FESTA DELLA REPUBBLICA |
Ottobre 2004 |
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Il 58° anniversario della
proclamazione della Repubblica Italiana è stato celebrato solennemente a Santa
Lucia di Piave dai seguenti comuni della Sinistra Piave: Cison di Valmarino, Codognè,
Conegliano, Farra di Soligo, Follina, Gaiarine, Godega di Sant’Urbano,
Mareno di Piave, Miane, Moriago della Battaglia, Orsago, Pieve di Soligo,
Refrontolo, Santa Lucia di Piave, San
Pietro di Feletto, San Fior, San Vendemiano, Sernaglia della Battaglia, Susegana, Vazzola, Vidor.
Le Amministrazioni comunali
di Santa Lucia di Piave e Mareno si sono prodigate nell’organizzare tale
evento in modo encomiabile. Questa
giornata, per alcuni decenni sopita dall’incuranza delle Istituzioni è sorta
a nuova luce dalla spinta preponderante del Presidente della Repubblica Carlo
Azeglio Ciampi, che ha rivalorizzato gli ideali su cui si fonde la nostra
Nazione.
In molte persone di una
certa età si è così risvegliato l’attaccamento spontaneo all’identità
nazionale.
Nelle stesse generazioni più
giovani, sembra che un tenue germoglio di speranza possa portare a considerare la “Nostra Bandiera” come
qualcosa di ben più importante di un comune oggetto da sventolare dopo una
vittoria sportiva. Queste semplici
osservazioni, non riguardano certamente le associazioni come l’A.N.A. che il
tricolore lo ha posto sempre nel proprio cuore, sfilando assieme ad esso
orgogliosamente, in ogni ambito consono ed adeguato.
LA SFILATA
Mercoledì 2 giugno alle
ore 10, una moltitudine di persone
si è ritrovata presso il Municipio di Santa Lucia di Piave sito in Piazza 28
Ottobre ove c’è stato l’alzabandiera con l’Onore ai caduti e la
deposizione delle “corone d’alloro” alla loro memoria sulle lapidi murate
sul perimetro dell’edificio comunale
Si è formato un ordinato
corteo preceduto dalla Banda di Mareno, dai tamburi della “Schola” di
Conegliano e dai figuranti dell’Antica Fiera di Santa Lucia di Piave.
Sono seguiti i gonfaloni dei comuni aderenti alla manifestazione con
quelli di Santa Lucia e di Mareno
in testa, le Autorità e il
Consiglio comunale dei Giovai di Santa Lucia, infine i vessilli e le bandiere
delle Associazioni d’arma e di
cultura, gli ufficiali e i
sottufficiali delle varie armi in congedo, i rappresentanti delle varie associazioni ed il folto gruppo dei
cittadini presenti hanno chiuso la sfilata che dopo una sosta in località Portici, con la deposizione di un’altra corona
d’alloro al monumento che celebra la liberazione di Santa Lucia di Piave nel
1918 è giunta ai padiglioni della “ex filanda” in Via Mareno.
Allo sfilamento rilevante è stata la presenza alpina con la partecipazione scortata del
vessillo della Sezione A.N.A. di Conegliano, con oltre 20 fiamme,
parecchi capigruppo e consiglieri, numerosi associati.
A margine di questa prima
parte della manifestazione dobbiamo rimarcare a nostro modesto giudizio, ,alcune
osservazioni. Durante la passerella lungo le strade santalucesi con quasi un centinaio di emblemi tricolori,
è mancato l’adeguato accompagnamento sonoro. La banda e i tamburi erano
troppo distanti per poter creare quel clima di festa prorompente che anima ad
esempio le nostre manifestazioni alpine.
L’altra annotazione che
ci sembra ben più grave, è stata l’assoluta mancanza di considerazione nei
confronti dei reduci dell’ultimo conflitto mondiale. Essi sono la generazione
che più ha sofferto il travaglio della nostra Nazione in quei tempi così
difficili. Loro sono stati mandati
in guerra in condizioni spesso
inadeguate per fronteggiare il
nemico, lasciando centinaia di migliaia
di compagni caduti e dispersi nelle battaglie svolte nei luoghi di mezzo mondo. Parecchi di essi, salvatisi dai
campi di prigionia e di sterminio, e superando il vuoto di ordine e di
potere causato dall’8 settembre 1943, si sono nuovamente distinti nella
“lotta di liberazione” che ha poi portato alla scelta, mediante il
referendum tra monarchia e repubblica. Per primi, tornati alla vita civile, pur
sfiniti e con qualche menomazione, si sono rimboccati le maniche
perché la Giovane Repubblica Italiana potesse tornare con dignità e
speranzose ambizioni nella schiera delle migliori nazioni europee.
Pur non ricevendo
trattamenti particolari, né distinte menzioni nei successivi discorsi
ufficiali,i reduci hanno sfilato
con signorile decoro inseriti fra le varie fila del corteo.
C’è la speranza da parte di chi scrive che questi
“vecchi ragazzi”possano
godere di una diversa considerazione nelle prossime edizioni di questa bella
manifestazione.
DISCORSI UFFICIALI
Negli ampi locali
imbandierati con il tricolore si sono susseguiti i discorsi ufficiali delle
numerose e importanti Autorità presenti. Oltre al sindaco di Santa Lucia di
Piave Fiorenzo Fantinel e al sindaco di Mareno di Piave che hanno fatto gli
onori di casa, sono intervenuti i rappresentanti della Provincia di Treviso,
della Regione Veneto,delle
Associazioni d’arma, gli onorevoli Guido Dussin e Luigi D’Agrò e il
senatore Carlo Archiutti.
Le riflessioni dei
convenuti hanno posto l’attenzione sull’importanza di questa giornata, su ciò
che rappresentano le Forze Armate, baluardo contro il terrorismo, portatrici di
pace e democrazia e soprattutto sulla rilevanza della partecipazione dei singoli
cittadini alle tematiche istituzionali.
Più di tutti è stato
applaudito il sindaco santalucese Fiorenzo Fantinel che parlando come sua
consuetudine“a braccio” ha chiesto ai parlamentari presenti l’impegno perché in futuro ci sia
meno sperequazione fra i vari comuni,in
modo che tutte le amministrazioni possano avere la disponibilità economica per
far fronte alle molteplici esigenze della comunità. L’amministrazione
comunale santalucese ed il suo sindaco hanno ricevuto i complimenti da parte delle autorità e dei presenti per aver istituito
il“Consiglio Comunale dei
Giovani”con a capo la
quattordicenne“sindachessa”
Francesca Palù, cercando così di avvicinare i giovanissimi al proprio
paese e alle sue problematiche sociali. L’intervento della stessa teen-ager
santalucese, ha riscosso l’ammirazione degli altri illustri oratori oltreché
della platea. Ella, con voce ferma e precisa e senza
ricorrere ad appunti scritti precedentemente, ha auspicato maggior presenza
femminile e nuovi spazi per esprimere le idee dei giovani nelle istituzioni. A
lei come a tutto il Consiglio dei giovani è stata appuntata dalle autorità una
coccarda tricolore.
Dopo alcune evoluzioni
musicali della Banda di Mareno è seguito un
succulento e corposo rinfresco per i circa 800 partecipanti preparato e servito con la consueta abilità dal Gruppo Alpini di Santa
Lucia.
Renzo Sossai