L'IMMAGINE DEGLI ALPINI |
Ottobre 2004 |
Partire subito con tre numeri di Fiamme Verdi già nel 2004 e con la
stampa in quadricromia del nostro giornale. Lo ha deciso all’unanimità la Redazione con la sola
perplessità del Direttore che però si è subito adeguato all’entusiasmo di tutti gli altri.
E allora eccoci qui con un numero autunnale del giornale sezionale che
raccoglie gli avvenimenti del dopo Adunata Nazionale e propone anche qualche novità. La novità
maggiore è rappresentata dalla stampa a colori e dall’uso di una carta non lucida, che forse meglio
si presta alla lettura.
Vorrei chiarire che, quando poco sopra parlavo delle mie perplessità di fronte
alla proposta della Redazione di fare subito un nuovo numero in più all’anno di Fiamme Verdi e di
farlo a colori, i dubbi non riguardavano solo i tempi stretti dell’operazione (con le ferie d’agosto
di mezzo ecc. ecc.), ma anche i costi di un simile progetto.
Il giornale a quattro colori, per la verità, non costa il doppio di quello a
due colori, ma tre numeri e tre spedizioni postali all’anno costano sicuramente più di due ed io non
vorrei far gravare troppo Fiamme Verdi sul bilancio della Sezione.
Allora la Redazione ha in animo di rafforzare la raccolta pubblicitaria, ha
chiesto al socio Carlo Sala di farsi carico di questo impegno e si è iniziato a sondare vecchi e
nuovi sponsor per cercare di raggranellare qualche lira, pardon, qualche euro in più.
Detto questo credo sinceramente che ogni Gruppo dovrebbe concorrere in modo
adeguato a far vivere e a far crescere il suo giornale e che la Redazione debba fare uno sforzo
crescente per rendere il giornale sempre più il giornale dei Gruppi.
Il problema da affrontare è anche economico e allora faccio un esempio: se ogni
Gruppo trovasse un’azienda che sostiene il giornale con un versamento annuo di 500 Euro in cambio di
un po’ di visibilità pubblicitaria sul nostro Fiamme Verdi, riusciremmo a coprire in maniera
considerevole le spese di stampa e spedizione. Se riuscissimo anche a fare qualche
abbonamento-sostenitori a Fiamme Verdi ad imprenditori Alpini e non Alpini con un contributo
di 100 euro l’anno, i problemi economici li avremmo già risolti. Se poi anche tutti i Gruppi
facessero lo sforzo di sottoscrivere un abbonamento, ad offerta libera secondo le possibilità, per
far arrivare Fiamme Verdi presso la propria sede o presso l’abituale luogo di ritrovo,
allora, dal punto di vista economico, saremmo in una botte di ferro.
Serve poi individuare all’interno di ogni Gruppo un referente per la Redazione
che si occupi di redigere gli articoli o, quantomeno, di segnalare le iniziative in modo tale che
possano essere adeguatamente coperte sia dal punto di vista giornalistico che fotografico. Quello
che ho chiesto agli amici della Redazione, e che da queste colonne allargo anche ai Capigruppo e a
tutti gli Alpini, è di sforzarci di fare un giornale vivo, sentito, grintoso, che rispecchi
fedelmente lo spirito che anima e deve animare le penne nere.
L’amico sindaco-alpino di Conegliano Floriano Zambon ci ha chiesto di mandare
il giornale nelle Scuole e nelle Istituzioni. Facciamo in modo che la nostra immagine sia trasmessa
in modo fedele, da Alpini.