8° CONGRESSO ITINERANTE DELLA STAMPA ALPINA |
Maggio 2004 |
3 e 4 APRILE 2004
E' stato un fine settimana veramente intenso per attività partecipazione, contenuti.
Erano presenti 59 testate sezionali e 15 testate di gruppo, ben 150 i
partecipanti tra i quali molti i presidenti di sezione.
L'organizzazione logistica è stata impeccabile: impostata dalla Direzione de
l'Alpino con a capo l'inossidabile generale Cesare Di Dato, è stata curata
dalla Sezione dell' Aquila. L'ospitalità è stata eccezionale e sicuramente all'altezza della migliore
tradizione abruzzese.
Il tema principale dibattuto nei due giorni: il futuro degli Alpini.
In un momento di cambiamento epocale nella società italiana influenzata dalla
globalizzazione economica e culturale e dai cambiamenti delle strategie e
delle dottrine militari in campo mondiale che vanno a condizionare
profondamente l'organizzazione delle Forze Armate italiane e per conseguenza
anche la grande presenza degli Alpini nel teatro operativo nazionale e nelle
zone calde del Mondo.
Cambiamento epocale perché finisce l'era di Beppe Parazzini discendente di
Nardo Caprioli. Finisce forse un'epoca di speranze, di attese rosee, di combattimenti ideologici con le istituzioni a difesa dei valori alpini per
avere la certezza di tramandare i nostri valori ai nostri figli. n nostro amato
presidente nazionale, dopo due mandati consecutivi, tornerà al suo studio di
notaio a Milano lasciandoci una grande eredità che contiene soprattutto il
dovere per tutti noi a
continuare nella difesa dei nostri valori, dei nostri reparti, della memoria di
chi siamo stati e di chi siamo.
Gli succederà, quasi certamente Corrado Perona, uomo tutto d'un pezzo con le
idee chiare: chiaro nell'espressione e negli intenti. Ex presidente della
sezione di Biella, è presidente vicario dell'ANA dal 2003.
E' certamente la persona giusta al momento giusto: rappresenta la continuità
del pensiero filosofico e operativo dell'ANA di Parazzini con tutti temi
nuovi e difficili da affrontare dovuti ai cambiamenti in atto nella nostra
società e certamente anche negli equilibri politici.
I cambiamenti profondi di cui abbiamo accennato portano anche ad esaminare un
tema scottante come quello degli Amici degli Alpini e del come questi indispensabili protagonisti dell'attività alpina,
specialmente all'estero,
possano entrare a far parte della nostra famiglia alpina nel rispetto delle
tradizioni, nel rispetto dei valori, nel rispetto di chi opera e lavora in
Italia e all'estero con condivisione e concretezza per il raggiungimento dei
comuni obiettivi. Nel salone del Castello cinquecentesco dell'Aquila è
avvenuta l'assegnazione del premio biennale per la migliore testata alpina
intitolato a "Vittorio Piotti": il premio è andato a Camia Alpina,
ma Fiamme Verdi guidata dal valoroso direttore Renato Brunello, si è piazzato
fra i primi tre classificati.
Enzo Faidutti