della Madonna e di un museo alpino nell'ex Marras, come ha sottolineato uno dei vicepresidenti Giorgio Visentin.
Angela Pederiva