LA NOSTRA FAMIGLIA A MARENO DI PIAVE |
Dicembre 2004 |
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Il Centro di Lavoro Guidato “Angelo e Teresa Vendrame”, che l’associazione “La Nostra Famiglia”
gestisce in località Bocca di Strada di Mareno di Piave, diventa un cantiere.
Entro la fine dell’anno dovrà essere avviato il lavoro di ristrutturazione dell’esistente e di ampliamento del
centro, per rendere la struttura adeguata ai nuovi standard previsti dalla Regione Veneto per realtà
di questo tipo.
Nato nel 1982 come centro sperimentale, fu – per alcuni anni – un progetto pilota
del Veneto nel percorso di possibile transizione delle persone disabili adulte, dalla riabilitazione
all’inserimento lavorativo.
L’attività di Mareno di Piave fu al centro, fin dal suo nascere,
dell’attenzione della Sezione Alpini di Conegliano che lì attivò un cantiere per realizzare un primo
ampliamento del precedente laboratorio di maglieria della famiglia Vendrame.
Da quel cantiere nacque
un percorso di fraternità tra gli Alpini e il centro di Mareno: sono numerosi gli Alpini dei Gruppi
della sezione di Conegliano che sono passati e sono tuttora attivi nell’intensa attività di
volontariato che caratterizza il centro di Mareno di Piave.
I volontari di Mareno affiancano gli
utenti nelle attività di produzione durante il giorno, ne condividono le ora passate al centro,
costruiscono relazioni stabili e contribuiscono a generare quel clima di famiglia laboriosa che fa
di Mareno, una realtà unica nel suo genere e tra le più significative del Veneto.
Ma i volontari si
ritrovano, ben più numerosi, a turni, due sere alla settimana, per stare insieme, portare avanti la
produzione che le aziende commissionano al centro di Mareno di Piave consentendo così ai “ragazzi”
del centro di rispettare i tempi delle commesse, di sostenere l’offerta di lavoro, di essere
puntuali nelle consegne.
Anno dopo anno – indimenticabili gli incontri con il prof. Vallomy – gli
Alpini sono stati a Mareno di Piave in delegazione ufficiale per gli auguri di Natale o per
accompagnarvi ospiti illustri com’è avvenuto recentemente con il mitico Lino Lacedelli, lo scalatore
del K2.
I ragazzi di Mareno, gli operatori, le famiglie, vivono questa fraternità, questa vicinanza,
come un dono ed una opportunità che fa crescere le reti di relazione, riempie di umanità le storie
di ogni giorno, fa sentire le persone con disabilità al centro di tante attenzioni.
Ora, passati
oltre vent’anni dall’avvio del Centro di Lavoro Guidato, era tempo di mettere mano alla struttura.
Il progetto iniziale – elaborato dai collaboratori dell’alpino Ing. Antonio Cancian – prevedeva la
realizzazione di due nuclei fra loro integrati per alcuni servizi comuni, ma le risorse disponibili
e reperibili erano molto inferiori al costo dell’intervento ipotizzato.
Così si è – a malincuore –
dovuto ripiegare, con la logica del buon padre di famiglia che non fa passi più lunghi della gamba,
su un primo consistente intervento, un primo stralcio che adegua l’esistente ed amplia
significativamente il centro con altri ambienti e servizi, oltre che con la sistemazione
dell’esterno.
Nei giorni scorsi si sono succedute a “La Nostra Famiglia” ed in sede ANA alcune
riunioni – con il presidente Antonio Daminato ed altri collaboratori e responsabili della Sezione
alpina – per valutare come gli Alpini potranno continuare a sentire il centro di Mareno come parte
viva della propria storia sezionale ed un prodotto del loro instancabile impegno sociale.
Si sono
valutati con attenzione i limiti posti dalla normativa sulla sicurezza dei cantieri e gli interventi
ed i lavori che possono essere realizzati dal volontariato oltre tali limiti. Ed alla fine si è
trovato come e dove potranno essere presenti gli Alpini con la loro mente, le loro braccia, ed il
loro cuore.
Questo primo intervento - si spera che la Provvidenza consenta di realizzare il progetto
iniziale complessivo trovando le relative risorse - verrà realizzato in modo da consentirne la
chiusura dei lavori e la consegna per settembre 2005, all’interno delle manifestazioni per l’80°
della sezione ANA di Conegliano.